Versione 1.1
Questa è una nuova Sezione del Monitoraggio di “Informazione Corretta” in fase di costruzione. In fondo, accogliamo l’invito che «Informazione Corretta» rivolge di norma ai suoi lettore: di scrivere a redazioni di giornali in critica di quanti essi ritengono criticabile. Ci avvaliamo della stessa facoltà e dello stesso diritto di cui loro si servono massicciamente. Ma siamo pronti a recedere ove questo nostro diritto di critica dovesse rivelarsi atipico e non ammesso.
AC
1. Lettera privata e pubblica alla Redazione di ICN-NEWS-Com
email: redazione@icn-news.com
Oggetto: ICNnews - News Comments: Informazione Corretta, ossia Israele nella stampa italiana = url:
Egregi signori, ricevo da Google Alerts la segnalazione in oggetto riguardo alla quale vi rimetto le seguenti considerazioni, avvalendomi del vostro servizio “Commenti” a disposizione del pubblico.
Chi lo dice «Informazione Corretta»?
E no, signori, “corretta" non lo è affatto la creatura di Angelo Pezzana & Co.! Il sito è stato definito “parafascista” da Piergiorgio Odifreddi in un articolo apparso su “Repubblica”, seguito poi da una ampia diatriba che ha visto scendere in campo il rabbinato italiano e di cui si può trovare documentazione in questo Monitoraggio (vedi Link), ma è più giusto dire semplicemente ed incontestabilmente che si tratta di un sito "sionista” in un momento in cui in Medio Oriente vi è una nuova recrudescenza della guerra israeliano-palestinese, dopo la farsa di Annapolis, la cui scommessa non si è ancora esaurita.
Se siete cristianamente amanti della verità, ma solo sprovveduti nel riconoscerla, vi posso sommariamente descrivere un processo di guerra mediatica già individuato da Edward Said, che collocava a metà degli anni settanta un impiego massiccio per uso bellico del termine “terrorismo” attribuito ad una parte sola, cioè a quella palestinese in particolare, ed araba in genere, che in realtà con mezzi di difesa enormente inferiori dimostra una capacità eroica di resistenza, degna della nostra solidarietà se appena avessimo un maggiore senso della giustizia e della verità.
L’operazione «scorretta» è consistita da allora e consiste tuttavia nel definire terrorismo ciò che invece è resistenza, secondo un fenomeno già descritto da Tucidide che 2500 anni fa riconosceva “correttamente” quanti «con belle parole di legalità conducevano a termine qualche odioso disegno».
Fondato da Angelo Pezzana, circa cinque anni fa, IC nasce con lo specifico scopo di fare azione di lobbying sulla stampa italiana. Si tratta in fondo di una rassegna stampa abbastanza grossolana, dove vengono estratti una serie di articoli che riportano notizie da Israele. I “commenti” redazionali sono ordinariamente improntati a becera sguaiataggine, volendo noi essere benevoli e contenuti nel giudizio. Per una esemplificazione invito a leggere i “corretti commenti”, indizio di sicura e grande professionalityà giornalistica, su Michele Giorgio ed il quotidiano “il Manifesto”. Di recente Franco Cardini ha dal canto suo perso la pazienza ed ha rimesso la faccenda che lo riguarda al suo legale, non perché egli al èari di tanti altri quotidianamente irrisi dai «Corretti Informatori» non accetti di buon grado le critiche a lui rivolte, ma perché siamo su ben altri livelli, o meglio bassezze, da un ordinario civile confronto di idee diverse.
La semplice formula di «Informazione Corretta» è la seguente: vengono rubricate secondo una lista di "buoni" («Informazione che informa») gli articoli a favore di Israele oppure di “cattivi” («critica») quelli che non sposano incondizionatamente la causa di Israele. Almeno si limitassero ad indicare i links, ma fatto piuttosto singolare aggiungono loro propri commenti di ordinaria “scorrettezza”. Quindi, specialmente in questo secondo caso, i “cattivi” vengono additati (istigazione all’odio ovvero al pubblico ludibrio?) ad una loro schiera di Lapidatori (il più celebre è tal Michele Levi, cittadino israeliano residente in New York, che pretende di far espellere dall’Ordine dei giornalisti chi non ottiene il suo gradimento) che mandano letteracce ai giornali o ad altre sedi, tentando di intimidire il giornalista che ha scritto il pezzo o la persona che ha detto la tal cosa. Il denigrato o diffamato non è quasi mai interpellato e non si può avvalere del contraddittorio, salvo in casi estremi – vedi Franco Cardini – adire le vie legali, intasando ulteriormente la nostra scassata Giustizia. Del denigrato viene costruita un’immagine pubblica a misura della capacità di penetrazione mediatica di «Informazione Corretta», che per fortuna gode di sempre minor credito cosicché ogni suo lancio le si ritorce contro.
I «Corretti Informatori» sanno solo dire: «Viva Israele ed abbasso tutto quel che resta!». Questa tutta la loro capacità critica che dovrebbe ispirare “correttezza” a tutta la stampa italiana, già manchevole sotto numerosi punti di vista, ma certamente nemmeno più degna di questo nome se mai dovesse cadere in balìa dei «Corretti Informatori».
Di quanto sopra e di altro posso ben documentare nel mio Monitoraggio, non quotidiano ma costante, della sedicente altrui correttezza.
* * *
Ma, di grazia, chi siete voi? Voi che non avete trovato di meglio per informare sulla tragedia che si va consumando ormai da più di mezzo secolo nelle martoriate terre mediorientali. Se volete una diversa informazione, fresca fresca, tale da mettera a dura prova il vostro cuore cristiano, cliccate qui. Leggo alla corrispondente url il vostro “Chi siamo”, ma non mi sono sufficiente le informazioni da voi stessi messe sul vostro conto, dicono poco o nulla. Inoltre, il vostro esservi collegati di peso a IC mi fa sospettare una comune matrice sionista.
Siete l’equivalente italiano dei «cristiani sionisti», sbarcati in Italia? Ossia quelli che predicano come i palestinesi debbano venire sterminati dagli israeliani, in modo che questi ultimi possano realizzare la Grande Israele ed il ritorno di tutti gli Ebrei in Terra Santa. E poi ancora per gli stupidi che ci credono possano convertirsi tutti al Cristianesimo (quello appunto dei cristiani sionisti), realizzando così una profezia che vede una nuova venuta del Cristo?
Che simili scemenze circolino negli Usa, è possibile, ma che siano sbarcate pure da noi sarebbe una gran notizia, che forse potrebbe sollevarci un poco in questo momento in cui ci troviamo sommersi dalle immondizie – non solo quelle napoletane – e per questo additati a tutto il mondo.
Vi prego – cristianamente – di darmi conferma di questa mia congettura, perché a mia volta possa degnamente divulgarla ed invitare i miei Lettori al dibattito.
Antonio Caracciolo
Civium Libertas
- PS. Mi riservo di migliorare progressivamente il testo nella versione destinata al blog "Civium Libertas”.
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