giovedì 24 settembre 2015

La recezione della vittoria laburista di Jeremy Corbyn nel dibattito politico italiano e nei suoi media, grandi e piccoli.

Hirsch vs Corbin
Questa è una pagina aperta nel senso che si intende esplorare il web italiano con una ottica del tutto particolare. Non ci lasceremo fuorviare dalle astruserie delle analisi politiche e politologiche. Non perderemo tempo in speculazioni su cosa cambierà nella politica inglese. Non ci lasceremo andare in previsioni: sarà quel che sarà e quel che sarà lo vedremo, se vivremo. Piuttosto, cercheremo di verificare la lettura che in Inghilterra ne ha subito fatto Gilad Atzmon. Egli dice che esiste una Lobby potentissima, che non ama si parli di sé e del suo potere. Questa Lobby ha dichiarato guerra a un leader, Corbyn, democraticamente eletto, ma non gradito. Nella sua analisi del sionismo Atzmon dice che non si tratta di una forma di colonialismo, ma di un “primatismo razziale a carattere globale”, dove il globale sta a significare che il suo “insediamento” non è limitato alla sola Palestina, ma si estende in tutto il mondo, o almeno in tutti quei paesi dove esiste una forte comunità ebraica, con sue derivazioni che egli indica sotto il nome di “goym del sabato”, ossia quelle persone che il sabato fanno tutti quei lavori che gli ebrei non possono fare. E in questa comunità derivata sono inclusi molti politici di qualsiasi schieramento. Infatti, quanto maggiore è la loro diversità di appartenenza partitica ed istituzionale tanto maggiore è quel potere nascosto di cui non si può parlare.

Si tratta cioè di verificare se la scomunica, la battuta di caccia, lanciata da un Hirsch sul Jewish Chronicle, viene raccolta e come raccolta in altri paesi. Tralascio deliberatamente l’analisi dei siti più o meno ufficiali di propaganda israeliana (o sionista) che operano sul web italiano, normalmente dediti alla diffamazione, denigrazione, delazione. Non vogliamo scadere in una squallida polemica. Ci indirizziamo a testate che danno l’apparenza di una maggiore terzietà e che trattano le notizie di natura lobbistica insieme ad altre disparate notizie.

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Quanto per incominciare indichiamo un sito, dapprima di Forza Italia, ma poi trasmigrato nel «Nuovo Centro Destra» e diretto o legato o popolato da direttori e redattori di sicura fede sionista. Ad esempio, ne “L’Occidentale” troviamo questo pronunciamento su Corbyn:
«...Diceva sempre che l'Italia doveva uscire dalla NATO, che la causa palestinese non si discute mai neanche se piovono bombe su Israele...» * (Fonte).
* Al riguardo, Putin, assillato di recevete da Netanayu ha dichiarato: «“Condanniamo i tiri di razzi contro gli israeliani. Per quanto ne so, tali tiri partono da installazioni artigianali”» (Fonte). Ahimé, non sono invece un prodotto artigianale le “bombe al fosforo” che da Israele vengono periodicamente scaricate su Gaza, e tutte le altre innumerevoli sofisticate armi che vengono testate proprio sulla popolazione inerme di Gaza, come si legge in un recente e documentatissimo libro, di cui daremo forse una recensione.

È la sola cosa che interessi ed il resto dell’articolo è un menar il can per l’aia. Ogni testata ha delle direttive: sempre e comunque a favore di Israele, sempre contro tutti quelli che sono contro Israele e la sua sfera. Questa direttiva è bene sia annacquata in mezzo a tante altre cose, ad un poco di fuochi di artificio, tanto per meglio confondere gli sprovveduti. Corbyn viene ridimensionato, ridicolizzato ed accomunato a Grillo, colpevole di avere una percentuale di consensi che è un multiplo del NCD, probabile candidato alla sparizione, o a un Podemos, che sarebbe l’odiata «antipolitica», colpevole di non lasciarsi intruppare nel sistema della corruzione.

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Non poteva mancare Renzi, che ignora l’ABC dell’arte di governo. Gli viene giustamente rimproverato che un capo di governo di uno stato estero non si può mettere a commentare un evento di politica interna di un altro paese. Se domani, contro i pronostici renziani, Corbyn diventasse capo del governo inglese, sarebbe difficile dimenticare questi sgarbi di Stato. Ma Renzi è andato in Israele a dire che il “nostro” futuro è legato appunto a quello di Israele... Chi ci capisce è bravo.

(Segue)

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