I canali della propaganda di regime diffondono oggi il consueto bollettino del ragazzotto Matteo Renzi, assurto alla guida del paese Italia. Mi scuso per il tono, ma non riesco ad assumere un atteggiamento reverenziale verso una persona che tuttavia ricopre la massima carica dello Stato. Non riesco mai a seguire per intero i suoi discorsi, ben riassunti dai suoi slogan. L’ultimo di questi slogan parla di un’Europa, nata per abbattere muri, non per costruirli, e che sarebbe caratterizzata da “benessere”, “libertà”, “futuro”. Poiché non siamo tutti uguali, può darsi che vi siano persone che in questo slogan possano riconoscersi. Io non appartengo a questi pochi fortunati e vedo le cose esattamente all’opposto di come il capo di governo, mai eletto da nessuno, ce li presenta... En passant, il presidente siriano Assad in cosa sarebbe peggiore del nostro Renzi? Se qualche lettore sa dirmelo, pubblico volentieri il suo commento: che sia però una risposta seria, come è seria la domanda.
Voglio esser breve perché non voglio passare la mattinata a scrivere un lungo post. Richiamo alla memoria un mio insegnante del lontano 1976. Si chiamava Giuseppe Palomba e così profetizzava nel 1976: Non fatevi illusioni con questa Europa. I poveri diventeranno più poveri e i ricchi più ricchi. Mi sembra che le statistiche confermino questa previsione. Io ne ho comunque la netta percezione. Sto cercando di procurarmi gli scritti di quel mio insegnante per capire meglio come fosse giunto ad una previsione che mi pare azzeccata in piena. Nello stesso corso di lezioni, un Master (oggi si direbbe così) presso il Ministero degli esteri, fra i tanti che ho ascoltato, ricordo anche una lezione di Altiero Spinelli, il quale quasi sottovoce ci avvertiva che i nostri (di allora) politici nazionali, in realtà non contavano nulla e non dovevamo perdere troppo tempo ad ascoltarli o meno che mai seguirli. Se penso a Matteo Renzi nel contesto europeo, nazionale, ovvero nel contesto dei poteri occulti che non amano i talk show (ci mandano la Gruber a dirigerli ed hanno a loro disposizione i capi delle televisioni), anche questa previsione di Spinelli si rivela azzeccata. Per la verità, quest’ultima non è previsione perché si riferiva all’anno 1976. Ma se era vera allora, lo è molto di più oggi.
La stessa Europa – un “sogno” nell’insulso linguaggio renziano – è in realtà la forma che gli USA (e Israele) – il Conquistatore del continente europeo nel 1945 – hanno deciso per meglio amministrare i loro possedimenti sull’estremo lembo occidentale dell’Eurasia. Esistono delle fondate analisi alle quali rinvio: a mente ricordo quella di Paye. Non sto esagerando: penso e credo seriamente a ciò che qui scrivo. Ognuno che lo voglia, ne abbia il tempo e i mezzi, può avviare lui un corso di studi per rendersi lui conto, autonomamente, di cosa sia questa Europa e quanto offra di “benessere”, “libertà”, “futuro” (?!). Quanto alla libertà di pensiero basti qui citare la legislazione europea sul cosiddetto “negazionismo”. In pratica, la libertà di pensiero e di consiste nel pensare e dire solo ciò che è autorizzato e sancito per legge. Tutti gli scenari orwelliani sono largamente superati.
Quanto al “benessere” non riesco ancora a capire come interpretare la recente sortita della Merkel, che si rivolge all’industria automobilistica tedesca perché assuma come metalmeccanici gli immigrati siriani. Vorrei che i siriani potessero stare e prosperare in benessere, libertà e futuro direttamente nel loro paese, in Siria, legittimamente governato da Assad, colpevole unicamente di non essersi voluto piegare al governo imperiale Usrael. Ma sapendo dell’enorme disoccupazione italiana ed europea, non capisco proprio perché questi “posti di lavoro” non vengano offerti a giovani italiani, europei, tedeschi che sono disoccupati... Insomma, è davvero strana questa Europa che ci viene spacciata come terra di “benessere”, “libertà”, “futuro”.
Voglio esser breve perché non voglio passare la mattinata a scrivere un lungo post. Richiamo alla memoria un mio insegnante del lontano 1976. Si chiamava Giuseppe Palomba e così profetizzava nel 1976: Non fatevi illusioni con questa Europa. I poveri diventeranno più poveri e i ricchi più ricchi. Mi sembra che le statistiche confermino questa previsione. Io ne ho comunque la netta percezione. Sto cercando di procurarmi gli scritti di quel mio insegnante per capire meglio come fosse giunto ad una previsione che mi pare azzeccata in piena. Nello stesso corso di lezioni, un Master (oggi si direbbe così) presso il Ministero degli esteri, fra i tanti che ho ascoltato, ricordo anche una lezione di Altiero Spinelli, il quale quasi sottovoce ci avvertiva che i nostri (di allora) politici nazionali, in realtà non contavano nulla e non dovevamo perdere troppo tempo ad ascoltarli o meno che mai seguirli. Se penso a Matteo Renzi nel contesto europeo, nazionale, ovvero nel contesto dei poteri occulti che non amano i talk show (ci mandano la Gruber a dirigerli ed hanno a loro disposizione i capi delle televisioni), anche questa previsione di Spinelli si rivela azzeccata. Per la verità, quest’ultima non è previsione perché si riferiva all’anno 1976. Ma se era vera allora, lo è molto di più oggi.
La stessa Europa – un “sogno” nell’insulso linguaggio renziano – è in realtà la forma che gli USA (e Israele) – il Conquistatore del continente europeo nel 1945 – hanno deciso per meglio amministrare i loro possedimenti sull’estremo lembo occidentale dell’Eurasia. Esistono delle fondate analisi alle quali rinvio: a mente ricordo quella di Paye. Non sto esagerando: penso e credo seriamente a ciò che qui scrivo. Ognuno che lo voglia, ne abbia il tempo e i mezzi, può avviare lui un corso di studi per rendersi lui conto, autonomamente, di cosa sia questa Europa e quanto offra di “benessere”, “libertà”, “futuro” (?!). Quanto alla libertà di pensiero basti qui citare la legislazione europea sul cosiddetto “negazionismo”. In pratica, la libertà di pensiero e di consiste nel pensare e dire solo ciò che è autorizzato e sancito per legge. Tutti gli scenari orwelliani sono largamente superati.
Quanto al “benessere” non riesco ancora a capire come interpretare la recente sortita della Merkel, che si rivolge all’industria automobilistica tedesca perché assuma come metalmeccanici gli immigrati siriani. Vorrei che i siriani potessero stare e prosperare in benessere, libertà e futuro direttamente nel loro paese, in Siria, legittimamente governato da Assad, colpevole unicamente di non essersi voluto piegare al governo imperiale Usrael. Ma sapendo dell’enorme disoccupazione italiana ed europea, non capisco proprio perché questi “posti di lavoro” non vengano offerti a giovani italiani, europei, tedeschi che sono disoccupati... Insomma, è davvero strana questa Europa che ci viene spacciata come terra di “benessere”, “libertà”, “futuro”.
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