venerdì 9 giugno 2017

Francesco Sanvitto: «Analisi di alcuni aspetti di illegittimità contenuti nella delibera di “indirizzo”», approvata oggi dalle Commissione Comunali a maggioranza Cinque Stelle del Comune di Roma.

Trattandosi di tema che tocca gli interessi dei cittadini romani pubblico in Civium Libertas una tempestiva analisi dell'Arch. Francesco Sanvitto che riguarda un episodio conclusivo della delibera di interesse pubblico per la costruzione dello Stadio di Tor di Valle. Frequentando il Tavolo Urbanistico e documentandomi al meglio, mi sono formato queste personali convinzioni: 1) tutte le procedure amministrative sono viziate da illegittimità insanabile; 2) l’ansa del Tevere su cui dovrebbero sorgere le cubature previste ha una vocazione naturalistica che dovrebbe essere preservata; 3) non esiste una razionalità economica degli “investimenti” che si intendono fare. Ma lascio la parola all'arch. Sanvitto che ha collocato sulla rete il teste che segue e per il quale ha interesse al massimo di pubblicità e circolazione, e quindi a suscitare un pubblico dibattito. A parziale commento del testo di Sanvitto, aggiungo che anche io questa mattina, alle commissioni congiunte di Ambiente e Lavori Pubblici, pur essendo digiuno di urbanistica, ma non di logica, sono rimasto alquanto perplesso da quanto ho sentito con le mie orecchie proferire da un funzionario del Comune. Esistono delle “criticità”, è vero, ma in questa fase noi non siamo tenuti a dare un parere. Ed io fra me mi chiedevo: ma dire che ci sono delle “criticità” non è già lo stesso che dare un parere? Aggiungeva poi che queste “criticità” su un progetto non definitivo, di massima, sono state espresse al proponente, che poi le ha corrette e così le “criticità” sono state superate. Ed evidentemente quando il parere sarà finalmente richiesto non potrà che essere positivo. Allucinante. Se funzionano così le pubbliche amministrazioni, non mi stupisco del gran lavoro di giudici, avvocati e poliziotti. Non per demonizzare, o istigare odio, ma solo per personalizzare metto ad illustrazione grafica dell'articolo le immagini dei protagonisti pubblici di cui si parla e che saranno via via aggiunte. Con incredibile rapidità si sono assunte la responsabilità dell'avallo politico amministrativo le commissioni congiunte Ambiente e Lavori Pubblici, riunite in Via Petroselli 45 per le 9 giugno 2017, e la Commissione Urbanistica riunita per le 11.30 all’Eur in via del Turismo 20. Erano presenti suppergiù le stesse persone a tutte le tre commissioni, dei cui componenti è più sotto fornito il link. Non so se è stata fatta la registrazione delle sedute, o lo streaming, ma sarebbe quanto mai necessario. Io ero presente, ma mi è difficile farne una cronaca. Mi rendo conto poi che la mia percezione dell'evento è necessariamente soggettiva. Alla Commissione Urbanistica, sono poi giunto in ritardo, con il 780, e sono entrato nell'aula mentre parlava Pelonzi, che a mio avviso con critiche approfondite, documentale, puntuali, li ha fatti neri. Nessuno dei Nostri Ragazzi, del Nostri Eroi, orgogliosamente diversi e onesti, ha saputo replicare in modo egualmente approfondito. La presidente della Commissione, Donatella Iorio, è stata poi pesantemente contestata da diversi consiglieri dell'opposizione, per manifesta incapacità a rivestire il ruolo istituzionale. Che siano degli incapaci è un riconoscimento universale.

AC

FRANCESCO SANVITTO

 Analisi di alcuni aspetti di illegittimità contenuti nella delibera di “indirizzo”


Arch. Francesco Sanvitto
Oggi si è evidenziata la palese prepotenza dei così-detti “portavoce” che nelle due commissioni congiunte non hanno permesso ai cittadini la possibilità di esprimere i dubbi nati attorno a questa triste storia di furbanistica.

