martedì 28 ottobre 2008

La Israel lobby anche in Italia? meglio di no! - Denuncia e critica della lobbying di Honest Report Italia

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Versione 1.1
del 14.12.08

Con una mia piccola innocente attività di intelligence ho voluto iscrivermi alla Newsletter di «Honest Reporting Italia». Sono uno fra 155.000 che la riceve e quindi posso mimetizzarmi abbastanza facilmente. Una prima volta avevo risposto al mittente in un modo che vi lascio immaginare. Ne è seguito un vivace botta e risposta ed ero convinto che mi avessero depennato dai loro invii, ma deve esservi stato un disguido e mi è appena giunta la perla che pubblico integralmente qui di seguito, in corpo piccolo ed evidenziando come sono nell’originale le differenti parti di testo. Farò seguire dopo alcune osservazioni sul merito. Qui invece faccio alcune osservazioni sul metodo. Intanto l’ipocrisia ed il fare cospiratorio: si dà espressa indicazione ad ognuno dei 155.000 iscritti che ricevono il comunicato di fare lo gnorri: «Ero di passaggio. Ho visto questa cosa. Non è possibile. È scandaloso, inaudito, criminale, antisemita, rova da galera, licenziateli, e simili». Ne so anche qualcosa per esperienza diretta, come bersaglio colpevole di avere avuto delle opinioni su materia a dominio riservato. Si avverte poi tassativamente ognuno del 155.000 iscritti che non devono assolutamente far capire che sono stati imbeccati tutti come un sol uomo, un solo ascaro lapidatore. Se lo si capisse, allora in 155.000 ascari conterebbero tutti come un solo ascaro. Infatti, solo la spontaneità dello stile e dello scandalo conferisce valore e efficacia alla cosa. La responsabilità è poi rigorosamente individuale. Come a dire che se qualche babbeo va oltre e si lascia andare ad espressioni che potrebbero prestarsi a legittime ritorsioni, allora la responsabilità non è dell’organizzazione istigatrice, ma del singolo ascaro idiota. Passo quindi a pubblicare l’intero testo per come a me pervenuto:

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(inizio testo alieno)
La vita di Gesù? Meglio senza Israele

Dear ^^^,

Vorrei ricordarvi che l’efficacia della nostra iniziativa è strettamente legata al numero delle lettere inviate ai media. Vi invito pertanto personalmente ad un’attiva partecipazione, tramite le vostre lettere, ogni qualvolta riceverete il comunicato.

Comunicato Honest Reporting Italia 28 ottobre 2008

La vita di Gesù? Meglio senza Israele

Il sito http: www.religione20.net, diciamolo subito, non è spregevole: costruito per fornire idee e risorse agli insegnanti di religione, può però presentare motivi di interesse anche per visitatori di tutt'altra professione e tutt'altro orientamento. Poiché, tuttavia, la perfezione non è di questo mondo, ecco che anche il sito in questione, in almeno un'occasione, inciampa malamente: suggerisce infatti, per studiare la vita di Gesù, l'uso di una "carta della Palestina" un po' particolare, e precisamente quella che era stata adottata da don Milani. E che cos'ha di particolare questa carta? Che è stata stampata nel 1933. Vale a dire che, non esistendo ancora in quel tempo il rinato stato di Israele, la carta non lo contempla. Ora, è vero che al tempo di Gesù non esisteva l'attuale stato di Israele così come è ora, però non esisteva neppure una Palestina, essendo stato questo nome inventato dai romani dopo la loro vittoria definitiva, per cancellare i nomi di "Giudea" e "Israele", così come hanno inventato il nome di "Aelia Capitolina" da sostituire a quello di Gerusalemme. E non è tutto: questa carta, come apprendiamo dall'articolo che vi proponiamo, è stata stampata in Germania. In Germania nel 1933. È esagerato dire che proporre questa carta appare quantomeno inopportuno e di cattivo gusto? C'è veramente qualche ragionevole motivo per suggerire l'adozione proprio di quella carta? Dobbiamo davvero credere che in tutto il mondo cristiano nessun altro abbia elaborato una carta dei luoghi della predicazione di Gesù degna di attenzione? E, soprattutto, è ragionevole proporre di parlare di Palestina in relazione a un tempo in cui tale denominazione non esisteva? Vi invitiamo a leggere l'articolo che segue e a inviare qualche nota di commento a info@religione20.net.

