venerdì 26 maggio 2017

Risposta tempestiva a un Comunicato del PD Marconi, pubblicato poco fa dalla Agenzia Parlamentare.

ATTENZIONE!
È un testo scritto di getto, il giorno stesso in cui mi è stata data notizia del comunicato PD:
• per quanto riguarda refusi, forma letteraria, eventuali integrazioni, mi riservo di farlo in un secondo tempo, al mio rientro da un un viaggio. Nel frattempo, mi aspetto che qualcuno, oltre al Comunicato del PD Marconi, legga anche la mia critica a detto Comunicato. E poi risponderò di nuovo, magari aggiungendo nuovi punti a questo testo.

Ero presente ed assiduo a tutti i fatti e le circostanze menzionate nel Comunicato del PD Marconi, o meglio, per essere precisi: a) alla pubblica competente Commissione municipale che si è svolta questa mattina all’XI Municipio, in via Mazzacurati, presente maggioranza e opposizione. Ero l’unico cittadino presente come pubblico, al quale su richiesta dell'opposizione è stato concesso di parlare, essendo cittadino residente nell'area interessata ai lavori; b) a tutte le riunioni del menzionato Tavolo Urbanistica, a far data dalla manifestazione in Campidoglio per contestare tutta l'operazione Stadio Tor di Valle, iniziata da Marino e continuata dalla raggi; c) sono stato il più assiduo componente della progettazione partecipata per la realizzazione del Parco Papareschi, avviato dall'Amministrazione Municipale Veloccia e arenatasi per motivi che sono in grado di narrare estesamente d) sono un mancato Sindaco, Consigliere, Presidente cinque stelle, essendo stato su pressione di note lobbies escluso dalle comunarie e infine espulso dal m5s, ma poi reintegrato dal giudice che per la parte strettamente attinente alla "espulsione” mi ha assolto nuovamente, dopo esserlo stato sette anni prima in sede giurisdizionale discipèlinare. Insomma, mi ritengo persona più che informata dei fatti. Ho appena informato l'arch. Sanvitto del Comunicato PD che lo riguarda direttamente. È in partenza presso l'aeroporto e prenderà cognizione dei links che gli ho mandato, appena potrà. Il mio avvertimento è stato il seguente: la calunnia viaggia veloce (curiosa assonanza con Veloccia), e per questo occorre essere altrettanto veloci nelle repliche. Io non sono direttamente coinvolto, menzionato, toccato, attaccato dal Comunicato PD, ma mi sento coinvolto e pur con addosso una certa stanchezza non intendo indugiare nelle facili repliche al Comunicato, che non critico in quanto proveniente dal PD, di cui non faccio nessuna demonizzazione, ma solo perché oggettivamente infondato e criticabile.

1°) Per quanto ne so, il “piano casa” è una legge regionale fatta da Zingaretti, che appartiene al PD. Se fosse per me, abolirei ogni forma di proprietà privata, per realizzare una sorta di comunismo evangelico (non bolscevico). Se però le leggi attuali riconoscono la proprietà privata delle case e di chi le costruisce (legittimamente) e le mette legittimamente in vendita, non è in mio potere contestarle.

2°) Nel caso specifico, dovendosi attuare il Piano Casa Zingaretti, sono emersi problemi in quanto l'area edificatoria consentita da Zingaretti si trova limitrofa a una scuola con 700 alunni, costretti in un budello di strada dove i genitori giungono con le macchine a portare e prendere i loro figli. Vi sono stati incidenti. Sui buoni uffici del progettista (Sanvitto) è stata illustrata al Municipio una proposta di scambio di aree che appare vantaggiosa per la scuola, ed il comune, e indifferente per il costruttore Maronaro, che credo sia uno dei maggiori costruttori romani. Al tempo stesso le proposte fatte tengono conto di una possibile ripresa della progettazione partecipata per la realizzazione del parco Papareschi, che ha avuto una brusca interruzione che andrebbe narrata a parte. Ricordo lo slogan dell'allora consigliere Marcozzi che si opponeva alla realizzazione non di un parcheggio ma di un'area sostitutiva di sosta su strada, paventando titoli sui giornali del genere: “dovevano fare un parco ed hanno fatto un parcheggio”, al che io ogni volta che lo incontro gli ribatto: “Volevate fare il Parco dei Veleni”. Infatti, è stato solo ad opera dei cittadini, non del PD, che aveva solo interessi elettorali, si è scoperto che all'epoca della compravendita non era stata fatta la "caratterizzazione del suolo”, espressamente prevista dalla legge e tutelata penalmente. L’area del Parco sorge su una zona dove si trovavano insediamenti industriali che producevano rifiuti tossici. I carotaggi sono ancora in corso e non se ne conoscono i risultati, o per lo meno non sono stati pubblicizzati e non sono giunti a mia conoscenza, anche se mi giunge qualche voce.

