domenica 30 gennaio 2022

Augusto Sinagra: «Da Telegram, per censura facebook: “Una richiesta di aiuto”»

Il Prof. Augusto Sinagra aveva dapprima una seguitissima Pagina Facebook, bloccata, quindi anche il suo altrettanto seguito Profilo Facebook, che in poco tempo ha raggiunto il numero massimo di 5000 iscritti, è stata nuovamente bloccata. I testi del prof. Sinagra sono pregevoli analisi giuridico-istituzionali della attualità politica che superano di gran lunga analoghi testi che appaiono nei mainstream. Ormai è guerra aperta fra siti web (social, blog, siti e quanto altro) e il main streal, l'«informazione professionale», sempre più scopertamente di regime, e notoriamente finanziata per la propaganda pandemica. Abbiamo perciò deciso di ospitare sul nostro ormai ventennale “Civium Libertas” gli articoli e le note di Augusto Sinagra, dando ogni volta la data e la fonte da cui sono ripresi. Per il pregresso faremo una selezione, a seconda della perdurante attualità dei testi. Diamo avvio prendendo spunto da una specifica richiesta di aiuto, rivolta agli amici del web. Ma non sarà qualcosa di episodico, bensè di sistemativo. 

Civium Libertas

                                           UNA RICHIESTA DI AIUTO

Prego tutti gli Amici di Telegram, presenti anche su Facebook, di voler pubblicare sulla loro “pagina” di Facebook o pagine di amici, la seguente mia lettera al “Barone brigante”, avvertendo tutti che d’ora in poi pubblicherò solo su Telegram e non più su Facebook:
 
“Egregio Zuckerberg,
 
in questo mese di gennaio si sono susseguiti ben tre provvedimenti interdittivi nei miei confronti per un totale di 60 giorni o forse di più (non ho capito bene) con la solita e mendace scusa della violazione delle regole della “Community”.
 
La sua azione è rivolta a tacitare una “voce” scomoda per i laidi interessi e progetti che le stanno a cuore, non solo a beneficio di ciniche Case farmaceutiche ma soprattutto per consentire – con la volgare scusa del Covid – la disarticolazione della democrazia negli Stati del mondo, annichilendo irrinunciabili diritti e libertà della persona.
 
Capisco che non le sono simpatico anche per le “legnate” giudiziarie da me a lei inflitte ed è anche per questo che non ho alcun sentimento di ostilità nei suoi confronti se non il mio ribrezzo per lei sul piano morale.
 
Lei, Zuckerberg, è solamente un piccolo ometto infelice e, pur essendo molto ricco, non basterebbero tutti i soldi del mondo a mutare la sua piccolezza e a dare pace alla sua coscienza per il male che fa e per l’odio che diffonde. Perché è lei che istiga all’odio.
 
Non perda più il suo tempo tentando di far tacere me e i nemici dei suoi padroni.
 
Ci sono ben altri e migliori Social dove non vengono commesse le abituali porcherie di Facebook sul quale non scriverò più per una mia esigenza di pulizia morale.
 
Viva tormentandosi nel suo odio verso la vita e continui ad accumulare quello sterco del demonio a lei così caro.
 
Spero che quando morirà si vergognerà di come ha vissuto.
 
Augusto Sinagra”.

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