lunedì 22 novembre 2021

La manifestazione antigovernativa del Circo Massimo

PRIME VALUTAZIONI della manifestazione contro il Green Pass, contro l'imposizione di trattamenti sanitari incostituzional, e tipici del nazismo, contro la proibizione delle manifestazione dei cittadini e tipici del fascismo, contro lo spionaggio e il controllo dei cittadini tipici del comunismo staliniano, almeno secondo la rappresentazione che di questi regimi ci è stata data e che adesso vengono ricopiati e pure superati dalla Dittatura sanitaria Draghi-Speranza-Lamorgese.

Questo era l'oggetto della manifestazione nazionale al Circo Massimo in Roma il 20 di novembre 2021. E di manifestazioni simili se ne svolgono ogni settimana in tutta Italia. Si cerca di reprimerle e soprattutto di diffamarle con l'ausilio di una stampa asservita e principale strumento di repressione. La diffamazione incomincia già con l'enfatizzazione di una prersunta scarsa partecipazione e perciò scarsa legittimazione.
Ma non è con i numeri dei partecipanti ostacolati in ogni modo a venire. La piazza era piena ma non stipata e si poteva circolare. I numeri che servivano ci son stati e gli oratori che si sono succeduti sul palco si sono sentiti rinfrancati tutti alla vista dei presenti. La manifestazione è iniziata con la musica ed è terminata con la musica.
 
La forza della manifestazione è stata nella coesione di tutte le associazioni presenti e nella chiarezza e determinazione dei comuni obiettivi. Nella continuata di una lotta ad oltranza che non si lascerà facilmente smobilitare. La precedente manifestazione in Piazza del Popolo era stata infiltrata e manipolata - lo possiamo dire - dalla polizia e dai media che i soliti strumenti tentano di arginare pa protesta sociale contro un fallimento della politica pandemica ogni giorno sempre più difficile da nascondere: la morte di Camilla chiede giustizia.
 
Ed è proprio Camilla, con la sua morte, che ci offre un'arma formidabile per sgretolare il Regno della Menzogna e delle Tenebre che si avvalgono di una pseudo-scienza di regime.
 
Per chi non conosce Roma è da considerare la differente logistica delle due piazze. Se la prima era strettamente collegata da un reticolo di strade con i palazzi del potere, fra cui la CGIL, la seconda è come una enorme sala studio, come il luogo per un Seminario di massa. Eccetto uno solo che ignoravo o di cui mi ero dimenticato, non vi sono bar ristoranti nella zona, che non è né luogo di shopping né di struscio. Malamente si è tentato di inventarsi l'incidente come per piazza del Popolo. Hanno esternato l'assessore regionale alla sanità e la neo presidente del Municipio che ignora la costituzione sulla quale ha pure giurato. Sui presunti incidenti si hanno solo dichiarazioni di parte. Io ero presente ma non onnipresente ed ero nell'angolo della piazza che mi sono scelto da quando ha parlato Amici all'ultimo dei discorsi. Mi sono perso la parte musicale, ma a casa ho riascotato più volte la registrazione integrale della manifestazione. Non vi sono stati incidenti su cui si possa strumentalizzare. L'appello non è stato all'«odio», non vi sono stati “discorsi di odio”, ma al contrario discorsi di unità nazionale, di benevolenza soprattutto per chi soffre ed è malato, discorsi tutti improntati all'amore cristiano del prossimo... Vi era perfino un enorme manifesto della Madonna, della quale è stata invocata la protezione. I signori giornalisti devono arrampicarsi sugli specchi per diffamarci... La Selvaggiona non mi è capitata davanti, non sapevo che ci fosse e fino a pochi giorni fa non sapevo neppure chi fosse.

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