3°) Avendo seguito per tre anni, come cittadino residente, perfino in contrasto con i dogmi a cinque stelle, ho potuto accorgermi che il problema principale emerso non è stato tanto quello della caratterizzazione del suolo, quanto il problema dell'accesso al parco. Il Parco che via via si è sempre più ristretto al punto da diventare un Giardino si trova limitrofo alla strada consortile Vicolo di Pietra Papa che per metà della sua carreggiata è usurpata. Questa via che è di epoca papalina, oggi inizia da via Pietro Blaserna e termina all'imbocco di Via Einstein. In una mappa antica, conservata dal Consorzio della Strada, si vede il tracciato originario, assai esteso, ma ancora oggi si vede la traccia che conduce a Via Papareschi (su questa mappa non si vede, ma si tracci idealmente una linea retta fino a via Papareschi). Chi ha frequentato la progettazione partecipata triennale ha ben compreso come questa via costeggia tutta l'estensione del Parco Grande parallelo a Via Marconi (da Feltrinelli a Piazzale della Radio), Chi va a farsi una passeggiata su via Papareschi trova un cancello che immette sulla via scomparsa. Gli edifici consentiti al costruttore Maronaro dal Piano Casa Zingaretti (aumento del 30 % delle cubature) sono compresi fra questo cancello (a destra) e la scuola (a sinistra). Potrei anche sbagliarmi nella topografia, ma la proposta emersa dai disegni del progettista Sanvitto (che abita pure lui nell'area del progettando parco Papareschi, e dunque ha per questo un lecito interesse privato, non volendo nessuno abitare in un’area urbana degradata) ha un senso ben preciso, una proposta di buon senso da parte del privato e di buona amministrazione da parte del Municipio: salvaguardare la strada che costeggia l'ipotesi del Parco Grande e soprattutto consentire maggiori spazi alla scuola per l'entrata e l'uscita degli alunni, con relativi genitori che vengono a portarli e prelevarli... Si è anche parlato di una piazzetta antistante alla facciata della scuola che immette nel Parco... Il costruttore Maronaro non ci rimette e non ci perde; il Comune ne avrebbe il vantaggio; ma il costruttore Maronaro si aspetta che sia il Comune a chiederglielo: lui si potrebbe opporre, limitandosi a sfruttare le aree che gli sono concesse e su cui può costruire, grazie a Zingaretti, che mi pare sia del PD. Nel Comunicato del PD si fantastica su speculazioni inesistenti.

4°) Del Libero Tavolo Urbanistica io ne so qualcosa, essendone io il più assiduo frequentatore ed il Verbalizzatore delle riunioni. Io sono stato "espulso" dal m5s (e poi reintegrato dal giudice). Al momento animo anche sul piano nazionale una "opposizione interna” al m5s. Il Tavolo tecnico è frequentato da tutti i cittadini che desiderano parteciparvi. Sta per trasformarsi in una Associazione. Beppe Grillo ha pubblicamente sconfessato il Tavolo, quando ha dato vita a una manifestazione di protesta per la realizzazione dello Stadio di Tor di Valle. Al momento è il più approfondito Osservatorio sugli sviluppi di un progetto illegittimo, nato da Ignazio Marino e continuato da Virginia Raggi: in pratica una alleanza nei fatti fra il PD e il M5S. Il Libero Tavolo della Libera Urbanistica si oppone tanto a Marino quanto alla Raggi. La coloritura e connotazione politica che si trova nel Comunicato del PD è quanto meno semplicististica. Io stesso,  questa mattina, ho invitato il consigliere del PD a venire e partecipare ai lavori del tavolo urbanistica: ha rifiutato con sdegno, immaginando chissà quale struttura di partito del tipo paleo bolscevica. L'idea del Tavolo è quella di fornire ai cittadini, a tutti i cittadini, strumenti di comprensione dell'urbanistica cittadina. Ciò che il Tavolo va scoprendo è come viene disatteso lo stesso programma a cinque stelle e come i Consiglieri pentastellati al potere si accordino con il peggiore PD dell'epoca Marino... Intendiamoci: la cosa emerge dai fatti via via che li si analizzano liberamente... Mi aspetto fortissime reazioni da chi legge queste righe: tanto dal PD quanto dal M5s... ma appunto sono cose che emergono da un "libero" tavolo i contrasti e le contrapposizioni sono anche vivaci... Insomma, il Comunicato specula... Personalmente, non mi sono mai interessato alle riunioni sezionali del PD... e non ho mai avuto interesse ad andarci né ho mai ricevuto inviti...

