giovedì 5 giugno 2025

OGNUNO DALLA SUA PARTE

 Riportato da Facebook:

AAPPREZZO L'INIZIATIVA del Riformista:
 nel senso che posso conoscere, per loro pubblica iniziativa, e senza atteggiamento aggressivo da parte mia, che mi possa venir tacciato come "discorso d'odio" o "antisemitismo", posso conoscere chi poter del tutto legittimamente riconoscere come "nemico"... Nel senso che a questo termine può esser dato in una sitauzione non bellica. Siamo in Itala, non nella Palestina occupata: dico Palestina Occupata che riconosco, non dico Israele che non ho mai riconosciuto in un suo fondamento di legittimità.

• Uno Stato non può nascere sul principio del genocdio e della puliza etnica della popolazione residente: vengo io, ti caccioa, ed occuto il tuo territorio, dopo aver distrutto i tuoi villaggi. Se questa barbarie è mai esistita nei tempi preistorici e belluini dell'umanità, oggi non è assolutamente tollerabile.

Gli stupidi si gloriano di essere giunti al numero di tre mila!
Gli italiani sono 60 milioni.
Se scendono in campo i "cittadini italiani di religione islamica" sono da soli un milione e mezzo.

Vi sono poi addirittura presidenti di regione che virtualmente interrompono le relazioni diplomatiche con Israele. Certo, vi sono politici dalla parte di israele: ci fa piacere che scendano in campo! E ci fa piacere conoscere ii loro nomi: non ci rappresentano in quanto italiani e possono fare la loro "aliya" in Israele, nella loro Israele, di cui hanno "il passaporto nel cuore": lo usino quel passaporto! E non pretendano di rappresentare noi italiani "dalla parte dei palestinesi" che vengono uccisi e che non possono gravare sulla nostra coscienza.

La maggior parte dei nomi che leggo, mi sono sconosciuti e i pochi nomi a noi noti passano dalla "disistima" alla "esecrazione".

Dove pensano di arrivare?
Cosa pensano di ottenere?
Cosa vogliono da noi?

Sono cose che è interessante seguire e capire: per adesso il nostro scontro è di natura intellettuale.
Facebook non è imparziale ed è amico loro, ma questo non ci impedirà di assumere pubblicamente le nostre posizioni POLITICHE!

In latino il termine nemico si traduce con "inimicus", che è il nemico privato, ed "hostis", che è il nemico in senso militare sul campo d battaglia.
Siamo qui indubbiamente NEMICI, ma come dobbiamo tadurre in latino questo termine?

Attenzione?
3000 non è ancora 30 mila!
Trenta mila è il numero degli ebrei di cittadinanza italiana: se ciascuno di essi mette la sua firma, spero che non se l'avranno a male, se i restanti 60 milioni di italiani rivolgereranno a loro un cortese invito a fare la loro Aliya, rincunicando alla cittadinanza italiana.
Contribuiranno alla serenità dell'Italia, dove il 76 % degli italiani (per quel che valgono i sondaggi) condanna il genocidio in Gaza e di conseguenza che sta "dalla parte" di chi quel genocidio compie.

martedì 3 giugno 2025

Per un critica del Manifesto ebraico, apparso sul Riformista, in tema di "genocidio" in Gaza ed in opposizione alla Manifestazione del 6 giugno

Critiche agli Ebrei di Oggi,

redatte dalla Parte di Gaza e dei Palestinesi.

RIPORTIAMO in seconda stesura un testo di analsi e critica a quello che


chiamiamo Manifesto Ebraico, che oggi ppare sul Riformista. Poiché viviamo in tempi pericolosi di censura, teniamo distinti due testi: quello appena scritto in VK, o altri Social, per gli iscritti alle singole piattaforma, con le quali accetto molo volentieri un civile ed urbano confronto, ed uno qui adattato per questo blog. Abbiamo proceduto con una tecnica di analisi e decostruzione linguistica e concettuale del Manifesto che qui riproduciamo in formato immagine, ma che è liberamente disponibile in rete. Non se se questa mia analisi susciterà repliche, ma poiché al momento non trovo interventi sul tema voglio anticipare evenutali prese di posizione per poi confrontarmi con esse nella sede che mi parrà più opportuna, anche con forme grafiche e redazionali differenziate.