Scrivo queste note affinché si sappia che all’interno del movimento 5 stelle esistono degli attivisti senza interessi personali, esperti e preparati che si stanno vergognando della figura meschina proiettata all’esterno da chi dovrebbe rappresentare il “baluardo” della legalità, partecipazione pubblica e trasparenza.

Ora vediamo quali siano alcune di queste “anomalie” :

Alessandra Agnello
1. La deliberazione datata 6 giugno che risulta palesemente in contrasto con la Legge n° 147 del 2013. Tale norma assegna al privato il compito di proporre uno studio di fattibilità (sia per l’ammodernamento di impianti sportivi esistenti sia per la realizzazione di nuovi impianti) a cui  eventualmente l’amministrazione pubblica può riconoscere il pubblico interesse dopo ben precisi step procedurali. Nella delibera, invece, hanno scritto che il privato ha svolto praticamente sotto dettatura il “tema” assegnato dal “maestro” pubblico e, pertanto, il “tema” svolto dal privato merita il pubblico interesse. Cosicché, se eventualmente l’ispettore regionale dovesse “bocciare” l’elaborato del privato, costui potrebbe rivalersi in solido sul maestro che lo ha indotto a scrivere delle cazzate megagalattiche. Idem, farebbe il ladro indotto a rubare su indicazione della guardia. Per credere si veda la pag. 5: leggendola, però, nell'ottica di cultori dell’urbanistica regolativa; quindi, né con la visione dell’urbanistica concertata (o contrattata) né con la percezione d’una “libera urbanistica” che appare assai anacronistica;

Daniele Diaco
2.    Come ha evidenziato più volte la conferenza dei servizi decisoria (vedi nota a) la proposta del privato rientra nelle possibilità di variante urbanistica solo per le cubature e le destinazioni d’uso che possono andare in deroga al PRG all’interno dell’area di proprietà. In questo caso il proponente non ha un area sufficiente a permettergli il posizionamento delle cubature e gli standard di verde e parcheggi che è tenuto a conferire gratuitamente per legge. La proposta, sia la prima che la seconda, usa un area quasi due volte maggiore di quella di proprietà e gli elaborati progettuali sono, di fatto, un Piano Particolareggiato in variante al PRG; Piano questo che non beneficia di deroghe da parte della legge sugli stadi e che dovrebbe essere mandato all’approvazione del C.C. (con tutto l’iter democratico di evidenza pubblica che la pianificazione esecutiva comporta);

Giovanni Caudo
3. Sia Caudo che oggi la nostra Giunta hanno tralasciato questo piccolo dettaglio glissando sull’ambiguità che la “conferenza dei servizi decisoria” costituisce anche variante urbanistica.... Purtroppo non in questo caso. Questo comporta che il proponente abbia diviso i comparti edificatori in modo che gli standard di verde, parcheggi e la viabilità interna al piano -   obbligatori per legge -  ricadessero sulle aree della vedova Armellini ed il Comune non ha neppure chiesto la sua approvazione e la firma per il progetto presentato come dovrebbe essere per legge prima di ogni istruttoria. Il risultato è che il proponente dovrebbe comprare le aree altrui ed invece chiede di espropriarle come si usa nei Piani quando la parte di proprietà minoritaria si rifiuta di partecipare alla pianificazione;

Donatella Iorio: contestata!
4.    La delibera a pag. 7 stabilisce che il proponente puà  utilizzare i soldi pubblici degli oneri dovuto per la “Bucalossi”, non solo per realizzare le opere di urbanizzazione a “scomputo”, ma anche per “comprare” le aree degli standard e della viabilità interna ai comparti che avrebbe dovuto cedere gratuitamente all’ Amministrazione.