5°) Si legge nel comunicato: “È stato invitato in commissione...”. Qui si pone un problema formale. Le cose di cui sopra, cioè di uno scambio proficuo, come dovevano essere comunicate e rese pubbliche? Doveva essere un incontro privato? Come quello di Marino e il suo Assessore che sono andati in America per accordarsi su Tor di Valle? Quale più democratica occasione di una assemblea pubblica, dove ogni cittadino può partecipare ed almeno ascoltare. Peccato che io questa mattina fossi il solo cittadino presente, ripeto: cittadino! Non iscritto al m5s. Ed è rimarchevole come il presidente della Commissione abbia a me 5s stelle negato il diritto di parola. Si è rassegnato a concedermela solo perché glielo ha chiesto l'opposizione, ma poi mi ha invitato a concludere via via che mi andavo infervorando raccontando la storia dei tre anni di progettazione partecipata e il ruolo avuto dal Presidente Veloccia e del suo Assessore Marcozzi. Degli iscritti al PD non ve ne era neppure uno, ma se ne escono fuori con un Comunicato che più fantasioso e distorcente non poteva essere... Di sassolini nella scarpa ne ho ancora tanti, ma li tiro fuori poco per volta.

6°) Si legge nel Comunicato PD: «...la futura realizzazione come mezzo di riqualificazione del quartiere». Falso! Il senso della “audizione” e della “proposta” non era quello di illustrare il progetto, che certo non può competere con i grattacieli di Tor di Valle, ma di impedire qualche lutto alle famiglie che mandano i loro figli alla scuola Pascoli. Essendoci già stati degli incidenti, a quanto ho sentito al Tavolo, domani con un maggiore traffico, potrebbe scapparci anche il morto... Il senso della Audizione era soltanto quello di prevenire il Morto Futuro. Quanto al costruttore Maronaro ha già in tasca tutti i diritti di edificazione che gli ha concessi il piddino Zingaretti. Se si mantiene - come deve - dentro i confini della legalità, non deve chiedere niente che già non abbia per diritto. Il rischio che corre l'arch. Sanvitto è se mai di perdere una legittima committenza per suoi direi lodevoli eccessi di scrupoli come cittadino, pure lui residente a qualche centinaio di metri dall'area di cui stiamo parlando. E dico questo senza voler qui fare il difensore o laudatore non richiesto. Mi sono scontrato con Sanvitto già numerose volte e continuerò a farlo. Non sono un impiegato del suo studio e sono da lui indipendente nel modo più assoluto!

7°) Una punta di malizia, che pensa di essere intelligente, ma è solo stupida: «Anzi, a dirla tutta, è lo stesso architetto che ha messo a disposizione i propri locali per il comitato elettorale di Virginia Raggi che, per l’appunto, si trovava nel quartiere Marconi.» - È vero! Ma Virginia Raggi ha pagato i locali che gli sono stati affittati: non sono stati messi a disposizione "agratis”. La frase "messo a disposizione” può sembrare un “regalo”, ma si tratta di un complesso di uffici che vengono affittati a chi li paga. Anche il tavolo urbanistica paga per ogni riunione. Sanvitto non è il proprietario unico dei locali e deve rispondere ai suoi soci. Anche io avevo chiesto un Ufficio per le riunioni dei due MU da me gestiti: non ci siamo accordati sul prezzo e sono volate delle parole. Poi io ho trovato una migliore allocazione... ma vado al Tavolo Urbanistica dove ogni volta pago la mia quota per l'uso della sala (due ore). Non abbiamo i locali del PD, dal Nazareno alle Sezioni più o meno gratis a spese del contribuente. Insomma, non capisco l’illecito e non capisco la malizia, che trovo piuttosto stupida e meschina. Si potrà attaccare Sanvitto per tutto quello che si vuole, e non sarò io a difenderlo, ma su altri punti, non per un'attività del tutto lecito, per quanto mi è dato saperne. A Sanvitto e ai partecipanti al Tavolo non è fino ad oggi venuta nessuna personale utilità derivante dalla salita al potere del M5s. Anzi, tutto il contrario, decisamente il contrario. Ed io ne sono la più eloquente testimonianza.