Questi Eletti Signori che non hanno vergogna invitano forse allo scontro con quanti in tutto il mondo cercano di fermare il genocidio dei palestinesi?
Prima Osservazione ai loro abituali e stereotipati argomenti: 
– dell'ebreo in quanto ebreo oggi anno del signore nostro Gesù Cristo 2025 non importa proprio niente a nessuno: l'espressione sulla punta della lingua è alquanto volgare, ma in questo ci autocensuriamo di buon grado. Non importa che uno sia ebreo più di quanto importi che sia equimese, cinese, zulù... e così via. Oggi gli ebrei sono per tutti non ciò che pretendono di essere sulla base di una reilgione ultraminoritaria, che per i suoi contenuti immorali e criminali dovrebbe essere bandita per i "discorsi di odio" che contiene. – Gli ebrei oggi sono cio che fanno! E cosa fanno? 
– Compiono un "genocidio" di donne e bambi innocente con la evidentissima "intenzione" di distruggere ed estinguere un popolo: quello palestinese, anche utilizzando l'arma della fame, della malattia, dell'epidemia..
– Se genocidi vi sono stati nella storia, quello a cui assistiiamo è il più docementato ed evidente che mai vi sia stato. Al confronto la documentazione offerta per la Shoah scompare... A cosa si riduce? Alla sola conferenza di Wannsee, dove si parla di Soluzione Finale, senza dire poi in cosa consistesse...
– Qui oggi per Gaza e direi tutta l'area mediorientaale, con l'ossessione per l'Iran,  la documentazione della "intenzionalità" che è la principale caratteristica giuridica per definire in senso giuridico un genocidio è evidentissima ed inconfutabile: ci pensa a parlarne la dott.ssa Albanese, pure lei sotto attacco permanente. A lei rinviamo. Ma si aggiunge anche il prof. Orsini. Trattino loro la materia per quelli che ne hanno bisogno.
TRE DISTINTE QUESTIONI:
• Palestinese
• Ebraica
• Sionista
Le argomentazioni odierne degli Ideologi del Riformista sono davvero assai fragili e facili da demolire, cosa che ritengo di aver fatto in VK. Ed invito ad andarle a leggere chi ne è interessato, in quella piattaforma, lasciando eventualmente sue proprie osservazioni.
 
Al momeno non trovo interventi. Sempre su il Riformista appare un testo a sostegno del Documento... Fragile pure questo.... Non me ne occupo... Trovo così idiota questo documento da essere molto curioso a vedere come potrà essere recepito da quelli che comunque per il 6 e 7 giugno si sono risoluti a prendere posizione, non potendo continuare a stare in silenzio...
Dice il proverbio, a proposto di costoro: meglio tardi che mai, ma il proverbio non dice però "come"... Ed infatti le ambiguità, ipocrisie, inaffidabiltà sono tante...
Confidiamo però nell'avvio di un processo che potrà portare ad una maggiore coerenza nelle posizioni necessarie da assumere e soprattutto confidiamo in una svolta ormai irreversibile....
Non si potrà più cancellare e mettere in soffita la Questione Palestinese che per tanti anni è stata cancellata dal dibattito politico. Anzi ora direi che accanto alla Questione Palestinese si pongono una distinta Questione Ebraica ed un'altra distinta Questione Sionista.
Si continua strumentalmente a confondere tre distinte questioni: antisgiudaismo (religoso), antisemitismo (post rivoluzione francese), antisionismo (connesso all'avventura coloniale e razzista in Palestina). Sono tre cose assolutamente distinte e chi non le vuole distinguere persegue un fine che non è scientifico, ma politco strumentale.
Detto ciò riportiamo per punti critiche al Documento, sopra riprodotta in formato immagine, e qui adattati a questo forma grafica, scusandoci per eventuali ripetizioni di concetti:
 
1°) 
«Perché lì è insita, profondamente, la ragion d’essere dell’Occidente e di quei valori di libertà e democrazia che oggi sono minacciati.»
– È privo di vergogna chi scrive queste evidenti enormità! Occidente? Che roba è? Io sono meridionale... Quale libertà? Quella che facebook ci toglie appena osiamo criticare Israele e scalfire gli ebrei? Democrazia? quella dei genocidari? Quali valori?
– Si noti: nella fortunatamente Unica "democrazia" del Medio Oriente la stragrande maggioranza dei suoi "israeliani" cittadini, ebrei, approva e sottoscrive un genocidio in corso, anche appellandosi alla loro religione, che identifica i palestinesi con i biblici Amaleciti...
2°)
« il diritto di ciascun ebreo nel mondo a vivere in sicurezza.»
– Per costoro il termine Shalom significa non "pace" ma "sicurezza" per i soli ebrei: tutti gli altri sono esclusi daal concetto di sicurezza. In particolare, ne sono esclusi i palestinesi, che devono scomparire dalla faccia della terra per rendere sicuri gli Ebrei...
 