Usare la "Carta della Palestina" di Don Milani a scuola

Posted on Ottobre 22, 2008
Filed Under Attività, Primaria, Secondaria 1°, Visualizzazioni

Nel "Catechismo di Don Milani" della Libreria Editrice Fiorentina, in cui sono raccolti tutti i pensieri e le lezioni di catechismo di Don Lorenzo a Barbiana, è stata sempre allegata una bella carta della vita di Gesù che era stata stampata in Germania nel 1933 e realizzata da Willi Harwerth. Don Milani chiese ed ottenne il permesso di farla ristampare in bianco e nero per i suoi ragazzi in modo che potessero colorarla con pastelli e acquarelli man a mano che studiavano la vita di Gesù. La carta avrebbe piano piano preso vita e rilievo grazie ai colori.

Nella cartina sono disegnati 107 episodi del Vangelo che con pazienza vanno cercati specialmente nella città di Gerusalemme dove sono raccolti gli ultimi giorni della vita di Gesù. Questa cartina può essere benissimo usata durante le lezioni sulla vita di Gesù. Si parla di un episodio, si va a cercare e si colora. Oppure per fare un gioco che potremmo chiamare "Alla ricerca di Gesù". La cartina si può acquistare in formato 70×100 sul sito della LEF, oppure si può utilizzare quella inserita nel libro, naturalmente ingrandendola un po'. Scriverò personalmente alla casa editrice, come già a suo tempo don Lorenzo fece con l'editore Vallardi, per chiedere di fare delle edizioni più ridotte in dimensioni (quella attuale è troppo grande) e più economiche per gli alunni, in modo da farla comprare ad un prezzo ragionevole. Come Don Milani sono convinto che un serio insegnamento della Religione non possa che partire dal dato storico-geografico, questa cartina vi assicuro che è un valido aiuto nel collocare geograficamente gli episodi più importanti della vita di Gesù. E' pur sempre vero che oggi possiamo usare le mappe di Google e collocare in ogni luogo alcune immagini degli episodi del Vangelo ma, come ben sappiamo, non in tutte le scuole è possibile usare i computer quindi questa può essere una valida alternativa che rende i ragazzi protagonisti di quello che stanno studiando.
Invitiamo i nostri lettori a scrivere ai mass media per protestare contro servizi scorretti e faziosi, e a inviarci copia dei loro messaggi e delle eventuali risposte ricevute, presso HR-Italia@honestreporting.com

HonestReportingItalia vi invita inoltre a proporci eventuali critiche ai media per una possibile inclusione nei futuri comunicati. Assicuratevi di includere l'URL dell'articolo in questione o l'articolo stesso e invialo a: HR-Italia@honestreporting.com

Avvertenza importante per i soci:
Si prega di non copiare e di non spedire mai l’intero messaggio ai media.
Puoi copiare dati ed esempi di lettera. Il messaggio intero è rivolto solo a te e contiene dati che non riguardano i giornalisti.

Il nostro sito libreria Israele - Dossier è dedicato alle informazioni dettagliate, dati storici e geografici sul conflitto medio orientale.

* Vi consigliamo di scrivere sempre con le proprie parole; inoltre potete finire la vostra lettera con: "Gradirei una risposta che mi aiuti a capire come un giornale notoriamente equilibrato e pertinente come il Vostro possa cadere in questi grossolani errori".

AVVERTENZA PER I SOCI
Ogni lettera inviata ai giornali, ogni scambio che eventualmente si instauri con i giornalisti, sono rigorosamente individuali. In tali lettere si deve fare riferimento esclusivamente all'articolo o al servizio che si vuole criticare, e non ad eventuali lettere di/risposte ad altri soci di cui si sia venuti a conoscenza. L'uso di questo genere di scorciatoie è fortemente controproducente e va assolutamente evitato. Dichiararti come parte di un gruppo organizzato diminuisce l'impatto della campagna.