8°) Tralascio alcuni dettagli, ma il surreale è qui: «...i ruderi di via dei Papareschi, che si vorrebbero trasformare in case, siano ceduti al Comune e ristrutturati per essere utilizzati a servizio della confinante scuola elementare Pascoli e della limitrofa scuola materna». Quali ruderi? Quelli archeologici di epoca romana? O quelli sui quali il piddini Zingaretti con sua legge regionale consente l’edificazione? Il privato Maronaro deve regalarvi al Comune per farci una scuola? O il Comune ha il potere di espropriarli e requisirli senza pagare una lira? Uno scambio? Ma è quello che si sta appunto facendo per dare maggiore spazio alla scuola, e senza oneri per il Comune, ma con suo vantaggio... Ricordo che già sotto il regno di Veloccia, quando si era appreso che il vasto terreno su cui doveva o dovrebbe ancora sorgere la residenza per studenti, era probabilmente inquinato, si era parlato di uno scambio in modo da trovare un altro luogo per la casa dello Studente ed estendere la superficie del Parco... Non ne ho saputo più nulla, ma l’Amministrazione Marino/Caudo/Veloccia non è giunto a nulla su questo versante, e adesso pretende dalla Raggi qualcosa di analogo? In sé l'idea non sarebbe malvagia, ma sa tanto di demagogico e strumentale... E che dire dell'Ex Consorzio Agrario che cadeva sotto il citato Regno Marino/Caudo/Veloccia? Sappiamo come è andata a finire... o meglio io ne so grosso modo per le cose che alle mie orecchie sono giunte e soprattutto che ogni giorno i miei occhi vedono... E che dire della adiacente caserma che poteva essere acquisita gratis e adibita a usi pubblici, se maggioranza e opposizione non avessero fatto decorrere i termini dei tre mesi per pronunciarsi? Adesso, si è detto nel famigerato Tavolo Urbanistico che queste cose rimprovera alla Giunta Raggi, il rischio è che la caserma passi alla cassa depositi e prestiti che li venderà a privati che ci faranno probabilmente altre case...

9°) Come iscritto ribelle al M5s, una tesi che vado sostenendo, è che gli iscritti e militanti 5s devono esercitare sugli eletti un'azione feroce di controllo sugli eletti, sui portavoce, a tutela dei cittadini. Assolutamente il "partito" non deve essere una cinghia di trasmissione, o un luogo di propaganda, come nel PD, ma deve realizzare il modello classico dello stato di diritto: un controllo severo sugli eletti. È quello che il tavolo urbanistica sta facendo e per poterlo fare meglio, sottraendosi alle critiche strumentali del Comunicato PD, si andrà presto costituendo in Associazione, dove l'appartenenza al m5s diventa un elemento secondario, e non richiesto. L’Associazione sarà formalmente e giuridicamente autonoma come oggi di fatto lo è il Tavolo dell'Urbanistica.

10°) Gli Iscritti 5s, di cui alcuni facente parte del Tavolo, vanno preparando il Graticola Day per fare le pulci all'amministrazione Raggi, senza sconti ma anche senza ritorni indietro: il PD è cosa morta e sepolta! Si può e si deve andare avanti, ma non tornare indietro. È questa la sfida, ma la racconterò un'altra volta.

sabato 13 maggio 2017

Un non-articolo su un interessante e originale convegno in Roma sulla questione palestinese e/o sionista

