Roma e provincia contano oltre quattro milioni di abitanti, distribuiti in comunità regionali che si sono formate con l'unità d'Italia e la grande migrazione interna degli anni sessanta del secolo scorso. La comunità calabrese pare sia di gran lunga la più numerosa. Non ho cifre ufficiali, ma per sentito dire so che fra prima, seconda e terza generazione siamo a 600 abitanti. Non esiste una quarta generazione perché non esiste, ringraziando il cielo, il fenomeno della doppia identità, della doppia appartenenza, della doppia fedeltà. Ma esistono anche altre comunità regionali e anche di origine straniera, e fra queste una comunità palestinese che non viene mai invitata alle cerimonie ufficiali del Comune di Roma, quale che sia il colore o la sigla della amministrazione che si succede nel governo cittadino. Tutte però sembrano avere una particolarissima soggezione verso una comunità, quella ebraica, i cui numeri non giustificano una così debordante influenza. Vi era da aspettarsi che con una amministrazione a cinque stelle potesse emergere una nuova cultura ed una visione meno asfittica della sociologia cittadina e della politica internazionale, in particolare la geopolitica del vicino o medio oriente. A leggere queste notizie, riprese dall'Hasbara israeliana, non possiamo che riconfermare il nostro allarme e il nostro sgomento. Non entriamo nel merito della questione, del tutto grottesca, e non meritevole di analisi. Rivolgiamo però a quattro milioni di cittadini romani l'invito ad una maggiore consapevolezza del problema e se occorre all'avvia di un sereno e lucido dibattito nell'assoluto rispetto dei fondamenti di una costituzione alla quale le leggi e le delibere comunali dovrebbero uniformarsi anche procedere di elusione in elusione fino a trasformare Roma in un sobborgo di Tel Aviv, o peggio ancora in un "territorio occupato" della Cisgiordiana, di una Palestina funestata nel 1948 da una pulizia etnica, continuata nel 1967, e praticata fino ad oggi. Arafaf era dalla parte delle vittime...
martedì 8 agosto 2017
A chi ubbidisce Virginia Raggi? Alla Lobby che non esiste!
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1 commento:
Prof ho scoperto il malessere che avvilisce il popolo italiano ha un nome: si chiama vigliaccheria,tutte le altre sono giustificazioni di chi non sa guardarsi allo specchio e trova piu facile accusare la boldrini le banche I politici ,i cioccolatini e pure gli ebrei,si xche' un popolo fiero e coraggioso non permetterebbe tutto cio che gli sta accadendo
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