3°)
«espressioni dell’odio per Israele e dunque antiebraico, »
– Ce lo devono dire e far sapere loro, se dire Ebreo è lo stesso che dire Stato di Israele, e ciò che questo ha fatto e continua a fare non solo dal 1948 ad oggi, ma dal 1882 in poi, da quando è cominciata l'avventura sionista. Ce lo dicano apertamente, e poi ci lascino liberi di pensare.
4°)
«Senza paura».
– Nessuno intende torcere un solo capello a questi Eletti Signori, di cui fortunatamente di persona e di fama (fra quelli elencati nel documento) non ne conosco nessuno... Non corro il rischio di incontrarli... Ma se fosse, più che guardarli in faccia ed allontanarmi, da me altro non avrebbero di che temere. E ritengo che lo stesso valga per i più se non per tutti. Continuano a giocare il mantra del vittimismo, che indispone veramente assai assai...
5°)
5. «invece progressivamente è cresciuta, fino a diventare una valanga, mettendo insieme - a ieri pomeriggio - 620 sottoscrittori, ma le adesioni continuano a fioccare ora dopo ora.»
– Gli Italiani sono quasi 60 milioni, i "cittadini ialiani di religione ebraica" vengono dati in 30 mila... Sapere che 620 e più persone la pensano in un certo modo, e che intendono farcelo sapere, può essere utile saperlo per poterli evitare... incidenti con loro... Inutile mettersi a discutere con chi ad oggi divergenza ti colpisce con botte di "anisemita". Meglio evitarli e lasciarli tutti soli nel loro universo mentale. Con chi non si puà discutere e non si vuole neppure litigare, è meglio starne alla larga... Se ci fanno sapere in una lista chi essi sono, ne terremo conto prima di uscire di casa, e sapremo come evitare i pericoli di cattivi incontri.
6°)
«Personalità della politica, della cultura, dell’università, del mondo delle imprese e delle professioni.
Commercianti, avvocati, giornalisti.»
– Ben lo sappiamo, che nel loro modo di appartarsi, all’interno di ogni società in cui si sono trovati, gli Ebrei hanno fatto sempre spirito di gruppo e costituito delle potenti e potentissme lobby, che non poche volte sono diventate per questo anche "odiose"... AIPAC... ADL ed un'infinito elenco di sigle pubbliche o segrete... Se appena appena lo rileviamo, ci dicono che siamo "antisemiti". Qui vi sarebbe da aprire un capitolo sui diversi tipi di associazionismo, lecito o illecito, cosa che ci porterebbe assai lontano...
7°)
«sette-persone-sette (Fiamma Nirenstein, Nicoletta Tiliacos, Niram Ferretti, Iuri Maria Prado, Bruno Spinazzola, Aldo Torchiaro, Claudio Velardi), che avevano deciso che era venuto il momento di darsi una mossa.»
– Sia loro tributata la meritata gloria! Ma parlano a nome di ogni Ebreo? Ogni Ebreo si riconosce in loro? Affari loro!
8°)
«E così sono arrivati Massimo De Angelis e Paolo Sorbi, cattolici pro Israele,»
– Questa mi giunge nuova: Cattolici pro Israele? E chi sarebbero? Non mi definisco uomo di fede, ma cattolico battezzato e cresimato è cosa documentale... Cosa sgnifica? Che posso "cattolicamente" confrontarmi con questi "cattolici pro Israele”? Io da cattolico credo che siano degli impostori... ma li vado a cercare, se li trovo...
– Tralascio autorevoli e qualificati rinvii, ma neppure per me riesce difficile interloquire e confutare con questi ciarlatani. Non voglio perdere il mio tempo con loro...Affari interni.
– Io so certamente di essere stato battezzato e cresimato nella Chiesa Cattolica, ma non ho mai preteso da "cattolico" di imporre ad altri mie opinabili vedute e posizioni... Mi indispongono grandemente questi presunti "cattolici per Israele": li sconfesso nel modo più assoluto e mi auguro di non incontrali MAI! Se vogliono stare dalla parte di Israele, e se vogliono pure del diavolo, ci stiano pure, ma senza metterci il "cattolico"!
9°)
I Loro nomi.
– In questo versione blog non ci interessano e non li riportiamo per evitare cattive intepretazioni. Sono però Loro che hanno voluto indicarli come Firmatari di un Maanifesto "dalla parte di Israele”. Quale il significato? A chi lo comunicano? Per dire cosa? Una minaccia? Un invito al confronto ed allo scontro? Un voler far pesare sulla bilancio un loro presunto prestigio sociale? Una influenza? Non sappiamo... A noi basta aver rilevato fra quell finora pubblicati (620) che non ve ne è nessuno di nostra conoscenza, personale o per fama... La cosa ci toglie l'imbarazzo di dover parlare con loro se mai ci si incontrasse. Ma non vi è questo rischio perché tutti costoro sono capacii di fare roboanti dichiarazioni, ma poi si rivelano inetti al civile ed urbano confronto, perdono facilmente le staffe e passano a botte di "antisemita": la loro arma prediletto perchè è anche un titolo di reato messo a loro disposizione. Se posso dirlo: sono ad un tempo penosi, patetici, perfino divertenti...
10°)
La loro sfida:
Questo il loro messaggio indecente: «Il messaggio all’indirizzo dei manifestanti del 6 e 7 giugno è chiarissimo: «Fermate l’odio antisemita, difendete le ragioni di Israele, la sicurezza, la libertà, i diritti degli ebrei in tutto il mondo».
– Mi dispiace di non poer essere in Roma per quella data, ma seguire l'evento con Local Team che credo lo regiistrerà... Si segue meglio che ad esser presenti sul luogo, dove sarebbe stato importanti esserci.
– È da dire che già esisteva, da sempre, un largo settore di posizione critiche nei Loro confronti, proveniente dal mondo della rete o da settori che essi consideravano marginali, da reprimere e consegnare alle patrie galere... In Germania non sono riuscito ad averne il numero, ma la stima che ne avevo fatto era di parecchie migliaia... A questo vasto settore di persone che studiano le problematiche è stata sempre riservata l'irrisione e l'emarginazione. Ora però è il grande pubblico che conta, quello dei partiti, perfino il presidente Mattarella... E le cose cambiano. È ancora da dire che questi nuovi arrivati non hanno però le conoscenze e le competenze dei vecchi critici... E lo si vede facilmente. Ma le cose possono cambiare... 
11°)
«Le manifestazioni dei prossimi giorni “contro la guerra di Gaza” e “per fermare Israele” sono iniziative irresponsabili nei confronti degli ebrei di tutto il mondo»
– Restituito al mittente: irresponsabili ed indecenti siete voi, ed in più collusi con degli acclarati genocidari. 
– È veramente stucchevole l'uso del termine antisemitismo che non solo manca di specificità di senso, ma che proprio per l'uso che ne viene fatto assume piena legittimità, e forse, se viene tolta la sanzione penale, che ne incoraggia e sprona l'uso strumentale... potrebbe dare luogo ad Associazione apposite che ne assumono il nome, come era nel XIX secolo, dove ci si poteva dire tranquillamente "antisemiti", intendendo però solo la non accettazione nella equiparazione dei diritti che era stata introdotta dalla Rivoluzione francese e poi accolta da tutti gli Stati. I vecchi cittadini non si fidavano e non credevano nella "lealtà” degli Ebrei, anche se ormai "assimilati". Il caso Dreyfus può essere letto anche in questo senso: innocente l'accusato, ma di sfiducia il clima generale nei confronti degli ebrei. Oggi quel clima si viene ricreando nella posizione degli Ebrei in generale nel mondo riguardo al "genocidio" in Gaza. La lotta ferve intorno all'uso di una parola che non cambia minimamente il fatto in sé: genocidio come dice la dott.ssa Albanese, il prof. Orsini e tanti altri meno noti e visibili, ed invece "guerra" legittima per gli ebrei, e perfino "crisi" per i coraggiosissimi parlamentari della seduta del 4 luglio 2024.
 