5.    Altra grave “anomalia” è la previsione che le opere pubbliche “previa valutazione della congruità dei costi da parte dell’ amministrazione” saranno realizzate dal proponente contro le norme sugli appalti sia nazionali che europee. In realtà con la dichiarazione di pubblica utilità il proponente deve diventare “stazione appaltante” per conto della pubblica amministrazione ed il “vero” costo delle opere sarà determinato dai prezzi scaturiti dalle gare di appalto pubbliche. Questo significa che prima di attribuire cubature di “compensazione” è indispensabile stabilire i reali costi e non accontentarsi di stime “parametriche” scaturite dal proponente;

Paolo Ferrara: “non mi piace"
6.    Alla precedente si aggiunge il “finanziamento” per realizzare il parco fluviale che oggi è aumentato delle aree, sempre degli Armellini, che si sono spostate e, questa opera, sempre a “scomputo” viene realizzata (espropri inclusi) con i soldi dovuti per il contributo del costo di costruzione tassa che non puo’ essere utilizzata per opere a scomputo, ma che deve entrare nelle casse comunali;

Pelonzi: in commissione li ha fatti neri.
7.    L’equilibrio economico-finanziario per stabilire il “valore” della moneta urbanistica – sia esso SUL edificabile o metro cubo – si determina attuando la differenza tra costo di produzione (con tutti gli oneri compresi) e valore di mercato del prodotto finito e, questa stima, la fa un ente pubblico preposto come l’agenzia delle entrate… faccio un esempio per zona analoga valore medio (direzionale e commerciale) dell’  Agenzia 4.600 €uro x mq il valore di produzione oneri compresi non supera i 1.500 €uro x mq a cui si da un massimo del 25% per il rischio di impresa ed abbiamo 1.875 €uro… la differenza 2.725 è il valore che il Comune sta dando per ogni mq di SUL che è piu’ di 3 volte quello proposto dal proponente circa 800 €uro e che gli uffici hanno giudicato congruo perché piu’ alto del “costo di costruzione” che è la stima della Regione per determinare le tassa sulla produzione edilizia e che, ovviamente, non c’entra nulla con il plus valore immobiliare che il Comune sta concedendo;

Pietro Calabrese: quello della rotaia.
8.    Per ultimo, ma non meno importante, questa delibera dovrebbe fare riferimento ad un nuovo progetto presentato ed il Consiglio dovrebbe valutarne la fattibilità previa conferenza di servizi interna al Comune che abbia verificato gli elaborati di un progetto preeliminare….. Niente di tutto cio’, alla delibera viene allegata la conferenza dei servizi del 2014 che ha verificato un altro progetto preeliminare e vengono allegati degli elaborati di progetto che non permettono neppure di capire la reale consistenza dell’ edificato e sono a livello di zonizzazione urbanistica con la dicitura “Progetto Definitivo”.

Il nostro gruppo di lavoro presentò una bozza di delibera di annullamento della delibera di Marino, a quel che ci risulta l’Assessore di allora la diede all’ avvocatura e ci piacerebbe sapere quale sia stata la risposta…. Quella delibera conteneva gli stessi motivi di nullità che sono presenti oggi a differenza che Caudo i conteggi sbagliati, l’uso distorto degli incassi del pubblico erario e quant’ altro … lo aveva descritto all’ interno degli elaborati presentati dal proponente e poteva sempre dire che non se ne era accorto.

Tranchina: sa, ha le carte!
Oggi gli illeciti sono stati evidenziati all’ interno della delibera ed i consiglieri comunali si accingono ad approvarli e farli loro prendendosene tutte le responsabilità….. E’ questo il nuovo corso ?

