martedì 3 giugno 2025

Per un critica del Manifesto ebraico, apparso sul Riformista, in tema di "genocidio" in Gaza ed in opposizione alla Manifestazione del 6 giugno

Critiche agli Ebrei di Oggi,

redatte dalla Parte di Gaza e dei Palestinesi.

RIPORTIAMO in seconda stesura un testo di analsi e critica a quello che


chiamiamo Manifesto Ebraico, che oggi ppare sul Riformista. Poiché viviamo in tempi pericolosi di censura, teniamo distinti due testi: quello appena scritto in VK, o altri Social, per gli iscritti alle singole piattaforma, con le quali accetto molo volentieri un civile ed urbano confronto, ed uno qui adattato per questo blog. Abbiamo proceduto con una tecnica di analisi e decostruzione linguistica e concettuale del Manifesto che qui riproduciamo in formato immagine, ma che è liberamente disponibile in rete. Non se se questa mia analisi susciterà repliche, ma poiché al momento non trovo interventi sul tema voglio anticipare evenutali prese di posizione per poi confrontarmi con esse nella sede che mi parrà più opportuna, anche con forme grafiche e redazionali differenziate.


Questi Eletti Signori che non hanno vergogna invitano forse allo scontro con quanti in tutto il mondo cercano di fermare il genocidio dei palestinesi?
Prima Osservazione ai loro abituali e stereotipati argomenti: 
– dell'ebreo in quanto ebreo oggi anno del signore nostro Gesù Cristo 2025 non importa proprio niente a nessuno: l'espressione sulla punta della lingua è alquanto volgare, ma in questo ci autocensuriamo di buon grado. Non importa che uno sia ebreo più di quanto importi che sia equimese, cinese, zulù... e così via. Oggi gli ebrei sono per tutti non ciò che pretendono di essere sulla base di una reilgione ultraminoritaria, che per i suoi contenuti immorali e criminali dovrebbe essere bandita per i "discorsi di odio" che contiene. – Gli ebrei oggi sono cio che fanno! E cosa fanno? 
– Compiono un "genocidio" di donne e bambi innocente con la evidentissima "intenzione" di distruggere ed estinguere un popolo: quello palestinese, anche utilizzando l'arma della fame, della malattia, dell'epidemia..
– Se genocidi vi sono stati nella storia, quello a cui assistiiamo è il più docementato ed evidente che mai vi sia stato. Al confronto la documentazione offerta per la Shoah scompare... A cosa si riduce? Alla sola conferenza di Wannsee, dove si parla di Soluzione Finale, senza dire poi in cosa consistesse...
– Qui oggi per Gaza e direi tutta l'area mediorientaale, con l'ossessione per l'Iran,  la documentazione della "intenzionalità" che è la principale caratteristica giuridica per definire in senso giuridico un genocidio è evidentissima ed inconfutabile: ci pensa a parlarne la dott.ssa Albanese, pure lei sotto attacco permanente. A lei rinviamo. Ma si aggiunge anche il prof. Orsini. Trattino loro la materia per quelli che ne hanno bisogno.
TRE DISTINTE QUESTIONI:
• Palestinese
• Ebraica
• Sionista
Le argomentazioni odierne degli Ideologi del Riformista sono davvero assai fragili e facili da demolire, cosa che ritengo di aver fatto in VK. Ed invito ad andarle a leggere chi ne è interessato, in quella piattaforma, lasciando eventualmente sue proprie osservazioni.
 
Al momeno non trovo interventi. Sempre su il Riformista appare un testo a sostegno del Documento... Fragile pure questo.... Non me ne occupo... Trovo così idiota questo documento da essere molto curioso a vedere come potrà essere recepito da quelli che comunque per il 6 e 7 giugno si sono risoluti a prendere posizione, non potendo continuare a stare in silenzio...
Dice il proverbio, a proposto di costoro: meglio tardi che mai, ma il proverbio non dice però "come"... Ed infatti le ambiguità, ipocrisie, inaffidabiltà sono tante...
Confidiamo però nell'avvio di un processo che potrà portare ad una maggiore coerenza nelle posizioni necessarie da assumere e soprattutto confidiamo in una svolta ormai irreversibile....
Non si potrà più cancellare e mettere in soffita la Questione Palestinese che per tanti anni è stata cancellata dal dibattito politico. Anzi ora direi che accanto alla Questione Palestinese si pongono una distinta Questione Ebraica ed un'altra distinta Questione Sionista.
Si continua strumentalmente a confondere tre distinte questioni: antisgiudaismo (religoso), antisemitismo (post rivoluzione francese), antisionismo (connesso all'avventura coloniale e razzista in Palestina). Sono tre cose assolutamente distinte e chi non le vuole distinguere persegue un fine che non è scientifico, ma politco strumentale.
Detto ciò riportiamo per punti critiche al Documento, sopra riprodotta in formato immagine, e qui adattati a questo forma grafica, scusandoci per eventuali ripetizioni di concetti:
 
