Avevo appunto lasciato un commento che partiva dall'«auguro che...» interpretato come una "minaccia".
Un "ti auguro che...” è un abituale modo di dire del linguaggio colloquiale non è tecnicamente una "minaccia" per la quale dover sporgere querela. Quante volte noi stessi abbiamo detto o sentito dire in vernacolo romanesco "te possino...” senza che ciò fosse inteso in partenza ed arrivo come una minaccia? Il linguaggio di facebook o degli altri social è spesso se non sempre "colloquiale", metaforico, figurato... È immediato!
Mi sembra che del caso si stia facendo una montatura.
La "minaccia" in senso proprio è invece direi ben altra:
• di restringere uleriormente i nostri spazi di libertà dei cittadini, già alquanto ridotti!
– Che almeno due ministri oltre alla capa del governo siano intervenuti sulla vicenda, testimonia del fatto che non hanno di meglio da fare.
• Preoccupante il ministro dell'istruzione: che vuol fare? Vuole sanzionare il docente per una sua espressione estranea al suo servizio scolastico?
• Forse che noi andiamo a scrutare e sezionare ciò che lo stesso ministro dice andando in giro?
– Quanto poi a bambini ve ne sono in Gaza che muoiono ogni giorno per mano degli Amici di detti ministri: non abbiamo forse visto Tajani andare a striingere mani sporche di sangue, anche di bambini, in Israele e in Siria?
• Fino a quando pensano di poterci continuare a prendere per i fondelli? Impunemente, protetti dalle loro scorte e dalle loro guarentigie...
– Sarebbe interessante ricostruire come questo post piuttosto banale sia stato portato alla ribalta: è forse una manovra di Fratelli d'Italia che cerca di produrre empatia intorno a Giorgia, la cui figura sta sbiadendo anche presso le casalinghe che senza molta riflessione politica l'hanno votata?
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Le parole di Giorgia:
"Questo non è scontro politico. Non è nemmeno rabbia. È qualcosa di più oscuro, che racconta un clima malato, un odio ideologico, in cui tutto sembra lecito, anche augurare la morte a un figlio per colpire un genitore. Ed è contro questo clima violento che la politica, tutta, dovrebbe sapersi unire. Perché esistono confini che non devono essere superati mai. E difenderli è una responsabilità che va oltre ogni appartenenza".
Analisi:
• Cosa è "scontro politico"? Lo decidi tu cosa è espressione politica e cosa no? Se non ti trovassi ad occupare malamente la carica di presidente del consiglio, qualcuno si sarebbe mai accorta di te? E se uno dicesse "governo ladro, infame, vigliacco, corrotto...”, ti sentiresti chiamata in causa? Uno del popolo, per definizione un Signor Nessuno, non ha il diritto di dire, per giunta in privato, tutto quello che pensa su chi governa? Ci sono gi microspie IA in ogni centimetro quadrato del territorio italiano?
• Che ne sai si tu della "rabbia" del popolo? Forse che tu ti devi preoccupare quando ad ognuno di noi arrivano le bollette di gas, luce ed altro, che dobbiamo al tuo grande amore per Zelensky? E se ci arriva qualche missile sulla testa per averci tu portato in guerra contro la Russia? Una guerra che nessuno in Italia ha mai voluto...
• "clima malato”: lo dobbiamo a te!
• "odio ideologico": la categoria dell'odio è usato strumentalmente per farci sopra delle leggi, che pretendono di snzionare l'odio stesso, che è un sentimento in quanto tale non legiferabile... O che? pretendi di essere amata? Magari con una bella legge che impone ai cittadini di... amarti?!
• Tutto lecito? In Italia niente è più lecito, ad incominciare dal diritto di manifestare nelle piazze, per le strade, nel web.
• Figli e genitori: ti sei accorta di quanti madri in Gaza muoiono ogni giorno insieme ai loro bambini? Hai forse detto una parola? Non l'ho sentita! Ma ti preoccupi di una sfuriata di un oscuro professore scritta sui muri del web!
• La politica tutta? Tutta di chi, dove? Di voi che state in parlamento eletti dalla metà dei cittadini che sempre meno vi votano? Quelli che non vi votano non esistono? Non sono "politica"? I loro umori, i loro sentimenti, i loro dolori... non vi toccano?
• Sapersi unire: siete già tutti uniti nel godimento dei benefici del potere, prebende, onori, viaggi, baci, abbracci, paccatine sul testa, e forse pure sul sedere... Certo, potete unirvi ancora di più... Chi ve lo sta impedendo?
• Confini? Quali confini? Quella della decenza li avete superati proprio tutti.
• Appartenenza? Quale appartenenza? Qui ognuno appartiene a se stesso, ed ogni fine mese è il traguardo che tocca raggiungere, dopo aaver pagato le vostre bollette, le tasse che ci imponente per poter lucrare le vostre prebende poltiche...
• Giorgia, di cosa hai campato fino ad oggi?
In facebook.
Nel Giornale d'Italia.
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