domenica 20 dicembre 2015

33. Letture: Mario MONCADA DI MONFORTE: Israele, uno Stato razzista (anche verso gli ebrei non europei), Armando Editore, 2010.

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Vorrei rassicurare i miei Sei Lettori - sono aumentati di un’unità - che non redigerò schede per ognuno dei libri della mia Biblioteca. Non avrebbe senso. Si tratta invece di schede collegata l’un l’altra da un filo conduttore. Ho piegato nella scheda precedente di come abbia avuto un breve momento di gloria mediatica dove per tre giorni pieni sono stato pubblicamente additato come un “mostro” in ragione di opinioni a me attribuite e soprattutto presentate in modo criminale. Inutile ricordare a questi Signori il contenuto dell’articolo 3 della nostra Costituzione, alla quale a parole dicono tutti di volersi inchinare e di voler rispettare. Non è così e noi viviamo nel regno della menzogna e delle tenebre. Si tratta dunque soltanto di quei libri che in qualche modo, anche tenue, si legano tutti alla vicenda diffamatoria di cui ho accennato. Sono spesso libri che compro in convegni o manifestazioni alle quali partecipo. Ormai, quasi tutti i convegni hanno banchetti allestiti dagli editori o dai librai. È possibile così acquistare libri di cui non si avrebbe spesso notizia, perché ad arte non vengono né recensiti né pubblicizzati nei canali mainstream, che si occupano sempre dell’ultimo libro di Vespa, del quale mi onoro e vanto di non averne mai letto nessuno, anche se dovessero pagarmi per farlo. Sono però libri di cui spesso mi dimentico dopo averli riposti in qualche scaffale, una volta tornato a casa. Libri che risorgono dopo mesi e anni e magari accendono un improvviso interesse. Del libro in questione, che si apre con una prefazione di Paolo Barnard (al cui “Perché ci odiano” è riservata una successiva scheda), ho notato segni di lettura avviata ma non ne conservo il ricordo. Per cui dovrò rileggerlo dall’inizio. Ricordo però che - a mio avviso - il libro che supera tutti gli altri in materia di “identità ebraica” è quello di Gilad Atzmon, che ho letto e riletto più volte ed al quale seguirà una scheda di approfondimento. A scanso di equivoci, avverto anche i Malevoli Visitatori del mio blog, che le schede non si limitano ad una sola campana: mi interessa perfino di più l’altra campana, quella che promuove l’immagine di Israele e ne sostiene presunti diritti e presunte ragioni. Tranquilli! Ma lasciatemi i tempi tecnici, necessari per leggere e rileggere tutti questi libri, compatibilmente con altri miei impegni. Il fatto di averli poi tutti insieme, in una homepage, è di grande utilità per stabilire delle connessioni e una polifonia di voci dove idealmente tanti Autori diversi parlano fra di loro.

(Segue)

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