1°) 
«Perché lì è insita, profondamente, la ragion d’essere dell’Occidente e di quei valori di libertà e democrazia che oggi sono minacciati.»
– È privo di vergogna chi scrive queste evidenti enormità! Occidente? Che roba è? Io sono meridionale... Quale libertà? Quella che facebook ci toglie appena osiamo criticare Israele e scalfire gli ebrei? Democrazia? quella dei genocidari? Quali valori?
– Si noti: nella fortunatamente Unica "democrazia" del Medio Oriente la stragrande maggioranza dei suoi "israeliani" cittadini, ebrei, approva e sottoscrive un genocidio in corso, anche appellandosi alla loro religione, che identifica i palestinesi con i biblici Amaleciti...
2°)
« il diritto di ciascun ebreo nel mondo a vivere in sicurezza.»
– Per costoro il termine Shalom significa non "pace" ma "sicurezza" per i soli ebrei: tutti gli altri sono esclusi daal concetto di sicurezza. In particolare, ne sono esclusi i palestinesi, che devono scomparire dalla faccia della terra per rendere sicuri gli Ebrei...
 
3°)
«espressioni dell’odio per Israele e dunque antiebraico, »
– Ce lo devono dire e far sapere loro, se dire Ebreo è lo stesso che dire Stato di Israele, e ciò che questo ha fatto e continua a fare non solo dal 1948 ad oggi, ma dal 1882 in poi, da quando è cominciata l'avventura sionista. Ce lo dicano apertamente, e poi ci lascino liberi di pensare.
4°)
«Senza paura».
– Nessuno intende torcere un solo capello a questi Eletti Signori, di cui fortunatamente di persona e di fama (fra quelli elencati nel documento) non ne conosco nessuno... Non corro il rischio di incontrarli... Ma se fosse, più che guardarli in faccia ed allontanarmi, da me altro non avrebbero di che temere. E ritengo che lo stesso valga per i più se non per tutti. Continuano a giocare il mantra del vittimismo, che indispone veramente assai assai...
5°)
5. «invece progressivamente è cresciuta, fino a diventare una valanga, mettendo insieme - a ieri pomeriggio - 620 sottoscrittori, ma le adesioni continuano a fioccare ora dopo ora.»
– Gli Italiani sono quasi 60 milioni, i "cittadini ialiani di religione ebraica" vengono dati in 30 mila... Sapere che 620 e più persone la pensano in un certo modo, e che intendono farcelo sapere, può essere utile saperlo per poterli evitare... incidenti con loro... Inutile mettersi a discutere con chi ad oggi divergenza ti colpisce con botte di "anisemita". Meglio evitarli e lasciarli tutti soli nel loro universo mentale. Con chi non si puà discutere e non si vuole neppure litigare, è meglio starne alla larga... Se ci fanno sapere in una lista chi essi sono, ne terremo conto prima di uscire di casa, e sapremo come evitare i pericoli di cattivi incontri.
6°)
«Personalità della politica, della cultura, dell’università, del mondo delle imprese e delle professioni.
Commercianti, avvocati, giornalisti.»
– Ben lo sappiamo, che nel loro modo di appartarsi, all’interno di ogni società in cui si sono trovati, gli Ebrei hanno fatto sempre spirito di gruppo e costituito delle potenti e potentissme lobby, che non poche volte sono diventate per questo anche "odiose"... AIPAC... ADL ed un'infinito elenco di sigle pubbliche o segrete... Se appena appena lo rileviamo, ci dicono che siamo "antisemiti". Qui vi sarebbe da aprire un capitolo sui diversi tipi di associazionismo, lecito o illecito, cosa che ci porterebbe assai lontano...
7°)
«sette-persone-sette (Fiamma Nirenstein, Nicoletta Tiliacos, Niram Ferretti, Iuri Maria Prado, Bruno Spinazzola, Aldo Torchiaro, Claudio Velardi), che avevano deciso che era venuto il momento di darsi una mossa.»
– Sia loro tributata la meritata gloria! Ma parlano a nome di ogni Ebreo? Ogni Ebreo si riconosce in loro? Affari loro!
8°)
«E così sono arrivati Massimo De Angelis e Paolo Sorbi, cattolici pro Israele,»
– Questa mi giunge nuova: Cattolici pro Israele? E chi sarebbero? Non mi definisco uomo di fede, ma cattolico battezzato e cresimato è cosa documentale... Cosa sgnifica? Che posso "cattolicamente" confrontarmi con questi "cattolici pro Israele”? Io da cattolico credo che siano degli impostori... ma li vado a cercare, se li trovo...
– Tralascio autorevoli e qualificati rinvii, ma neppure per me riesce difficile interloquire e confutare con questi ciarlatani. Non voglio perdere il mio tempo con loro...Affari interni.
