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«Per
 una storia del Movimento Cinque Stelle» vuole essere una storia in 
progress di un Movimento costituitosi ufficialmente il 4 ottobre 2009. 
Nato nel Nord Italia viene alla ribalta con le elezioni comunali di 
Parma nel maggio 2012, con le elezioni regionali siciliane dell’ottobre 
2012, dove il M5s risulta essere il primo partito, lasciando prevedere 
il risultato delle elezioni politiche nazionali del febbraio 2013. La 
storia del M5s è costellata di “casi” e da domande sulla sua 
organizzazione e sul ruolo della Casaleggio Associati. Di certo non è un
 Movimento che erige barricate e occupa piazze, o partecipa a scontri di
 strada, ma ha come suo obiettivo principale se non unico la 
partecipazione alle competizioni elettorali: è dentro il sistema anche 
se ai suoi inizi amava apparire come anti-sistema, antipolitico, 
rivoluzionario. Tutto il potere dei vertici si concentra nella 
inclusione/esclusione dalle liste elettorali. Il suo successo politico 
ha delle analogie con ciò che seguì a Mani Pulite, fenomeno 
caratterizzato da una esplosione di scandali. Da allora è un succedersi 
di sigle politiche,  ma senza che la situazione complessiva del Paese 
sia andata migliorando, o abbia cambiato di segno. Poiché la Rete è 
stato il punto di partenza del M5s, è dalla Rete che attingeremo tutte 
le nostre notizie, cercando di discernere il grano dal loglio.
CL
È
 forse il risultato di una precisa strategia da parte dei Vertici o dei 
Capi del Non Partito il fatto che attivisti di una regione non sappiano 
nulla o quasi di ciò che succede in altre regioni. Specialmente, quando 
si tratta di espellere ed emarginare qualcuno che per motivi spesso 
taciuti e ignoti ai più si è reso inviso a non si sa chi. Per mancanza 
di dibattito interno la versione che viene accreditata è sempre quella 
“ufficiale”, giacché non sono consentiti gruppi intermedi, correnti, e 
in pratica una qualsiasi voce che sia diversa da chi o dal gruppo che 
decide di emarginare militanti che hanno spesso dato un notevole impegno
 e che per tutto ringraziamento viene consegnato alla diffamazione e 
alla morte civile. Sono costanti che possono rinvenirsi tirando le somme
 di tanti casi diversi e slegati gli uni dagli altri. Che vi sia una 
feroce lotta per il potere dentro il M5s ci sembra un fatto ormai 
acclarato, un fatto che non può essere nascosto da una ideologia sempre 
più fragile e da una propaganda alquanto grossolana. Chi non vuol vedere
 le cose non le vedrà, e crederà a ciò che più gli aggrada o gli torna 
utile, ma il cittadino - anche elettore del M5s, essendo una fascia 
alquanto ristretta e faziosa quella degli attivisti - che vuol capire e 
vuol sapere, ha ormai elementi sufficienti per incominciare a leggere i 
fatti. Ripetiamo ancora una volta la tesi generale per la quale gli 
attuali partiti storici, i vecchi partiti, stanno implodendo ed in 
questo implosione va ricercata e spiegata l’irruzione sulla scena 
politica di un nuovo soggetto denominatosi M5s. Nella nostra ricerca e 
lezione dei fatti ci occuperemo in questo capitolo di Domenico Cuppari, 
mancato sindaco di Nichelino, un grosso comune di 48.000 abitanti alle 
porte di Torino.
1. Una espulsione piemontese. - Il link immette in una lettera di Domenico Cuppari dalla quale si desume una prima ricostruzione del fatti. È il solito Staff che nel gennaio 2016 - prima delle Ordinanze dei Tribunali di Roma (in aprile) e di Napolo (in luglio) - espelleva nel più cinico arbitrio e senza preoccuparsi in nessun modo di fornire motivazione dei suoi atti ai destinatari, che venivano congedati senza riguardi dopo anni di militanza ed impegno.
(segue)
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| Domenico Cuppari fb | 
1. Una espulsione piemontese. - Il link immette in una lettera di Domenico Cuppari dalla quale si desume una prima ricostruzione del fatti. È il solito Staff che nel gennaio 2016 - prima delle Ordinanze dei Tribunali di Roma (in aprile) e di Napolo (in luglio) - espelleva nel più cinico arbitrio e senza preoccuparsi in nessun modo di fornire motivazione dei suoi atti ai destinatari, che venivano congedati senza riguardi dopo anni di militanza ed impegno.
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