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Non so se faccio bene a rivelare alcuni aspetti privati che mi legano a Vittorio Arrigoni, pur non conoscendo di persona, non avendolo mai visto. Essendo a lui noti i miei post su questo blog, era stato da lui invitato a salire sull’ultima nave che partendo da Cipro avrebbe ancora una volta forzato il blocco navale israeliano. Avrei dovuto partire il giorno dopo o a breve. L’invito mi coglieva del tutto di sorpresa. Non potei accoglierlo per ampie motivazioni che diedi allora, ma subito feci domanda al mio Rettore per poter essere formalmente autorizzato a recarmi in Gaza presso quello università che fu poi bombardata e distrutta durante l’operazione «Piombo fuso». Dissi allora, quasi per celia, che avrei dovuto almeno avere il tempo per fare testamento ed adempiere ad alcune private incombenze. Lo dissi scherzando ma fui profetico perché la guerra, cioè il massacro di Gaza fu perpetrato poco tempo dopo e Vittorio è tuttora in Gaza. La settimana scorsa a Roma presso la Libreria Rinasciata è stato presentato il suo libro e durante la presentazione vi è un stato un collegamento telefonico, dove da Gaza il nostro Vittorio ci ha confermato che il massacro continua nel senso che viene impedita la ricostruzione e le opere di soccorso umanitario. L’efferatezza e la premeditazione del crimine non lascia adito a dubbi ed il libro di Arrigoni possiamo scagliarlo in testa alla sionista Elena Lattes, la cui infame propaganda non sortisce presso di noi nessun effetto.
Le cronache di Arrigoni sono già note ai Lettori di questo blog perché sono state pubblicate da noi via via che ci arrivavano. Adesso escono raccolte e ordinate in libro con una prefazione di Michele Giorgio, che inizia dicendo: «Grazie agli occhi di Vittorio Arrigoni, il pacifista dell’International Solidarity Movement, ben aperti su quanto accadeva a Gaza, il manifesto ha potuto raccontare ai suoi lettori, e non solo a loro, i giorni dell’offensiva israeliana “Piombo Fuso”, distruttiva, sanguinosa, senza precedenti contro la Striscia, andata avanti dal 27 gennaio al 18 gennaio», ma non terminata, per quanto abbiamo detto e per quanto apprendiamo dalle testimonianze che ci giungono da Gaza. Del libro di cui diamo qui segnalazione continueremo a parlare, in questo stesso post. Adesso interrompo perché mi è giunta appena in tempo la notizia di un altro libro sull’argomento, di cui fra qualche ora inizia in Roma la presentazione. Sto per uscire. Ascolterò. Comprerò il libro. Ne parlerò su quel potente mezzo di comunicazione, libero e privo di ogni sorta di censura, finora, che è questo Blog.
Le cronache di Arrigoni sono già note ai Lettori di questo blog perché sono state pubblicate da noi via via che ci arrivavano. Adesso escono raccolte e ordinate in libro con una prefazione di Michele Giorgio, che inizia dicendo: «Grazie agli occhi di Vittorio Arrigoni, il pacifista dell’International Solidarity Movement, ben aperti su quanto accadeva a Gaza, il manifesto ha potuto raccontare ai suoi lettori, e non solo a loro, i giorni dell’offensiva israeliana “Piombo Fuso”, distruttiva, sanguinosa, senza precedenti contro la Striscia, andata avanti dal 27 gennaio al 18 gennaio», ma non terminata, per quanto abbiamo detto e per quanto apprendiamo dalle testimonianze che ci giungono da Gaza. Del libro di cui diamo qui segnalazione continueremo a parlare, in questo stesso post. Adesso interrompo perché mi è giunta appena in tempo la notizia di un altro libro sull’argomento, di cui fra qualche ora inizia in Roma la presentazione. Sto per uscire. Ascolterò. Comprerò il libro. Ne parlerò su quel potente mezzo di comunicazione, libero e privo di ogni sorta di censura, finora, che è questo Blog.
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