– Io so certamente di essere stato battezzato e cresimato nella Chiesa Cattolica, ma non ho mai preteso da "cattolico" di imporre ad altri mie opinabili vedute e posizioni... Mi indispongono grandemente questi presunti "cattolici per Israele": li sconfesso nel modo più assoluto e mi auguro di non incontrali MAI! Se vogliono stare dalla parte di Israele, e se vogliono pure del diavolo, ci stiano pure, ma senza metterci il "cattolico"!
9°)
I Loro nomi.
– In questo versione blog non ci interessano e non li riportiamo per evitare cattive intepretazioni. Sono però Loro che hanno voluto indicarli come Firmatari di un Maanifesto "dalla parte di Israele”. Quale il significato? A chi lo comunicano? Per dire cosa? Una minaccia? Un invito al confronto ed allo scontro? Un voler far pesare sulla bilancio un loro presunto prestigio sociale? Una influenza? Non sappiamo... A noi basta aver rilevato fra quell finora pubblicati (620) che non ve ne è nessuno di nostra conoscenza, personale o per fama... La cosa ci toglie l'imbarazzo di dover parlare con loro se mai ci si incontrasse. Ma non vi è questo rischio perché tutti costoro sono capacii di fare roboanti dichiarazioni, ma poi si rivelano inetti al civile ed urbano confronto, perdono facilmente le staffe e passano a botte di "antisemita": la loro arma prediletto perchè è anche un titolo di reato messo a loro disposizione. Se posso dirlo: sono ad un tempo penosi, patetici, perfino divertenti...
10°)
La loro sfida:
Questo il loro messaggio indecente: «Il messaggio all’indirizzo dei manifestanti del 6 e 7 giugno è chiarissimo: «Fermate l’odio antisemita, difendete le ragioni di Israele, la sicurezza, la libertà, i diritti degli ebrei in tutto il mondo».
– Mi dispiace di non poer essere in Roma per quella data, ma seguire l'evento con Local Team che credo lo regiistrerà... Si segue meglio che ad esser presenti sul luogo, dove sarebbe stato importanti esserci.
– È da dire che già esisteva, da sempre, un largo settore di posizione critiche nei Loro confronti, proveniente dal mondo della rete o da settori che essi consideravano marginali, da reprimere e consegnare alle patrie galere... In Germania non sono riuscito ad averne il numero, ma la stima che ne avevo fatto era di parecchie migliaia... A questo vasto settore di persone che studiano le problematiche è stata sempre riservata l'irrisione e l'emarginazione. Ora però è il grande pubblico che conta, quello dei partiti, perfino il presidente Mattarella... E le cose cambiano. È ancora da dire che questi nuovi arrivati non hanno però le conoscenze e le competenze dei vecchi critici... E lo si vede facilmente. Ma le cose possono cambiare... 
11°)
«Le manifestazioni dei prossimi giorni “contro la guerra di Gaza” e “per fermare Israele” sono iniziative irresponsabili nei confronti degli ebrei di tutto il mondo»
– Restituito al mittente: irresponsabili ed indecenti siete voi, ed in più collusi con degli acclarati genocidari. 
– È veramente stucchevole l'uso del termine antisemitismo che non solo manca di specificità di senso, ma che proprio per l'uso che ne viene fatto assume piena legittimità, e forse, se viene tolta la sanzione penale, che ne incoraggia e sprona l'uso strumentale... potrebbe dare luogo ad Associazione apposite che ne assumono il nome, come era nel XIX secolo, dove ci si poteva dire tranquillamente "antisemiti", intendendo però solo la non accettazione nella equiparazione dei diritti che era stata introdotta dalla Rivoluzione francese e poi accolta da tutti gli Stati. I vecchi cittadini non si fidavano e non credevano nella "lealtà” degli Ebrei, anche se ormai "assimilati". Il caso Dreyfus può essere letto anche in questo senso: innocente l'accusato, ma di sfiducia il clima generale nei confronti degli ebrei. Oggi quel clima si viene ricreando nella posizione degli Ebrei in generale nel mondo riguardo al "genocidio" in Gaza. La lotta ferve intorno all'uso di una parola che non cambia minimamente il fatto in sé: genocidio come dice la dott.ssa Albanese, il prof. Orsini e tanti altri meno noti e visibili, ed invece "guerra" legittima per gli ebrei, e perfino "crisi" per i coraggiosissimi parlamentari della seduta del 4 luglio 2024.
 
Qui mi fermo per stanchezza sopraggiunta, ma la versione originaria è nel social VK, destinata a quel pubblico ed a quei disputanti.  È sempre particolarmente faticoso dare versioni divers di uno stesso testo, spesso scritto di getto.
 


 

 
 
 
 
 
 


 

Nessun commento: