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(Pour accéder aux versions textes française, anglaise, espagnole, italienne et allemande, descendez plus bas dans l’article. || Per una documentazione si veda: Kelebek, ripreso anche in “Come Don Chisciotte"). Ultim’ora: «Parigi, 14 gen. (Adnkronos) - - Il controverso comico francese Dieudonné è in stato di fermo per apologia del terrorismo. Il provvedimento nei suoi confronti è scattato alle 7 di questa mattina, rende noto l'emittente francese i-Télé», che mi giunge da: Byebyeunclesam. Qualche considerazione estemporanea: In realtà, dei morti ammazzati a Parigi non interessa niente a nessuno, come a nessuno interessa della libertà di manifestazione del pensiero. Il settimanale satirico in questione è in realtà un organo della propaganda neocon sionista, dell’ideologia dello “scontro di civiltà” confezionata a Washington e a Tel Aviv, con uffici locali nelle varie capitale europee, fra cui la redazione di “Charlie Hebdo”. La manifestazione parigina che avrebbe dovuto essere un momento “tragico” è subito degenerata in una versione comica, farsesca, con Netanayu e Hollande che sgomitavano per avere la scena. Al milione o due di francesi che erano stati invitati alla passeggiata, a debita distanza dai capi di stato, è stato fatto credere che stavano scrivendo la storia per il solo fatto di essere lì e venire ripresi dalle televisioni: «c’ero anch’io!», racconteranno ai loro nipoti, i quali probabilmente diranno loro: “come dei gran fessi”. La maglietta con lo slogan: “Je suis Charlie”, preconfezionata su scala industriale, è troppo stretta e piatto il senso. Se non è stato un “false flag”, o è ancora troppo presto per poterno dire, di certo è già evidente l’uso strumentale che se ne vuol fare. Lo slogan non spiega assolutamente nulla e vuole costruire sul nulla «l’unità repubblicana». Non è spiegato il perché i vignettisti siano stati ammazzati e quale fosse l’effettivo mestiere degli stessi vignettisti. Ancora una volta, con un semplice batter di ciglia, con un anti-slogan (“Je suis Charlie Coulybaly"), postato per una sola ora su Facebook, Dieudonné ha fatto cadere la maschera a un potere tanto feroce quanto ipocrita. Solo degli assoluti idioti possono credere che in Francia vi sia libertà di pensiero nonché di sua pubblica manifestazione. Se poi questi idioti vogliono far passare che le loro opinioni idiote sono un “diritto” e le opinioni diverse o opposte alle loro sono invece dei reati, ecco che gli idioti diventano pericolosissimi criminali di gran lunga peggiori dei “terroristi” ai quali si dà la caccia come a dei moderni untori.
Dieudonné répond à Bernard Cazeneuve:
Hier, nous étions tous Charlie, à marcher, à se tenir debout, pour les libertés. Pour que l’on continue à rire de tout.
Tous les représentants du gouvernement, vous compris, marchaient ensemble dans cette direction.
Au retour de cette marche, je me suis senti bien seul.
Depuis un an, l’État m’a dans le viseur et cherche à m’éliminer par tous moyens. Lynchage médiatique, interdiction de mes spectacles, contrôles fiscaux, huissiers de justice, perquisitions, mise en examen… plus de quatre-vingt procédures judiciaires se sont abattues sur moi et mes proches.
Et l’État continue de me pourrir la vie. Quatre-vingt procédures.
Depuis un an, je suis traité comme l’ennemi public numéro 1, alors que je ne cherche qu’à faire rire, et à faire rire de la mort, puisque la mort, elle, se rit bien de nous, comme Charlie le sait, hélas.
Alors que je propose la paix sous votre autorité depuis plusieurs semaines, je reste sans réponse de votre part.
Mais dès que je m’exprime, on ne cherche pas à me comprendre, on ne veut pas m’écouter. On cherche un prétexte pour m’interdire. On me considère comme un Amedy Coulibaly alors que je ne suis pas différent de Charlie.
À croire que mes propos ne vous intéressent que lorsque vous pouvez les détourner pour mieux vous indigner.
Monsieur le ministre, je vous le rappelle, puisque vous semblez maintenant m’écouter.
Je propose la paix.
Dieudonné M’bala M’bala
English version
Famous comedian Dieudonné replies to Minister of the Interior Bernard Cazeneuve:
Yesterday we all were Charlie. We all walked and stood up for freedoms to be allowed to laugh at everything.
All the Government’s officials – you included – were walking together in the same direction.
Yet, when I came back home I felt all alone.
The Government has been targeting me for a year now and is still looking to eliminate me by any means: media lynching, ban on my performance shows, tax audits, bailiff raids, searches, indictments… More than eighty judicial procedures have struck down on my kinfolk and me.
And the Government keeps on ruining my life. Eighty judicial procedures.
Since the beginning of last year, I have been treated as public enemy number one, when all I try to do is make people laugh, and laugh about death, because death laughs at us all, as Charlie knows now, unfortunately.
Even though I offered peace under your authority in the past weeks, I did not get any answer from you yet.
Whenever I express myself some people will not even try to understand me, they will not listen. They try to find some kind of pretext to suppress me. I am looked upon as if I were Amedy Coulibaly, when I am no different from Charlie.
It seems like you do not care about my words, unless you can distort them and use them to fill yourself with indignation.
Dear Minister, since it looks like I have finally earned some listening from your part, I wish to remind you one thing:
I offer peace.
