venerdì 4 marzo 2022

Un parlamento nemico del suo popolo

CON LA LIBIA, CON IL POPOLO LIBICO, CON IL GOVERNO LIBICO 
 
avevamo stipulato e firmato e ratificato nero su bianco un trattato di amicizia che ci impegnava anche sul piano militare di non concedere il nostro territorio per attacchi alla Libia. 
 
Da autentici felloni senza un briciolo di vergogna e contro i nostri interessi economici e sociali abbiamo tradito quel trattato ancora prima che il suo inchiostro si asciugasse. 
 
Adesso i Signori Parlamentari, i nostri Oligarchi e Boiardi, dai quali solo un Putin ci può liberare, fremono di solidarietà verso l'Ucraina dubbia costruzione statuale e il suo popolo presunto, con il quale non abbiamo mai contratto nessun impegno.
 
I folli e sciagurati, servi degli Usa, che occupano il nostro territorio e ci hanno fatto il lavaggio del cervello e del carattere, ancora una volta si schierano contro o nostri interessi e perfino in violazione del chiaro dettato della costituzione che vi vieta l'entrata in guerra contro qualsiasi.
 
Più servi e traditori d così, a non capirlo, significa proprio essere ottusi di mente. Fortunatamente vedo che quanti sono stati demonizzati e privati di diritto in quanto "novax" hanno invece capito la stuazione e la posto. Ieri, in un servizio ancora unavolta demonizzante, e di Putin e dei novax che starebbero con Putin, il pugile veneziano annaffiato, con la sola terza media, ha capito più degli Onorevoli Senatori e Deputati, nostro Oligarchi a 15 euro al mese, ed ha gridato:
 
• Putin, liberaci tu da Draghi!
 
– Non si scherza! Putin non è Geddafi, finito come sappiamo: sodomizzato con una bottiglia! Qui siamo sulla soglia della Terza Guerra Mondiale Nucleare! E a questi idioti parlamentari non gliene frega, purchè continuino a percepire i loro 15 mila euro mensili, votando sacrifici, fame, miseria per tutti noi altri popolo di coglioni.
 
Veramente la più grande disgrazia, il più grande disonore del popolo italiano è la sua classe politico-parlamentare, con i suoi propagandisti mediatici, un ceto parassitario nemico del popolo che pretende di rappresentare.
 
Prima che sia troppo tardi dobbiamo liberarci di costoro. Diamo vita a tanti CNL, e riuniamoci per elaborare la nostra strategia senza farci rubare la rappresentanza, la nostra volontà politica, i nostri interessi, il nostro destino da questo inetti e ottusi, ad esser gentili e castigati di linguaggio.

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