Qui mi fermo per stanchezza sopraggiunta, ma la versione originaria è nel social VK, destinata a quel pubblico ed a quei disputanti.  È sempre particolarmente faticoso dare versioni divers di uno stesso testo, spesso scritto di getto.
 


 

 
 
 
 
 
 


 

lunedì 2 giugno 2025

Lotta per la libertà di pensiero tolta e repressa dalla piattaforma Facebook Italia.

 


COSA SUCCEDERA' ADESSO?


Ho già presentato querela penale contro Facebook presso la Procura della Repubblica di Palmi e mi recherò presso gli Uffici della Polizia Postale per accelerare la pratica.

La querela ha per oggetto la violazione degli artt. 21 e 33 della Costituzione italiana da parte di Facebook: non può essere ignorata ed ha due soli esiti possibili:

 a) il rinvio a giudizio; 

b) l'archiviazione. 

Nel caso b) devo essere prima avvisato per poter fare eventuale opposizione.

Molti degli Utenti di VK sono ex Utenti di Facebook:

• chiedo loro di associarsi ad una comune Lotta per un interesse generale, per la tutela di un diritto fondamentale scritto in costituzione, per la libertà di pensiero e sua espressione: art. 21, e di insegnamento: art. 33, che da facebook viene da sempre impunemente calpestato con i suoi fantomatici arbitrari "standard" che si sovrappongono alla costituzione italiana.

