domenica 13 settembre 2015

La Merkel o Orban? Come l’immigrazione minaccia gli equilibri ideologici e politici dal 1945 in poi...

Tra le pieghe dei media – la cui irrazionalità (se è il termine giusto che fatigo a trovare) spunta qua e là come tanti funghi non coltivati – spuntano per pochi secondi i problemi reali del fenomeno in atto. Diciamo che l’ideologia ipocrita e perbenista tenta di inculcare nel popolo dei non pensanti, quotidianamente afflitto dai problemi del vitto e dell’alloggio, un comportamento “accogliente”: aprire i vostri paesi, le vostre case... Come se la gente forse normalmente “egoista” e “bestialmente” crudele davanti alle sofferenze altrui, sofferenze di cui non è responsabile, a meno che di non considerare la gente comune, emarginata dal potere e dall’informazione, responsabile dei veri e propri “crimini” commessi da pochi uomini messi al governo da poteri occulti...

Non ho tempo e voglia di svolgere l’argomentazione che ho in mente. Mi limito ad enunciare la contraddizione oggettiva fra un flusso costante di immigrazione che può considerarsi a pieno una “invasione” e gli interessi oggettivi delle popolazioni invase... Più si alimenta il flusso immigratorio, più sono destinate a scoppiare non solo le contraddizioni insite nella impossibilità di una “accoglienza” illimitata ma anche le contraddizione fra la propaganda mediatica e il peso crescente che viene caricato sulle spalle dei comuni cittadini, quelli che non pensano, non vanno ai talk show, non sanno parlare e neppure scrivere.

Io osservo... e consiglio i miei Cinque Lettori di fare altrettanto, sine ira et cum studio. - Giunge la notizia di un repentino cambiamento di linea politica da parte della Germania, non solo per quanto riguarda i “migranti”, ma anche la politica estera, dove la Germania apprezzerebbe l’operato della Russia in Siria... Ci si arrende lentamente alla logica delle cose: è inutile, assurdo, insensato voler fermare un flusso se non si chiude il rubinetto che lo alimenta. Il rubinetto viene tenuto dai “nostri” alleati: Usrael, Gran Bretagna, Francia, Turchia, monarchie del Golfo. Se è così, gli “scafisti” - infami di mestiere - non fanno altro che offrire un servizio, essendoci la domanda di chi sugli scafi ci sale a suo rischio e pericolo e l’accettazione di chi fa sapere che in Europa si accoglie chiunque e per qualsiasi motivo, solo che voglia venire nella “Terra Promessa”. Nient’altro che menzogne mediatiche, destinate a rotolare come verità rovesciate dopo essere state poste alla cima della comunicazione mediatica.

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