Ero presente e seduto in terza fila al convegno di questo pomeriggio, della cui conoscenza devo ringraziare un sito online, cristiano-sionista, che ovviamente non ne dava una buona recensione, ma questa volta non ha funzionato il consueto e sistematico programma di boicottaggio di ogni iniziativa sgradita alla Israel Lobby romana, come è stato l’ultima volta con il BDS, al quale Fassina aveva prima concesso una sala del comune, per poi dover ritrattare... L’origine dell’iniziativa è atipica e la si può ricostruire partendo da seminari, a pagamento, di una Accademia... (LAR: Libera Accademia Romana), sfociati in un evento pubblico. D’Alema doveva essere informato di questo ciclo di seminari, avendone parlato in apertura, esprimendo apprezzamento. A scriverne qualcosa mi induce adesso una fetida testata sionista online, che ha un curiosissimo titolo che dice esattamente il contrario di ciò che  la testata effettivamente è. E sono io a non voler fare il nome di queste due testate non tanto per non far loro pubblicità quanto per evitare una sgradevole polemica. Il convegno, ripeto, è stato oltremodo interessante e originale, diversi dai soliti, tenuti e organizzati dalle note organizzazioni di solidarietà alla causa palestinese, che già si conoscono e che hanno una loro caratterizzazione. Il loro limite è la stessa matrice solidaristica-pietistica: il problema è tutto nostro, nella totale dipendenza della nostra politica estera dagli USA e da Israele e le sue lobbie locali, che già condizionano la politica estera americana, ma ci si ostina a vedere i problemi che se stesso in Israele/Palestina, e non fossero i nostri politici pienamente complici delle cose per le quali protestiamo e manifestiamo, salvando così la nostra coscienza. Conoscendoli tutti, questi generosi eroi dell’altro mondo, del mondo lontano, qui le facce erano nuove e anche gli argomenti nuovi. Non mi sono appuntato nulla perché non pensavo di scriverne.

L’intervento di D’Alema è stato davvero notevole, di uno che conosce le questioni. Ha parlato per primo ed è stato poco perché aveva un areo in partenza per la Cina. Era in partenza anche il direttore de L’Avvenire, Tarquinio, il cui intervento non è stato altrettanto interessante. In sostanza, mentre D’Alema ha spiegato chiaramente che è una ipocrisia voler insistere con la tesi dei due Stati, uno per gli israeliani, l'altro per i palestinesi, Tarquinio ancora si attarda su questo cantilena, come l'unica speranza possibile. Doveva esserci Gomez, forse l'ebreo di cui si parla nella fetida testata sionista, ma non è venuto ed ha tatto leggere un suo testo, che non era per me interessante. L’«ebreo» che invece mi è parso assai più interessante era un’altro (Marco Ramazzotti Stockel), che ha riassunto i temi delle precedenti riunioni o seminari sull’argomento. Per esempio, ha smontato subito la propaganda sull’«antisemitismo» dicendo che non è una categoria “astorica”, ma che ha una sua precisa collocazione e che oggi in pratica non esiste più: è solo un espediente della propaganda. Credo che dico quello che io ho appreso ormai molto bene e che non è per nulla originale: l'antisemitismo è un fenomeno del XIX che si spiega con l'equiparazione dei diritti degli ebrei a quelli degli altri cittadini. Questo fatto fa scaturire delle reazioni, legate all’assimilazione da una parte e dall’altra ai sospetti di infedeltà o insincerità da parte degli ebrei assimilati. Ne ho parlato altre volte e non intendo adesso ripetermi.

A moderare era Luisa Morgantini, che è donna di notevole lucidità. L'incontro prevedeva anche la possibilità di domande scritte dal pubblico ed io ne ho lasciato una per D’Alema, che però era già andato via. Tutto il convegno è stato inframezzato da esibizioni della Schola cantorum. La domanda che avevo lasciato per D’Alema era questa: “È ipotizzabile una rottura delle relazioni diplomatiche fra l'Italia e Israele, atteso che lo Stato di Israele nasce sulla pulizia etnica della Palestina ed è perciò privo di qualsiasi principio di legittimità?”. Credo fosse la posizione di Lelio Basso, ma è una cosa che so di terza o quarta mano e spero di trovare in testi dove Lelio Basso articolava questo suo pensiero. È stato proiettato poi anche un breve filmato dove una donna, importante leader israelo-sionista, dice di aver concordato con Sharon l'occupazione degli attuali territori delle colonie proprio per impedire nei fatti la possibilità di una qualsiasi formazione di uno Stato palestinese. D’Alema ha riferito di un suo colloquio con Sharon dove dice che al massimo gli israeliani sarebbero disponibile a riconoscere ai palestinesi un poco di autonomia ma niente che abbia minimamente a che fare con un vero Stato, con confini propri e un esercito proprio. In pratica, un regime di riserve indiane o appunto l’apartheid legalizzato.

Gli spunti di riflessione erano davvero tanti e spero sia stata fatta una registrazione e che questa venga resa disponibile.