E per giunta non vengono MAI specificati e comprovati: accuse kafkiane! L'offerta di ricorso è una burla, non sapendo ognuno contro cosa debba ricorrere, di quale accusa o contestazione debba rispondere: una farsa!


Cosa possono fare gli Utenti VK?

O di altre piattaforme Social?

Fare ricorso ad ogni piattaforma diversa ed esterna a Facebook per contrastare fb e richiamarlo al rspetto della Costituzione italiana e dei diritti fondamentali dei cittadini italiani in essa sanciti, e si può aggiungere: europei. È stato detto autorevolmente dal Vicepresidente americano Vance che in Europa non esiste la libertà di pensiero: noi lo attestiamo nel nostro caso concreto, per nulla isolato.

• Unirsi in altrettante querele presso la Procura della Repubblica territorialmente competente: solo a dei Giudici possiamo rivolgerci per avere garanzia dei nostri diritti sanciti nella Costituzione.

Una libertà costituzionale minacciata per uno va difesa da TUTTI!

O è persa PER TUTTI!

Ci vuole un punto di raccolta e coordinameno?
Eccolo: (o qualunque altro più efficace venga proposto)
il blog CIVIUM LIBERTAS, principale, e tutti gli altri esso collegati:  al Link:

https://civiumlibertas.blogspot.com/2025/06/lotta-per-la-liberta-di-pensiero-tolta.html

• Per continuare ad organizzare la Lotta aspetto di sapere quanti risponderanno a questo appello.

In VK: post di Appello agli Utenti di quella piattaforma.

* Da qui su VK il link non si apre: forse occorre iscriversi a VK

* Vada per ogni altra piattaforma alternativa possibile: è una lotta di Resistenza e di Libertà!

– Come a Gaza! Per Gaza e la Palestina: da dove è cominciata la censura di Facebook!

• Ognuno che possa deve estendere la Mobilitazione a tutta la rete:

– per il ripristino in facebook della libertà di pensiero ed espressione!

– o per la chiusura in Italia di facebook! Non possiamo accettare una organizzazione che palesemente quando non censura e blocca il nostro pensiero, pretende di influenzarlo, condizionarlo, dirigerlo: ne abbiamo ben compreso il gioco, che si nasconde dietro la formula "i nostri standard": i vostri! Non quelli della Costituzione italiana!

 • Questo post nella versione attuale, e in successive modifiche di aggiornamento, è stato inviato alla Procura della Repubblica di Palmi ad integrazione dell Denuncia cartacea gia presentata all'Ufficio Ricezione Atti ed è stato pure inviato come "lettera" ai principali organi di informazione italiani. Ogni ulteriore e possibile diffusione verrà fatta.

domenica 1 giugno 2025

Strumentalizzazioni politiche di un governo allo stremo.

MI PIACE questa nuova Testata giornalistica che a prima vista trovo ben diversa dalle maggiori come il Corriere, Repubblica ed altre.
Mi "auguro" che possa batterle in concorrenza... Non mi iscrivo al loro sito per potervi lasciare commenti, per non sobbarcarmi altro lavoro ed impegno... Eventuali commenti li faccio da qui, ogni volta che ne condivido gli articoli...

Avevo appunto lasciato un commento che partiva dall'«auguro che...» interpretato come una "minaccia".

Un "ti auguro che...” è un abituale modo di dire del linguaggio colloquiale non è tecnicamente una "minaccia" per la quale dover sporgere querela. Quante volte noi stessi abbiamo detto o sentito dire in vernacolo romanesco "te possino...” senza che ciò fosse inteso in partenza ed arrivo come una minaccia? Il linguaggio di facebook o degli altri social è spesso se non sempre "colloquiale", metaforico, figurato... È immediato!


Mi sembra che del caso si stia facendo una montatura.

La "minaccia" in senso proprio è invece direi ben altra:
• di restringere uleriormente i nostri spazi di libertà dei cittadini, già alquanto ridotti!
– Che almeno due ministri oltre alla capa del governo siano intervenuti sulla vicenda, testimonia del fatto che non hanno di meglio da fare.

 • Preoccupante il ministro dell'istruzione: che vuol fare? Vuole sanzionare il docente per una sua espressione estranea al suo servizio scolastico?

