IN CAMPIDOGLIO SANNO SOLO OBBEDIRE. - Se su altre materie, come quella urbanistica, sento la debolezza di non avere una competenza professionale di cinquant'anni di mestiere e di studio, come altri hanno ed al cui giudizio mi affido, per come oggi hanno votato ho invece la certezza assoluta che tutti i votanti non hanno nessuna cognizione storica, filosofica, giuridica su ciò che hanno deliberato. Nessuno è stato capace di una straccio di motivazione: anche nell'ignoranza e nell'errore vi può essere una "dignità”: non ne hanno! Hanno soltanto obbedito a un ordine ricevuto. Da chi? È questo il “nuovo" che è “andato avanti” e si è insediato sul Campidoglio? Che sarà mai se andrà al governo del Paese? Vi è stato un solo voto contrario (Corsini) e un astenuto (Fassina) non già perché fossero in dissenso sul merito, ma perché andava a compiersi una vistosa discriminazione nei confronti di centinaia di associazioni con funzione sociale, che sono sotto sfratto, ma non hanno la forza e la potenza della comunità ebraica... La tiritera di Bergamo è rimasta sostanzialmente senza replica... Al pubblico non era consentito farlo, e io mi sono alzato appena il voto è terminato ed ho potuto constatare con mano a beneficio della mia Memoria di che pasta è fatto il nuovo che avanza.... Non vi è niente di nuovo ma è solo il cascame della vecchia partitocrazia alla ricerca di una nuova aggregazione, di una nuova casacca. E più non mi diffondo, avendo altrove già ampiamente argomentato.
Purtroppo, ho conseguito negli anni una celebrità, non voluta e non cercata. Il contro-titolo di questo post potrebbe essere «Le reti dei nuovi fanatici», in risposta a un libercolo uscito con il Giornale, in uno dei suoi giovedì, e del quale vengo informato da un amico per la parte che mi riguarda.
Ormai vivo sotto tutela del mio avvocato senza il cui permesso non posso fare nessuna di quelle repliche che mi riuscirrebe assai facile fare, grazie alla evidente stupidità in assoluta malafede di quanti mi attaccano e che scientemente puntano a un mio logoramento di nervi. È una persecuzione che è stata espressamente studiata nei loro centri allo scopo creati.
Lascio al mio legale il lavoro che riterrà di dover fare, in corso di causa con Beppe Grillo, che nel frattempo a me e a Roberto Motta ha comunicato il pieno e definitivo reintegro, e che sono costretto a rendere di pubblico dominio per contrastare notizie di stampa diffuse in evidente malafede. Ripeto qui quello che avevo scritto nel mio curriculum alle Comunarie romane. Essendo di mestiere non un ingegnere in grado di progettare ponti e strutture edilizie, ma solo un filosofo del diritto ove per avventura fossi stato eletto o posso ancora esserlo in una pubblica istituzione, addirittura in Parlamento, il mio lavoro specialistico sarà quello di sforbiciare tutte le leggi che negano, imbrigliano, ostacolano, eludono la libertà di pensiero, di espressione, di ricerca, di insegnamento, di critica politica, fatti salvi i legittimi diritti altrui.
Santo Iddio, il problema non è se in Italia e altrove su determinati argomenti esistono solo “verità ufficiali”, venendo represso con il carcere duro (fino a 12 anni oltre alla morte civile se non anche quella fisica) ogni assertori di “verità non ufficiali”, ma se ancora esiste o è mai per davvero esistita la libertà di pensiero, o forse addirittura se in Italia esiste il Pensiero e la capacità di Pensare: un pensiero che non sia per definizione e nella sua realtà effettuale “libero” è in realtà un non pensiero.
Le parole "democrazia", "parlamento", consigli comunali, ecc. sono in realtà vuote di significato e di sostanza. Non è la Ragione che produce la Legge, ma dietro ad ogni legge, ad ogni provvedimento, a ogni delibera vi è una Lobby. Se si vuole cercare la "ratio” di una legge non è la ragione o l'interesse pubblico che si deve cercare, ma la Lobby che quella legge, provvedimento, delibera ha voluto e prodotto. Bisogna poi cercare i nomi delle persone in carne e ossa che si sono prestati all'operazione. Per smascherarli basterà chiedere loro perché hanno votato in quel modo... Non sapranno rispondere oppure diranno che qualcuno ha chiesto loro di votare in quel modo, o anche potrebbero dire taluni che in quel modo perseguivano un loro utile privato. Adesso, faccio scandalizzare qualcuno, che non aspetta altro che un'occasione: quando una democrazia è malata, per le ragioni sopraddette, il cittadino comune - quello che non ha santi in paradiso, o crede di averli, ma poi scopre che sono “fasulli” e per niente “meravigliosi”, anzi piuttosto “schifosi” - si orienta verso quella che alcuni eminentissimi studiosi hanno definito come “dittatura con fondamento democratico”, e che già Machiavelli aveva individuato quando parlava della alleanza Principe e Popolo, per tenere a bada gli Ottimati e le Lobbies, tanto potenti da non poter essere neppure nominate, con tanto di sanzione penale se appena appena si il loro nome. Non vale il reciproco e le loro liste di proscrizione e di persecuzione sono addirittura protette con legge e finanziate con denaro pubblico.
