domenica 4 novembre 2007

Magdi Allam ci vuole tutti dietro le sbarre

Versione 1.0

Non sanno proprio vivere tutti costoro senza fare esercizio costante della denunzia ad autorità giudiziarie che dovrebbe in carcere non mafiosi e ndranghitisti, ma onesti cittadini il cui grande delitto consiste nell'essere di diverso avviso da Magdi Allam. Così si deve desumere da un delirante articolo apparso su il Corriere della Sera, dove ci si rammarica per l’alto numero di firme raccolte sull'appello Gaza Vive. I nostri uomini della Israel lobby italiana perdono la bussola ad ogni associazione fra ciò che i nazisti erano e ciò che gli israeliani sono e fanno. Ma a dire e pensare ciò sono in tanti, sempre più numerosi. Fra questi un personaggio di spicco come Avraham Burg. A parte la questione di merito che tratto altrove, ciò che riesce sconcertante è la pretesa di conculcare l'altrui libero convincemento ed il ricorso a leggi liberticide che nulla hanno a che fare con odio, antisemitismo e simili, ma tendono a reprimere la pura e semplice libertà di pensiero nonché la libertà morale di poter dire ciò che si pensa e la libertà di coscienza di doverlo dire. Del termine nazismo e fascismo, avulsi dal loro contesto storico si fa spesso abuso, ma ormai questi termini sono diventati sinonimo di illibertà e gratuità crudeltà. In pratica a Magdi Allam ed alla sua congrega si restituisce il termine nella stessa accezione in cui loro lo usano, ma applicandolo ai loro beniamini. Se sono convinti di non meritare un simile appellativo, devono dimostrarlo con argomenti, non con tintinnio di manette. Ma costoro non sanno fare e consiste proprio in ciò il loro essere altamente spregevoli.

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