• Forse che noi andiamo a scrutare e sezionare ciò che lo stesso ministro dice andando in giro?
– Quanto poi a bambini ve ne sono in Gaza che muoiono ogni giorno per mano degli Amici di detti ministri: non abbiamo forse visto Tajani andare a striingere mani sporche di sangue, anche di bambini, in Israele e in Siria?
• Fino a quando pensano di poterci continuare a prendere per i fondelli? Impunemente, protetti dalle loro scorte e dalle loro guarentigie...
– Sarebbe interessante ricostruire come questo post piuttosto banale sia stato portato alla ribalta: è forse una manovra di Fratelli d'Italia che cerca di produrre empatia intorno a Giorgia, la cui figura sta sbiadendo anche presso le casalinghe che senza molta riflessione politica l'hanno votata?
_____________
Le parole di Giorgia:
"Questo non è scontro politico. Non è nemmeno rabbia. È qualcosa di più oscuro, che racconta un clima malato, un odio ideologico, in cui tutto sembra lecito, anche augurare la morte a un figlio per colpire un genitore. Ed è contro questo clima violento che la politica, tutta, dovrebbe sapersi unire. Perché esistono confini che non devono essere superati mai. E difenderli è una responsabilità che va oltre ogni appartenenza".

Analisi:
• Cosa è "scontro politico"? Lo decidi tu cosa è espressione politica e cosa no? Se non ti trovassi ad occupare malamente la carica di presidente del consiglio, qualcuno si sarebbe mai accorta di te? E se uno dicesse "governo ladro, infame, vigliacco, corrotto...”, ti sentiresti chiamata in causa? Uno del popolo, per definizione un Signor Nessuno, non ha il diritto di dire, per giunta in privato, tutto quello che pensa su chi governa? Ci sono gi microspie IA in ogni centimetro quadrato del territorio italiano?
• Che ne sai si tu della "rabbia" del popolo? Forse che tu ti devi preoccupare quando ad ognuno di noi arrivano le bollette di gas, luce ed altro, che dobbiamo al tuo grande amore per Zelensky? E se ci arriva qualche missile sulla testa per averci tu portato in guerra contro la Russia? Una guerra che nessuno in Italia ha mai voluto...
• "clima malato”: lo dobbiamo a te!
• "odio ideologico": la categoria dell'odio è usato strumentalmente per farci sopra delle leggi, che pretendono di snzionare l'odio stesso, che è un sentimento in quanto tale non legiferabile... O che? pretendi di essere amata? Magari con una bella legge che impone ai cittadini di... amarti?!
• Tutto lecito? In Italia niente è più lecito, ad incominciare dal diritto di manifestare nelle piazze, per le strade, nel web.
• Figli e genitori: ti sei accorta di quanti madri in Gaza muoiono ogni giorno insieme ai loro bambini? Hai forse detto una parola? Non l'ho sentita! Ma ti preoccupi di una sfuriata di un oscuro professore scritta sui muri del web!
• La politica tutta? Tutta di chi, dove? Di voi che state in parlamento eletti dalla metà dei cittadini che sempre meno vi votano? Quelli che non vi votano non esistono? Non sono "politica"? I loro umori, i loro sentimenti, i loro dolori... non vi toccano?
• Sapersi unire: siete già tutti uniti nel godimento dei benefici del potere, prebende, onori, viaggi, baci, abbracci, paccatine sul testa, e forse pure sul sedere... Certo, potete unirvi ancora di più... Chi ve lo sta impedendo?
• Confini? Quali confini? Quella della decenza li avete superati proprio tutti.
• Appartenenza? Quale appartenenza? Qui ognuno appartiene a se stesso, ed ogni fine mese è il traguardo che tocca raggiungere, dopo aaver pagato le vostre bollette, le tasse che ci imponente per poter lucrare le vostre prebende poltiche...
• Giorgia, di cosa hai campato fino ad oggi?

In facebook.

Nel Giornale d'Italia

Il "valore" del sionismo, nella mente di un ebreo ex parlamentare.

Facebook, i suoi Fact Checkers ci consentono di commentare Fiano? Dobbiamo sottoscrivere ed applaudire ciò che Fiano senza vergogna dice? Cosa il sionismo sia lo può apprendere da un ex ebreo ed ex israeliano, come Gilad Atzmon: primatismo razziale a carattere globale, dove il globale significa che lo stesso Fiano direttamente dal parlamento italiano fa professione di sionismo, pretendendo che il valore di detto sionismo venga insegnato a noi stessi, nelle scuole, ai nostri figli e nipoti... Lavaggio del cervello!
In ebraico si chiama chutzpah, malamente tradotto con faccia tosta. Ma ciò che mi scandalizza maggiormente è che questo personaggio gode della scorta, che ha un costo elevatissimo per tutti noi cittadini... Non credo che abbia mai corso pericoli... È uno status symbol, per lui come per tanti altri. 
 
Quella scorta se venisse utilizzata nel paese in cui mi trovo, Seminara, sarebbe utilissima per dare sicurezza ai cittadini... Quanti uomini della polizia vengono adibit in scorte inutili e scandalose?... Legato come è allo stato di Israele, potrebbe disporre degli uomini del Mossad...
 