NOTA:
(a) “. di procedere altresì alla contestuale comunicazione di cui all’art. 10-bis della L. n. 241/90 e s.m.i. dei seguenti ulteriori motivi ostativi all’approvazione del progetto ed alla conclusione del procedimento relativo all’intervento denominato “Roma Capitale. Stadio della Roma in loc. Tor di Valle. Legge 27 dicembre 2013 n. 147 art. 1 comma 304 – 305”:
# mancato completamento del procedimento di Variante Urbanistica, con particolare riferimento alla fase pubblicistica:

Tabella in rete: non da me redatta!
l’omesso completamento delle procedure urbanistiche più volte richiesto dall’amministrazione procedente a Roma Capitale, èinfatti impeditiva della conclusione positiva del procedimento di cui alla L. 147/2013, stante l’effetto di approvazione di variante connesso alla adozione della Deliberazione di Giunta Regionale conclusiva del procedimento; inoltre l’omessa pubblicazione ai fini della raccolta delle osservazioni, momento tipico ed ineludibile di qualunque procedura urbanistica, ha sottratto ai soggetti interessati ed agli enti ed associazioni portatrici di interessi diffusi la possibilità di esercitare i propri diritti nel procedimento; del resto solo il completamento della procedura urbanistica da parte di Roma capitale, comprensiva delle fasi partecipative, avrebbe comportato, all’arrivo di osservazioni e/o opposizioni, la possibilità di esame e controdeduzione delle stesse in sede di Conferenza”

RASSEGNA STAMPA COMMENTATA

(Rassegna incompleta, in ordine casuale, con sola indicazione della testata e della data: la stampa ha deciso di ignorare la dissidenza interna al m5s: è un accordo di potere, in vista di una probabile andata al governo del m5s, preludio a un default di tipo greco, lasciato in gestione appunto al m5s, su cui si dovrà poi scaricare la rabbia della gente. Ben ha detto la Taverna: esiste un complotto per farci vincere, per mandare i dilettanti allo sbaraglio)

1. Il Messaggero: 9 giugno 2017. In realtà, la Grancio ha fatto delle minime osservazioni di buon senso, apprese dal Tavolo Urbanistica, che è un tavolo del m5s, anche se si fa di tutto per scomunicarlo, e porlo fuori dal m5s, delegittimandolo politicamente. La Grancio non si è mai posta al di fuori del gruppo consiliare romano: non ne ha mai avuto l'intenzione. Ha semplicemente esercitato i suoi diritti costituzionali, anzi doveri costituzionali, dei quali deve rispondere ai cittadini romani, non allo Staff anonimo della Casalino Associati.

2. Forzaroma: 9 giugno. Anzi, no, “forza Ferrara", per via delle dichiarazioni del capogruppo Paolo Ferrara, quello del “ci sono giudici e tribunali", ed al quale ho replicato: vi hanno condannati a Roma, Napoli, Genova. In pratica, è una forma di disprezzo per il principio di legalità, che viene inteso con un effetto collaterale a spregiudicate operazioni politiche: pensano che esiste una “giustizia politica" e fronte e superiore alla "giustizia giudiziaria”! So quel che dico... Conosco i miei polli. Non sanno per davvero quel che dicono, e se qualcosa dicono, hanno orecchiato assai male cose che sono totalmente incapaci di comprendere.  Se gli attuali eletti 5stelle, in Campidoglio e nei Municipio, stanno nelle loro poltrone, è stato dopo che il Tribunale di Roma ha dichiarato illegittime le sospensioni ed espulsioni, e ha disposto il reintegro. Era stato chiesto dai reintegrati di ripetere le comunarie: si son ben guardati! Il loro slogan: “il m5s romano va avanti”. Non una parola di scuse, di solidarietà, è venuta da loro a chi con ordinanza del giudice è stato reintegrato perché assolutamente ingiusta e illegittima l'espulsione che ha poi falsato il risultato delle comunarie. Non prendiamoci in giro: i cittadini romani non hanno minimamente votato una massa di incapaci, che a un anno dal loro insediamento, stanno facendo disastri... Hanno soltanto votato una lista in dispregio e per protesta contro tutte le amministrazioni precedenti... I loro risultati sono davanti agli occhi di tutti... Adesso pretendono dagli attivisti rimasti fuori delle candidature, e vi sono tanti che si adeguano in vista di una candidatura premio, che stiano a far loro la propaganda anziché essere i primi a fustigarli per i loro errori e per la loro manifesta incapacità. A qualcuno di loro, in amicizia, ho potuto dire: “adesso ballate!”. La legalità tà tà, l’onestà tà tà, di cui tanto cianciano, e di cui hanno fatto il principale slogan propagandistico, se la mettono sotto i tacchi, quando loro non rende e non torna utile. È vero quel che dice Paolo Ferrara: non sanno quel che dicono, ad incominciare da lui stesso, “impiegato” non so dove, e approdato in Campidoglio. Nella mia candidatura bocciata il primo giorno, su richiesta di una potentissima Lobby, non avevo messo la crocetta su “Sindaco”, perché riteneva che dovesse rinascere un Cavour, per risolvere i problemi di Roma, ma quando ho visto cosa è uscito dalle urne, anzi dalle Comunarie, ho dovuto persuadermi, pur nella mia consapevole pochezza, che certamente io rispetto a loro non ero da meno... Intendo per curriculum, non certo per aspetto e beltà... Non pensavo di dover concorrere a una un concorso di bellezza, dove la “brutta e grassa” Bedori era stata subito scartata alle preliminari.

