mercoledì 2 dicembre 2015

29. Letture: Hohn J. MEARSHEIMER e Stephen M. WALT: La Israel Lobby e la politica estera americana, Mondadori, 2007.

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Non è è una “scheda di lettura” ma di “rilettura” e non è neppure una “recensione”, come abbiamo già molte volte spiegato. Il primo ricordo di questo libro, uscito nell’edizione inglese nel 2007, e nello stesso anno tradotto tempestivamente in italiano, è legato al giudizio stroncatorio di un noto giornalista italiano, ebreo, il quale in una corrispondenza televisiva dall’America diceva che questo libro era già stato “demolito” da non so quali critici americani. Non avendo ancora letto il libro, ma avendone solo sentito parlare, la cosa mi impressionò. Quando poi uscì la traduzione italiana, annunciata per un determinato giorno, ricordo di averla acquistata proprio quel giorno in una Libreria Feltrinelli ed averne iniziato la lettura il giorno stesso, contrariamente alle mie cattive abitudini di leggere un libro anche molto dopo averlo acquistato. Malgrado il Giudizio dell’Illustre Giornalista ho subito rilevato che vi era poco da demolire e ho potuto rilevare il seguito fino ad oggi che quel giornalista era lui stesso parte integrante di quella stessa Lobby di cui si parla nel libro, che se mai riceve da Alan Hart (vedi scheda) una critica di insufficienza nel senso che non fa capire pienamente agli americani cosa sia il sionismo. Pertanto, il libro - tradotto in tutte le lingue - andrà integrato con altri libri, di cui redigeremo apposite schede di lettura, che si integrano perfettamente l’uno con l’altro, trattando diversi aspetti di uno stesso quadro generale, giacché per davvero - come scrive Atzmon - il sionismo è un fenomeno “globale”, non qualcosa di limitato a una occupazione coloniale di insediamento nella Palestina storica, dove ancora continua la “pulizia etnica” del popolo palestinese.

(Segue)

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