giovedì 19 marzo 2009

Nuovo attacco a Chiesa cattolica e Vaticano, ma non si tratta di preservativi


Confesso che per qualche tempo c’ero cascato anche io. Cerco di spiegarmi in breve perché questa mattina ho poco tempo. Un osservatore esterno, che vivesse sul pianeta Marte, potrebbe osservare un duplice attacco sulla chiesa cattolica, uno proveniente dall’interno, l’altro dall’esterno, quindi osservare la provenienza e la regia degli attacchi. La vignetta de “le Monde” è interessante in quanto sintetizza i due tipi di attacco ed un certo senso rivela la firma dei registi: gli stessi che hanno organizzato la montatura del caso Williamson, che pure compare grottescamente nella vignetta, questa volta non come “negatore” dell’esistenza delle camere a gas, ma dell’aids. Naturalmente, come ci fa sapere la voce radicale di Massimo Bordin, che riporta le distinte dichiarazioni di un cattolico e di un ebreo, la vignetta di “Le Monde” è una sacrosanta manifestazione di libertà di pensiero. Peccato, che un’eguale libertà non sia valsa e non valga – già nella stessa vignetta denigratoria e diffamatoria – per il vescovo Williamson!

L’attacco proveniente dall’interno consiste nel cavalcare la reazione che proviene dalla società civile, non cattolica, ovvero non cattolica osservante, su temi che riguardano la sfera sessuale e la vita privata, dove la posizione dogmatica della dottrina cattolica confligge facilmente con una sensibilità diversa che si è ampiamente diffusa anche presso gli stessi credenti cattolici. Se si va ad indagare nella vita privata di molti parlamentari che raccolgono i loro voti in sacrestia si scoprono clamorose contraddizioni fra pubbliche prese di posizione e vita privata. È il caso classico del “predica bene e razzola male”. Ma se fosse solo questo si tratterebbe di ordinaria ipocrisia e disonestà intellettuale. E non varrebbe parlarne qui più di tanto. Per fare un solo esempio, dove anche io sono rimasto ingannato, nel caso dei preti pedofili, per quanto diffuso esso possa essere stato, è un conto denunciare e fustigare anche il 90 per cento dei preti, se mai in così ampia misura rei di violenze sessuali su minori, altro è presentare la stessa chiesa cattolica non come la religione la cui dottrina è riassunta nel Credo costantiniano, altro è intenderla come un’istituzione che ha come sua specifica finalità la pedofilia e renderla giuridicamente responsabile dei reati commessi individualmente da singoli e numerosi preti o religiosi. Tornano qui i temi della responsabilità individuale e collettiva, imposti dall’ebraismo come “colpa collettiva” per Shoah e simili, ma respinta per se, quando un Madoff e altri finanziari ebraici imbrogliano mezzo mondo. Si noti come i media evitino accuratamente di dire che Madoff è un “ebreo”. A chi lo fa notare viene affibbiata la patente collaudata di “antisemitismo”, ma se si tocca il papa non si puà gridare all’anticattolicesimo. E molti cosiddetti cattolici stanno al gioco e reggono il sacco, o forse fungono da agenti inquinanti, secondo quanto il rabbino Elia Benamozegh suggeriva di fare ad un giovane cattolico di nome Aimé Palliere che insoddisfatto del cattolicesimo aveva espresso intenzione di convertirsi all’ebraismo: chissà quanti Pallière militano all’interno della chiesa cattolica, magari nella stessa Curia vaticana! Solo così i conti tornano.

Non meno interessante è infatti indagare le vicende che hanno visto coinvolti personaggi ebrei nell’elaborazione dei documenti conciliari che sono poi stati votati in assemblea e sono diventati documente giuridici del Vaticano. Non si dimentichino per stare a fatti di cronaca a noi vicini e a tutti noti l’opposizione ebraica alla canonizzazione di Pio XII e ancora clamoroso più di tutti il caso Williamson, che nella vignetta è collegato ad una “negazione” (camere a gas) che nessuno è in grado di verificare ocularmente e direttamente in quanto evento del passato con il moderno fenomeno dell’aids, dove chiunque lo voglia può sperimentarne direttamente il contagio. È da chiedersi infine a chi appartiene la grande catena dei media, dalla carta stampata alle fiction televisive. Già nel “falsi” Protocolli di Sion poteva leggersi agli inizi del Novecento come strumento essenziale del dominio ebraico fosse la stampa e la comunicazione. Per avere un’idea di dove si possa mirare si prova a leggere, ad esempio questa agenzia:
12-03-09
PAPA/ISRAELE:RABBINI,SHOAH SIA MATERIA OBBLIGATORIA IN SCUOLE CATTOLICHE

(ASCA) - Citta' del Vaticano, 12 mar - La Shoah dovrebbe diventare una materia di studio obbligatoria nelle scuole cattoliche di tutto il mondo: la proposta arriva dal rabbino capo di Haifa, Shear-Yashuv Cohen, che ha guidato la delegazione del Gran Rabbinato d'Israele ricevuta oggi inudienza da papa Benedetto XVI. ''Possiamo suggerire - ha detto Cohen - che prenda in considerazione che la storia e l'importanza morale della Shoah come 'memoria futura' diventine materia obbligatoria nei curricula degli studenti di tutte le scuole cattoliche del mondo''.
Un altro suggerimento offerto dal rabbino e' quello di ''rafforzare la vostra posizione sulla negazione dell'Olocausto'' e di ''dichiarare l'antisemitismo un 'crimine contro Dio'''.
asp/sam/lv
Per completare il quadro si immagini quali “difensori” della Chiesa un “ateo devoto” come Giuliano Ferrara, ebreo più o meno ateo, o un Magdi Cristiano ah ah Allam, che da neoconvertito incomincia ad insegnare la fede cattolica al papa stesso, e si ha il quadro desolante di come la “perfidia” ebraica – tolta dalla liturgia – persegua con tenacia una strategia e un accanimento anticristiano che non è stata mai sconfessato da nessun concilio ecumenico dell’ebraismo. Il povero Eisenmenger, che nell’anno 1700 aveva tentato di aprire gli occhi alla cristianità, è stato subito messo a tacere (lo hanno fatto morire) con una tecnica non dissimile ai nostri giorni da quella messa in campo contro Ariel Toaff, autore di “Pasque di sangue”. Spero di essere stato chiaro, ma ritornerò sul tema. L’ebraismo, forte della armi USA e di quelle proprie, sferra il suo attacco finale, la sua operazione “piombo fuso” contro una chiesa cattolica allo sbando, che però non ne aveva voluto sapere di benedire la guerra irachena ovvero che adesso non sembra voglia disertare Durban II, come richiesto da Israele a un Frattini ubbidiente. Non fai quello che io ti chiedo ora, ma te la faccio pagare in un secondo momento su altri temi e con altri mezzi, nascondendo la mano. Si osservi il silenzio eloquente di Frattini ed il suo zelo “in difesa” di Israele. Insomma, entro pochi decenni il ruolo millenario della chiesa cattolica deve essere ridotto in macerie come la Striscia di Gaza.

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