lunedì 1 agosto 2011

Islamo-cidio anziché Islamo-fobia ed in opposizione al concetto di Eurabia: Homepage


Partendo dalla strage di Oslo questa serie si propone di studiare eventi legati l’un l’altro da nessi non sempre chiari ed evidenti. La stessa proposizione dei nessi è una tesi di studio ed un’ipotesi di lavoro. Intanto, coniando qui il neologismo “islamocidio” intendiamo porre una distinzione rispetto al più diffuso termine di “islamofobia”, ricalcato forse su “omofobia”. Qui il problema della omosessualità non c’entra per nulla e l’affinità terminologica rischia di creare una grave confusione e sottovalutazione del problema, che se mai presenta qualche nesso con un altro neologismo di opposto significato: Eurabia. Quest’ultimo termine nasconde un progetto di pulizia etnica non solo della Palestina, il cui accadimento va collocato non come evento concluso nel 1948, bensì come processo continuo con inizio nel 1882 dell’insediamento sionista, ma altresì all’interno della stessa Europa, da rendere etnicamente pura per evitare ogni possibile azione di contrasto alle infiltrazioni della Israel lobby nei singoli paesi e in ogni ganglo delle istituzioni pubbliche e delle associazione private. La strage di Oslo, da cui inizia la serie, è forse il momento in cui appare più chiara una strategia che i servizi segreti attuano da decenni con la sostanziale copertura dei media, il cui silenzio sulle matrici ideologiche dello stragista norvegese offre una conferma indiretta alle tesi qui proposte.


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