Tutti i mali cui stiamo andando incontro hanno una origine in apparenza estrinseca: la mancanza di pensiero politico, di vero dibattito, di vero confronto, necessario non solo per attingere la verità, ma anche per trovare le soluzioni pratiche che servono alla nostra vita quotidiana (lavoro, salute, trasporti, ambiente...). Anche nel m5s che doveva essere il Nuovo che Avanza dimostra con la mia esperienza vissuta la totale mancanza di libertà di pensiero e di dialettica al suo interno. A volte casi marginali, come il mio, possono rivelare grandi verità che non sono “ufficiali”, cioè governative, ma esperenziali, di esperienza e tali che ogni cittadini in determinate circostanze può lui stesso fare e toccare con mano.
E più non dico, ma questo dovevo dirlo, almeno questo: chi è in grado di capire, può capire. Mancando in Italia una piena e riconosciuta libertà di pensiero bisogna ormai imparare a esprimersi e a comprendere per enigmi, per allusioni, per messaggi cifrati.
Appendice
sui "Nuovi Fanatici"
cui è garantità l'impunità
Purtroppo, ho conseguito negli anni una celebrità, non voluta e non cercata. Il contro-titolo di questo post potrebbe essere «Le reti dei nuovi fanatici», in risposta a un libercolo uscito con il Giornale, in uno dei suoi giovedì, e del quale vengo informato da un amico per la parte che mi riguarda.
Ormai vivo sotto tutela del mio avvocato senza il cui permesso non posso fare nessuna di quelle repliche che mi riuscirrebe assai facile fare, grazie alla evidente stupidità in assoluta malafede di quanti mi attaccano e che scientemente puntano a un mio logoramento di nervi. È una persecuzione che è stata espressamente studiata nei loro centri allo scopo creati.
Leggi Antonio Caracciolo in luogo di R. Motta: è lo stesso testo! |
Lascio al mio legale il lavoro che riterrà di dover fare, in corso di causa con Beppe Grillo, che nel frattempo a me e a Roberto Motta ha comunicato il pieno e definitivo reintegro, e che sono costretto a rendere di pubblico dominio per contrastare notizie di stampa diffuse in evidente malafede. Ripeto qui quello che avevo scritto nel mio curriculum alle Comunarie romane. Essendo di mestiere non un ingegnere in grado di progettare ponti e strutture edilizie, ma solo un filosofo del diritto ove per avventura fossi stato eletto o posso ancora esserlo in una pubblica istituzione, addirittura in Parlamento, il mio lavoro specialistico sarà quello di sforbiciare tutte le leggi che negano, imbrigliano, ostacolano, eludono la libertà di pensiero, di espressione, di ricerca, di insegnamento, di critica politica, fatti salvi i legittimi diritti altrui.
Santo Iddio, il problema non è se in Italia e altrove su determinati argomenti esistono solo “verità ufficiali”, venendo represso con il carcere duro (fino a 12 anni oltre alla morte civile se non anche quella fisica) ogni assertori di “verità non ufficiali”, ma se ancora esiste o è mai per davvero esistita la libertà di pensiero, o forse addirittura se in Italia esiste il Pensiero e la capacità di Pensare: un pensiero che non sia per definizione e nella sua realtà effettuale “libero” è in realtà un non pensiero.
Le parole "democrazia", "parlamento", consigli comunali, ecc. sono in realtà vuote di significato e di sostanza. Non è la Ragione che produce la Legge, ma dietro ad ogni legge, ad ogni provvedimento, a ogni delibera vi è una Lobby. Se si vuole cercare la "ratio” di una legge non è la ragione o l'interesse pubblico che si deve cercare, ma la Lobby che quella legge, provvedimento, delibera ha voluto e prodotto. Bisogna poi cercare i nomi delle persone in carne e ossa che si sono prestati all'operazione. Per smascherarli basterà chiedere loro perché hanno votato in quel modo... Non sapranno rispondere oppure diranno che qualcuno ha chiesto loro di votare in quel modo, o anche potrebbero dire taluni che in quel modo perseguivano un loro utile privato. Adesso, faccio scandalizzare qualcuno, che non aspetta altro che un'occasione: quando una democrazia è malata, per le ragioni sopraddette, il cittadino comune - quello che non ha santi in paradiso, o crede di averli, ma poi scopre che sono “fasulli” e per niente “meravigliosi”, anzi piuttosto “schifosi” - si orienta verso quella che alcuni eminentissimi studiosi hanno definito come “dittatura con fondamento democratico”, e che già Machiavelli aveva individuato quando parlava della alleanza Principe e Popolo, per tenere a bada gli Ottimati e le Lobbies, tanto potenti da non poter essere neppure nominate, con tanto di sanzione penale se appena appena si il loro nome. Non vale il reciproco e le loro liste di proscrizione e di persecuzione sono addirittura protette con legge e finanziate con denaro pubblico.
Tutti i mali cui stiamo andando incontro hanno una origine in apparenza estrinseca: la mancanza di pensiero politico, di vero dibattito, di vero confronto, necessario non solo per attingere la verità, ma anche per trovare le soluzioni pratiche che servono alla nostra vita quotidiana (lavoro, salute, trasporti, ambiente...). Anche nel m5s che doveva essere il Nuovo che Avanza dimostra con la mia esperienza vissuta la totale mancanza di libertà di pensiero e di dialettica al suo interno. A volte casi marginali, come il mio, possono rivelare grandi verità che non sono “ufficiali”, cioè governative, ma esperenziali, di esperienza e tali che ogni cittadini in determinate circostanze può lui stesso fare e toccare con mano.
E più non dico, ma questo dovevo dirlo, almeno questo: chi è in grado di capire, può capire. Mancando in Italia una piena e riconosciuta libertà di pensiero bisogna ormai imparare a esprimersi e a comprendere per enigmi, per allusioni, per messaggi cifrati.
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