• Insistono con il mantra dell’antisemitismo! Ma si guardano bene dal dirci cosa è questo antisemitismo! In pratica: chi non la pensa come Fiaano è antisemita, chi gli sta antipatico è antisemita, chi non è ebreo è antisemita! Chi non sta dalla loro parte, ma sta dalla parte dei palestinesi, è ipso facto antisemita!
 
• L'ho detto mille volte: antisemitismo (post rivoluzione francese), antigiudaismo (questione religiosa), antisionismo (opposizione al razzismo sionista) sono concetti diversi che il gran pubblico deve imparare ad assimilare, nella loro diversità, respingendo con energia la confusione fra cose distinte.

In facebook

Per la nostra Democrazia e Sovranità

BUONGIORNO!

Inizio la mia giornata con il proposito di abbandonare progressivamente Facebook per passare ad altre piattaforma, incominciando da VK che mi sembra molto simile a FB, ma anche superiore per varie caratteristiche a me utili.
Non per mia decisione, ma per sperimentata inaffidabiltà della gestione fb. Non ci si rende conto, ma i nostri testi sono un'opera letteraria, un prodotto del pensiero, che andrebbe tutelato ex artt. 21 e 33 cost., e su cui Facebbok trae un suo immenso lucro, senza nostra partecipazione agli utili.
Come se non bastasse ci colpsce nei nostri dritti fondamentali di libertà, esercitando un ruolo di propaganda e di persuasore occulto e subliminale.
Io ho presentato querela penale: non so come andrà a finire, ma è stato importante averlo fatto, e consiglio di fare lo stesso a chi può averne motivo.
Se vi sarà un'azione collettiva di contrasto al Gigante Facebook, potremo diventare noi ancora più Giganti di quanto lo sia Zuckerberg, alias Zucca Dorata.
Chi pensa sia di suo interesse mantenere i contatti avviati (amicizia è termine molto bello, ma improprio) può via via segnarsi i miei links ad altre piattaforme, che via via segnalerò.
Mi vado sempre più convincendo che le Manifestazioni non sono necessariamente quelle su piazza, o per strada nei cortei, che vengono sempre più repressi:
LE MANIFESTAZIONI
• il fondamento più concreto e storico della democrazia è la presenza del popolo in una piazza o per strada!
• Ci vogliono togliere la democrazia nelle forme in cui si è sempre storicamene manifestata.
– Esiste però la possibilità di una Piazza Virtuale, che però vogliono pure chiudere, blindare, condizionare: facebook ne è la dimostrazione che tutti conosciamo.

CHIAMO
a raccolta i Concittadini in difesa della nostra Democrazia e Sovranità minacciata.


 

sabato 31 maggio 2025

Cambio d'epoca.

SIAMO AD UN CAMBIO D'EPOCA,

in tempi rapidi e percettibili, come possono essere stati gli anni 1943-45 in Italia, le cui conseguenze ricadono ancora oggi su tutti noi che siamo nati dopo quegli anni.
Le stesse divisioni di allora si stanno producendo oggi.
Il cambiamento tocca sia la vita pubblica sia quella privata.
Quanti fino a pochi anni fa avevano certe determinate posizioni e si esprimevano in un certo modo oggi cercano, sinceramente o opportunisticamente di ricollocarsi, riuscendoci più o meno bene. Di certo non ha senso scoprirli e denudarli, rivelando una loro ipocrisia o sincero pentimento... Interessa poco il corso della Storia, quella che lascia il segno...

 
DI CERTO

dobbiamo armarci di tutta la nostra intelligenza, di tutta la nostra capacità di capire, aiutandoci l'un l'altro, perché nessuno da solo può capire tutto...
I Social, che i nostri padri non avevano, possono essere uno strumento utile...
Chi ha fabbricato i Social non lo ha fatto per renderci un servizio, ma per arricchirsi su di noi...
Lo scambio che dobbiamo esigere:
• Tu ti arricchisci di su me, ma non toccare la mia libertà di pensiero e di espressione:
• io do una cosa a te: la ricchezza infinita, e tu non toccare il bene per me più prezioso e immateriale, non negoziabile: 

– la mia libertà di pensiero, di espressione, di ricerca, di insegnamento!

In facebook

venerdì 30 maggio 2025

Appello per la loro libertà al popolo dei Social

 L'evoluzione tecnologica ha portato vere e propre rivoluzioni nel campo della comunicazione.

Il tema è complesso e complicato e le analisi da fare non meno difficili.

Vado al concreto:

Tutti noi Utenti dei Social possiamo essere al tempo stesso oggetto e soggetto della Rivoluzione informatica.

