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Sommario: 1. Il mondo è troppo grande per cadere? – 2. Una critica a Chomsky: da leggere. – 3. Altra critica a Chomsky: di David Mamet. – 4. L’Occidente è terrorizzato dalle democrazie arabe. – 5. In Israele si prevede uno tsunami. – 6. America in declino. –
1. Il mondo è troppo grande per cadere? – L’articolo di Chomsky si trova da ieri 29 aprile 2011 nell’aggregatore “Come don Chisciotte”, dal quale attingiamo ed il quale ogni tanto apprezza i nostri contenuti di “Civium Libertas”, riportandoli all’attenzione di un pubblico più vasto. Direi che è questa un’utile osmosi che io mi auguri acceleri il declino della carta stampata tradizionale, un elemento fondamentale dell’oppressione di regime. Speriamo che ci lascino ancora per parecchio il libero uso di internet e la possibilità di una libera espressione del pensiero sulla rete. Anche questo articolo di Chomsky, che non riassumo, è apprezzabile come sempre. Interviene sugli eventi ancora in corso. Fisso la mia attenzione in particolare sul seguente brano: «All’interno della Grande Area, gli Stati Uniti avrebbero mantenuto “una forza indiscutibile” e “una supremazia militare e economica”, assicurandosi la
“limitazione di ogni esercizio di sovranità” da parte di quegli stati che avrebbero interferito con le sue mire globali. I progetti caritatevoli d’intervento militare furono velocemente messi in pratica»In pratica, siamo al nostro articolo 11 che fissa su una carta costituzionale un assurdo limite di sovranità.
2. Una critica a Chomsky: da leggere. – Mi sono dichiarato più volte lettore di Chomsky, di cui apprezzo i libri finora letti: e sono molti quelli da lui scritti. Con non minore interesse leggo le critiche a Chomsky, quando ne trovo. Questa di cui al link, mi sembra interessante e mi riservo di ritornarci. Per adesso, ne stabiliamo un solido ancoraggio. Direi che resta il problema generale di quanto gli “ebrei”, più o meno ligi e dichiarati, riescono a spingersi nella critica di Israele e del sionismo e quanto ne restino più o meno consapevolmente condizionati. Personalmente, è bene dirlo, non abbiamo mai distinto e mai distingueremo un autore in “ebreo” o “non ebreo”, ma solo in quanto “interessante” o “non interessante”.
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4. L’Occidente è terrorizzato dalle democrazie arabe. – È una recente, breve intervista a Chomsky, che ha 82 anni. Non sembra particolarmente addentrata sull’attualità di questi ultimi mesi.
5. In Israele si prevede uno tsunami. – Questo articolo è estremamente attuale ed interessante. Sarà per noi una base di studio per un’altra serie di post: quelle che riguardano il probabile riconoscimento dello stato palestinese da parte dell’Assemblea dell’ONU. I timori che nutrono gli uomini d’affari israeliani è che al riconoscimento del nuovo stato faccia poi seguito una politica di sanzioni come quella che ha colpito il Sud Africa. Ma le incognite sono tante e l’evento da seguire, senza avere la presunzione di volerlo prevedere.
6. America in declino. – L’analisi di Chomsky concorda con il quadro che si può leggere nel libro di Naomi Klein, Shock Economy, che però è del 2007. La situazione è peggiorata e questa voltra riguarda direttamente la gente che negli Stati Uniti ci vive. Restano fuori naturalmente una fascia più stretta di profittatore delle disgrazie altrui. È un mondo radicalmente cattivo che diventa sempre più cattiva, ma è sorprendente la mancanza di reazioni, almeno fino a questo momento.
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