Fonte: Bocche Scucite
“Fate pressione! Reagite all’impotenza di fronte al
massacro senza fine di Gaza!”
I cristiani di Terra Santa ci
chiedono di agire. E Subito. In questi giorni, nei Territori Palestinesi
Occupati, la Delegazione di Pax Christi Italia ha ricevuto direttamente
dalle mani dei responsabili di Kairos Palestina questo Appello che
trasformiamo in
DUE PRECISE AZIONI
CHE TUTTI NOI POSSIAMO FARE:
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E’ troppo poco? Ogni
iniziativa appare inadeguata,ma assistere passivamente al massacro
diventa ogni giorno di più una colpa pesante per la nostra coscienza.
Ecco la voce dei cristiani di Palestina e Israele.
Uniti in una sola voce che, come nel documento Kairos Palestina, non
solo invoca il Dio della pace affinché intervenga sulle atrocità
commesse dagli uomini, ma chiede con fermezza che sia fatta giustizia.
“Pressure for Gaza” fotografa con lucidità una realtà che vede uno stato
occupante e un popolo occupato; un esercito che sta facendo strage di
civili e un popolo ingabbiato che non ha né esercito né diritto a
sopravvivere.
Vi chiediamo di diffondere questo documento, di farlo conoscere prima di tutto nelle comunità cristiane, perchè
si abbia ben presente, quando si prega per la pace in Terra santa, che
le persone che la abitano questo chiedono, questo dicono. Non implorano
collette di carità, ma rivendicano il diritto a vivere nella giustizia. E
chiedono solidarietà concreta, soprattutto attraverso forme di
boicottaggio e sanzioni.
Campagna Ponti e non muri, Pax Christi Italia
Pressure for Gaza!
“Così ora, o re, rinsavite, Voi governanti della terra, imparate la lezione”. Salmo 2, 10
Ciò che sta avvenendo in questi giorni a
Gaza non è una guerra. Si tratta di un massacro di civili, uomini,
donne e bambini. Più di 1.000 persone uccise e migliaia e migliaia di
feriti, in maggioranza civili; questo non può essere giustificato come
un atto di autodifesa! Quello che sta avvenendo a Gaza è il male cieco
che colpisce attraverso una visione sbagliata di sicurezza, di
autodifesa e di pace.
Imploriamo Dio Onnipotente che ci ha detto:
“Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e la porta vi sarà aperta”. (Mt.7, 7)
O Signore, abbiamo chiesto, e abbiamo bussato
Siamo andati in cerca di giustizia e di pace per lunghi anni.
Ma nessuna porta si è aperta e siamo stati trattati molto ingiustamente.
Signore, apri i cuori e le menti di tutti, di chi ha paura e di chi è insicuro, di quelli che uccidono e
della gente di Gaza che, nonostante un assedio di sette anni e tre assalti consecutivi,
credeva di essere sicura nelle sue case ricostruite,
ma le loro case sono state demolite e le loro vite distrutte.
E’ il momento per un cambiamento
radicale dei concetti e delle posizioni. Israeliani e palestinesi
possono vivere insieme in pace e amore reciproco, se le cause
dell’ingiustizia vengono rimosse. L’educazione data al popolo
negli anni passati è stata negativa. Una nuova educazione deve partire:
l’amore è possibile, la convivenza è possibile. L’atteggiamento della
paura e dell’insicurezza deve cambiare. L’idea di uccidere così
facilmente centinaia di uomini, donne e bambini deve cambiare.
Signori della guerra, siete
sulla strada sbagliata! Tutte le uccisioni, tutte le violenze, tutte le
vostre armi non vi porteranno la sicurezza e non vi toglieranno la
paura.
Le vie che portano alla pace sono vie pacifiche.
Solo queste possono portare alla sicurezza e alla pace. Israele e tutti
gli amici di Israele devono capire che dopo 60 anni di uccisioni e di
violenza, la salvezza e la sopravvivenza di Israele non saranno mai
assicurati dalle violenze presenti.
Gli amici di Israele devono aiutare Israele
a capire, se il loro amore per Israele è sincero e se hanno veramente a
cuore gli esseri umani, sia israeliani che palestinesi, che le cose
devono cambiare. L’attuale autorità Palestinese ha
scelto questo percorso di pace, e mantiene la sua posizione retta e
costante, anche se ha perso la sua popolarità tra il suo popolo, che
vede come queste vie di pace infruttuose a fronte della violenza
israeliana.
La stessa conversione dovrebbe avvenire nei cuori delle autorità israeliane.
Tutti i loro eserciti, armi e rappresaglie sono inutili e infruttuose.
La ricerca della pace può essere svolta solo attraverso mezzi
pacifici.
Ci appelliamo a tutti coloro che hanno a cuore la dignità umana, e la vita umana, perché agiscano subito, senza ulteriori ritardi.
Ci appelliamo alla comunità
internazionale, ai governi, alle chiese e alla società civile affinché
esercitino pressioni su Israele perché rispetti il diritto
internazionale, per togliere l’assedio a Gaza e per porre fine alla sua
occupazione militare dei Territori palestinesi in conformità
alle risoluzioni delle Nazioni Unite, e per superare e rimuovere tutti
gli ostacoli che hanno impedito la pace tanto attesa.
Ci vogliono saggezza e
compassione, oltre all’equità verso entrambe le parti di questo
conflitto – soprattutto quando uno è l’occupante e l’altro è
l’occupato. C’è bisogno di uno sforzo condiviso e risoluto per
portare la pace a tutti: israeliani e palestinesi, sulla base della
quale ognuno si possa sentire sicuro e godere della libertà e di pari
diritti in uno Stato sovrano e democratico. Non più la ripetizione di
invasioni e massacri e uccisioni senza senso, sia individuali che
collettivi, come sta accadendo ora a Gaza.
Chiediamo alle Chiese di assumersi le loro responsabilità verso la Terra Santa, la terra delle loro radici, se veramente si preoccupano per le loro radici, per la Terra Santa e la sua gente. Molte
chiese sembrano essere indifferenti o intimidite ad agire. Le Chiese
devono fare pressione su Israele e anche sui loro governi nazionali per
porre fine all’impunità di Israele e renderla responsabile.
Tale pressione diplomatica è necessaria ora più che mai. Si tratta di
salvare vite umane, ma anche di attribuire la responsabilità per gli
atti criminali. Come in simili situazioni internazionali, ora è il
momento per sanzioni economiche e militari.
Dio Onnipotente, Padre celeste, ascolta le nostre preghiere.
Aiutaci a lavorare insieme verso la libertà, la giustizia e la pace.
Riempi il nostro cuore di amore e compassione e aiutaci a raggiungere una pace giusta senza la
quale nessuna sicurezza può essere garantita per nessuno.
Ricordaci che siamo tutti creati a tua immagine, e che possiamo trionfare tutti insieme su ogni
male per vivere nella tua pace, non solo per mezzo di trattati e di accordi umani.
Kairos Palestina, rete delle organizzazioni cristiane in Palestina, 23 luglio 2014
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