Siamo oggetti se autentici mostri come FACEBOOK dispongono di noi a loro arbitro e piacimento, considerando tutti noi come una massa informe da modellare a loro discrezione.

Non lo dobbiamo consentire!

E per questo dobbiamo dare vita ad un grande movimento di mobilitazione che scatta ogni volta che ognuno di noi, ogni singolo, è leso nella fondamentale Libertà di pensiero e di espressione.

A questa libertà è anche collegata quella contenuta nell'art. 33 della costituzione italiana.

Artt. 21 e 33 stanno insieme nella costituzione italiana, ma di analoghi ne sono contenuti in ogni alra costituzione.

Di recente, io che qui scrivo, sono stato leso in questo due diritti sanciti dagli artt. 21 e 33 cost. it

HO PRESENTATO FORMALE DENUNCIA PENALE CONTRO FACEBOOK 

all'Ufficio Ricezione Atti della Procura di Palmi.

Ognuno che sia stato bloccato senza motivo ("i nostri standard", che sono solo loro e non nostri, e che per giunta quelli loro non ci vengono neppure comunicati, specificati, argomentati... Siamo bestiame a cui non si deve spiegazione), potrebbe e dovrebbe fare altrettanto: non occorre un avvocato, basta scrivere un semplice testo essenziale, da portare alla Procura della Repubblica: l'azione penale è obbligatoria da parte del PM, che può solo accogliere la querela e procedere, oppure respingerla archiviando, maa dandone conoscenz e spiegazione a chi la Denuncia ha presentato.

È semplice.

Attenzione!

Non si creda che un diritto costituzione leso ad un singolo sia affare privato per quel singolo:

se non è difeso da tutti un diritto che è di tutti, quel diritto è perso per ognuno.

Con la presente lancio un Allarme ed un invito alla Mobilitazione generale 

CONTRO FACEBOOK

da trasmettere da chiunque raccoglie l'appello e per stabilire luoghi di raccolta e riunione.

Agiamo nella rete, c serviamo dalla rete.

giovedì 29 maggio 2025

Sulla sicurezza


 Continuo qui, in stile facebook, dove sono stato nuovamente censurato, bloccato, rapide riflessioni che mi passano per la mente, e che andrebbero perse se non registrate...

Di sicurezza ne abbiamo tutti bisogno: non ne abbiamo mai abbastanza!

La sensazione ed il sospetto è che ad ogni governo al potere poco interessa la sicurezza dei cittadini, e molto di più interessa la sua sicurezza al potere. E quindi si fornisce lui stesso di maggiori poteri repressivi, per la sua sicurezza, non per quella dei cittadini.

Mi sembra minacciato il diritto di manifestazione politica. Questi governi, tutti i governi d'Europa, sono al momento fortemente delegittimati e i cittadini non hanno strumenti per poterli destituire e sostituire. Le manifestazioni di piazza, i cortei, sono necessarie per raccogliere ed organizzare la volontà politica dei cittadini, che non è una successione di atti e pensieri gentili, ma si esprimere con forti slogan e segni anche energici di protesta, ad esempio bruciando bandiere.

Si vuole forse anche varare un Codice per lo svolgimento delle manifestazioni politiche? Con frasi prestabilite, consentite? Si vuole far approvare preventivamente ogni slogan o cartello? Se non si possono usare le strade e le piazze per manifestare, dove bisogna andare? Sulle nuvole? O nei deserti?

Non ho esaminato il Decreto Sicurezza ma mi sembra una ennesima espressione di ipocrisia politica.

Sicurezza per i cittadini?

Benvenuta sia, se per davvero di questo si tratta.

Dal luogo dove scrivo, nell'estremo Sud della penisola, assicuro che di sicurezza qui non ve ne è, e chi ci abita ne avrebbe davvero tanto bisogno. Questo decreto qui di sicurezza non ne porta neppure un grammo.

lunedì 26 maggio 2025

AVVISO: riprendo a scrivere nei blog

AVVISO

La censura ossia la disattivazione senza motivo degli account facebook mi spinge a ritornare al complesso dei blog che avevo a suo tempo creato. Non me ne dispiace molto. Avverto però che si tratta di un tipo di scrittura diverso. Se l'articolo su un post di facebook o di un qualsiasi Social ha il carattere della rapidità, delle brevità, della notizia contingente, il testo su uno dei blog da me creato negli anni aveva e manteneva il carattere dello studio la cui redazione comportava del tempo. Purtroppo, la successione degli eventi, come il Genocidio in Gaza, dove ogni minuto muoiono esseri viventi non ci consente di trattenere il nostro grido di dolore. Esprimersi bisogna. Riprendiamo quindi la nostra scrittura sui Blog, sperando che siano un luogo di maggiore libertà di pensiero ed espressione.