3. Unità: 10 giugno. La notizia della “sospensione” è data sempre più di frequente. Sulla stampa vi è poco a cui prestare attenzione quando si vogliono capire le cose per davvero. Fanno cagnara e trasfomano la politica in cagnara con i politici che ci campano sopra. Qui però incominciano ad apparire notizie sulla meccanica e le modalità della “sospensione”.

AGGIORNAMENTO AL 14 GIUGNO 2017

Francesco Sanvitto‎
a TAVOLO DELLA LIBERA URBANISTICA-Roma

OGGI, MERCOLEDI' 14 GIUGNO, IL CONSIGLIO COMUNALE DI ROMA A MAGGIORANZA M5S HA DELIBERATO IN MODO PALESE IL PIU' GRANDE DANNO PUBBLICO CHE LA STORIA DLLA NOSTRA CITTA' RICORDI.

I consiglieri comunali hanno votatato che in questa città saranno possibili queste vergogne:

1) Usare i soldi pubblici dell'erario e darli ad un immobiliarista per comprare i terreni che gli mancano per fare gli standard urbanistici;
2) Usare i soldi pubblici della "moneta urbanistica" concedendo l'edificazione di 10 ettari di superfici commerciabili con danno urbanistico e valutandole al costo di costruzione e non al valore commerciale come prescrive la legge.... L' immobiliarista farà opere pubbliche per 80,6 milioni quando il valore "regalato" dal Comune é di 272 Milioni;
3) Viene permesso all' immobiliarista di realizzare le opere "a scomputo" senza gara internazionale in deroga alle norme di legge nazionali ed europee con conseguente mencanza di controllo sui costi reali;

Queste palesi illegalità presenti nella delibera approvata e le altre che qui non elenco, ma che il nostro tavolo ed altri gruppi hanno evidenziato da mesi pongono la nostra Giunta comunale tra le peggiori che la citta abbia mai avuto per il banale e semplice motivo che altri (Marino compreso) si erano prestati agli imbrogli dei privati , questa delibera non é dissimile dalla precedente, ma avevano avuto l'accortezza di lasciare ai privati la loro responsabilità ed erano loro che queste cifre le avevano nascoste all' interno della proposta.

Oggi, con protervia ed arrogante determinazione non democratica la maggioranza del Consiglio Comunale ha deciso di sfidare i cittadini ed imporre la legge del malaffare.

Spero che il nostro gruppo di lavoro che si riunirà giovedi' accolga la sfida ed assieme al resto della società civile decida di denunciare le gravi illegittimità ed il conseguente enorme danno erariale.
francesco sanvitto

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