Dieudonné M’bala M’bala
Versión españolaEl famoso cómico Dieudonné contesta al Ministro del Interior Bernard Cazeneuve:
Ayer, éramos todos Charlie, estábamos caminando juntos y de pie para defender las libertades. Para que se siga pudiendo reír de todo.
Todos los representantes del gobierno, entre ellos usted, caminaban todos en la misma dirección.
Pero al volverme a casa, me sentí muy solo.
Desde hace un año, el gobierno me tiene acosado, ha buscado eliminarme por todos modos.
Linchamiento mediático, prohibición de mis espectáculos, inspecciones fiscales, alguaciles, búsquedas, acusaciones… más de ochenta procedimientos legales.
Y el estado sigue intentando estropear a mi vida. Ochenta procedimientos legales.
Desde hace un año, me están tratando como si fuera el enemigo público número uno, pero yo a la gente solo intento hacerle reír, y que se burle de la muerte, pues la muerte se burla de nosotros, como lo sabe Charlie, desgraciadamente.
Si bien, en las últimas semanas, he propuesto, bajo su autoridad, la paz, sigo sin noticias de usted.
Pero apenas me exprimo, no intentan entenderme, no quieren escucharme. Siguen buscando excusas para prohibirme y censurarme. Me están considerando como si fuera Amedy Coulibaly, mientras yo no soy nada distinto de Charlie.
Se podría pensar que mis palabras solo le interesan si ustedes las pueden interpretar en mal modo para así indignarse mejor.
Estimado Ministro, le recuerdo, ya que parece que ahora me está escuchando.
Yo propongo la paz.
Dieudonné M’bala M’bala
Versione italianaIl famoso comico Dieudonné risponde al Ministro del Interno Bernard Cazeneuve:
Ieri, eravamo tutti Charlie. Stavamo camminando tutti in piedi per le nostre libertà. In modo da potere continuare a ridere di tutto.
Tutti i rappresentanti dello stato, lei compreso, stavano camminando insieme nella stessa direzione.
Però quando sono tornato a casa, mi sono sentito molto solo.
Da un anno, lo stato mi ha preso come bersaglio, e cerca di eliminarmi in ogni modo.
Linciaggio mediatico, interdizione dei miei spettacoli, verifiche fiscali, ufficiale giudiziario, perquisizioni, accuse… Più di ottanta procedure giudiziarie si sono abbattute su di me e sulla mia famiglia.
E lo stato continua a rovinarmi la vita. Ottanta procedure giudiziarie.
Da un anno, mi state trattando come se fossi il nemico pubblico numero uno, mentre io provo solo a fare ridere la gente, e farle ridere della morte, dato che la morte ride di noi, come lo sa Charlie, purtroppo.
Anche se da diverse settimane ho proposto la pace più volte e sotto la vostra autorità, rimango però senza risposta da parte vostra.
Pero appena mi esprimo, non cercate di capirmi, non volete ascoltarmi. State solo cercando scuse per censurarmi. Mi state considerando come se fossi Amedy Coulibaly, invece io non sono per niente diverso da Charlie.
Si potrebbe pensare che le mie parole, a voi non interessino, salvo per male interpretarle, con cattiva fede, per indignarvi meglio.
Signor Ministro, siccome sembra che adesso lei mi stia ascoltando, le ricordo che:
Io propongo la pace.
Dieudonné M’bala M’bala
Deutsche Version
Dieudonné antwortet Bernard Cazeneuve:
Gestern waren wir alle Charlie, gemeinsam marschierend, aufrecht stehend, für die Freiheiten. Damit wir weiter über alles lachen.
Alle Vertreter der Regierung, Sie eingeschlossen, marschierten zusammen in diese Richtung.
Auf der Rückkehr von diesem Marsch habe ich mich sehr alleine gefühlt.
Seit einem Jahr hat mich der Staat im Visier und versucht mich mit allen Mitteln zu vernichten.
Mediales Lynchen, Verbot meiner Aufführungen, Steuerprüfungen, Gerichtsvollzieher, Hausdurchsuchungen, Anklageerhebungen… mehr als achtzig gerichtliche Verfahren sind auf mich und meine Familie niedergegangen.
Und der Staat fährt fort, mein Leben zu verpesten. Achtzig Gerichtsverfahren.
Seit einem Jahr werde ich als öffentlicher Staatsfeind Nummer 1 behandelt, obgleich ich nur zum Lachen anregen will, und auch um über den Tod zu lachen, denn der Tod, er, er lacht über uns, so wie Charlie es weiß, leider.
Obgleich ich den Frieden unter Ihrer Autorität seit mehreren Wochen vorschlage, bleibe ich ohne Antwort von Ihnen.
Doch sobald ich mich äußere, versucht man nicht mich zu verstehen, man will mir nicht zuhören. Man sucht nach einem Vorwand, um mich zu verbieten. Man betrachtet mich als einen Amedy Coulibaly, obgleich ich nicht anders bin als Charlie.
Anscheinend finden meine Äußerungen nur dann Ihr Interesse, wenn Sie sie verdrehen können, um sich besser empören zu können.
Herr Minister, ich erinnere Sie daran, denn Sie scheinen mir jetzt zuzuhören:
Ich schlage Frieden vor.
Dieudonné M’bala M’bala
1 commento:
arrestato dieudonné
http://www.lintellettualedissidente.it/corsivi/liberte-egalite-dieudonne/
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