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(fine testo alieno)
Soffermandomi adesso un poso sul merito osservo quanto segue. La cartina geografica è niente di più che una cartina geografica, non di un comunicato delle Brigate Rosse o di un testo di Osama bin Laden. La sola colpa della cartina è di essere stata stampata in Germania nell’anno 1933. Non si può sapere se prima o dopo il 30 gennaio. Le indicazioni tipografiche si limitano normalmente all’anno, non al mese e giorno. Il testo poi non ha carattere sovversivo, non invita gli alunni al martirio, non offre indicazioni su come si fabbricano esplosivi e non invita poi ad indossarli facendosi esplodere in mezzo alla folla. Niente di tutto questo. Semplicemente contempla la mera possibilità che con “pastelli e acquarelli” man mano che gli alunni studiano la vita di Gesù possano essere disegnati episodi della vita di Gesù secondo le tecniche seguite nelle scuole. Insomma dove sta il reato, presumibilmente di antisemitismo o da legge Mancino? Nel fatto che la carta geografica «è stata stampata nel 1933. Vale a dire che, non esistente ancora in quel tempo il rinato [sic] stato di Israele, la carta non lo contempla... etc» come sopra riportato. Resto di stucco e lascio a chi legge ogni ulteriore commento. Aggiungo soltanto che sto leggendo in traduzione francese – e son giunto quasi alla metà del libro – il volume di Shlomo Sand, Comment le peuple juif fit inventé, uscito presso Fayard in questo mese di ottobre 2008. È un volume tradotto dall’originale ebraico e consta di 446 pagine. È veramente interessante. Mi è capitato già di leggerne delle recensioni, ma queste non rendono giustizia al libro che nella parte da me finora letta (quasi la metà) è un’interessante analisi storico-filosofica di come nell’ambito del nazionalismo ottocentesco si sia venuto formando il sionismo. Il concetto di nazione o popolo ebraico è stato certamente inventato – con buona pace di Honest Reporting Italia – nel XIX secolo, come è stato annunciato in numerose citazioni e articoli sensazionalistici, ma sono ancora più interessanti i lineamenti storico-filosofici che l’Autore ne viene tracciando. I 155.000 iscritti che ricevono il comunicato di Honest Reporting Italiano condividono acriticamente e probabilmente in malafede la vera e propria “bufala” del rinato stato di Israele. Non si tratta di qualcosa che “rinasce”, ma è una vera e propria fondazione coloniale di uno stato che per oltre 70 volte è stato condannato dall’ONU per violazione dei diritti umani, che si basa su una pulizia etnica perpetrata specialmente nel 1948, ma presente già nella testa di Theodor Herzl e dei padri fondatori del sionismo. Si aggiunga poi il regime di apartheid ampiamente denunciato e si commisuri il tutto con l’azione di lobbying intimidatoria qui evidenziata.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro Antonio, anch'io ricevo Honest Reporting Italia(mi pare che te l'ho anche suggerita in un precedente commento), però ricevo anche l'Honest Reporting United Kingdom(Inghilterra)e l'Honest Reporting americana, che sono molto più aggressive di quella italiana, l'Honest Reporting inglese è particolarmente agguerrita nei riguardi della BBC e del quotidiano "The Guardian" ( praticamente sono sintonizzati 24 ore su 24 sulla BBC, hanno da ridire pure sui commenti delle partite di calcio)e leggono ogni giorno, ogni articolo, ogni trafiletto, ogni lettera, ogni pubblicità presente sul quotidiano "The Guardian".
Inoltre non ti dimenticare che Honest Reporting è una società israeliana fondata dl gruppo ultraortodosso(haredim)nazionalista e di estrema destra Aish HaTorah(Il fuoco della Torah) che dirige diverse yeshivot(scuole rabbiniche, la versione ebraica delle madrassa pakistane) in Israele e negli Stati Uniti.
Cordialmente
Mohammed-Roma

Antonio Caracciolo ha detto...

Su questo argomento vedo che sei più ferrato di me. Mi è difficile seguire ciò che succede fuori d’Italia, anche per ragioni linguistiche. Ho una conoscenza non perfetta di tedesco, inglese, francese, spagnolo, oltre che delle lingue classiche (latino e greco) studiate al liceo. Mi sono proposto fin dall’inizio di studiare l’influenza della Lobby in ambito prevalentemente italiano. Per Honest Reporting italiana ho proprio adesso progettato di tenerne traccia in questo stesso post sul modello già seguito. Se mi verranno recapitati altri “comunicati” come quello ier sera ricevuto, ne farò immediata denuncia e critica. Ho anche avvisato il destinatario dell’attacco che mi ha appena risposto. Non si rende ancora ben conto di cosa si tratta. Ed in effetti è così. Quasi tutti vengono colti di sorpresa. Io ritengo che si possa e si debba reagire.

Anonimo ha detto...

dare un' occhiata a questo blog: è importante


http://DEBORAHFAIT.ilcannocchiale.it/2008/11/01/questo_e_un_docente_universita.html

Antonio Caracciolo ha detto...

Me ne ero già accorto, grazie a una Google Alert. E allora? Si limitano a riportare il mio testo con qualche insulto. Chi sono io non ne faccio mistero. Ma il Tizio che insulta senza poter nulla contraddire chi è? Non intendo perder tempo con costoro. La sezione Q (Vi aspettavo!) del Monitoraggio di IC è tutta riservata agli attacchi che mi sono già arrivati e a quelli che arriveranno dalle più disparate direzioni via via che il mio blog si arricchisce di contenuti e soprattutto migliora la sua forma. Degli stupidi non vi è di che preoccuparsi, almeno da un punto di vista logico-argomentativo. Non hanno da dire nulla. Possono solo fare propaganda e offendere senza costrutto. Non è difficile smontare i loro argomenti propagandistici e sempre eguali. Comunque, la sezione Q è in ristrutturazione. Raccoglierò qui tutti gli attacchi come quello segnalato. Non capisco però dove stia la sua importanza: non dice nulla!