tag:blogger.com,1999:blog-2997245383176241517.post66103100546745234..comments2023-06-16T15:01:16.579+02:00Comments on Civium Libertas: Shlomo Sand e lo sconcerto ebraicoAntonio Caracciolohttp://www.blogger.com/profile/05342787066142241540noreply@blogger.comBlogger2125tag:blogger.com,1999:blog-2997245383176241517.post-62688565559947132342008-04-28T13:23:00.000+02:002008-04-28T13:23:00.000+02:00Di Elena Loewenthal mi sono già occupato ed ho ape...Di Elena Loewenthal mi sono già occupato ed ho aperto un'apposita scheda, dove andrò ad esaminare e criticare tutti i suoi articoli elogiativamente ripresi da «Informazione Corretta»: nel loro archivio ve ne sono parecchi. Ma soprattutto starò attento ai nuovi suoi articoli ed ogni volta non le risparmierò la mia critica, che rimanderò alla Stampa. Avevo infatti mandato il mio post a “La Stampa” che poi lo ha rimandato alla stessa Loewenthal, ch a sua volta mi ha scritto. Non posso rendere pubblica la corrispondenza privata, che non è stata e non poteva essere di tono cordiale. Costei iniziava con sperticate professioni di riconoscimento della libertà di pensiero e di espressione, clamorosamente sconfessate nella vicenda del prof. Pallavidini sottoposto a visita psichiatrica per aver osato criticare Israele e le programmazioni scolastiche sul Giorno della Memoria. L'obiettivo era quello di togliergli la cattedra. La manovra è stata sventata dai consulenti di parte alla visita medica. Il tutto era partito da un'azione combinata dei genitori degli allievi, fra cui una figlia della Loewenthal. L’articolo apparso, qui citato, su “La Stampa” documenta la pretesa liberalità della Loewenthal. Con tutti costoro è però difficile trattare perché ad ogni minima cosa ti gettano addosso l'’antisemitismo ed i morti di Auschwitz, quasi che della loro morte e del loro imprigionamenteo fosse stato responsabile l'interlocutore critico, neppure nato all'epoca dei tragici fatti. Per smascherare la loro malafede mi offro ogni volta per una censura preventiva a loro affidata di ciò che scrivo nei loro confronti. Dico loro: se è questione di singoli termini che vi offendono e che secondo voi denoterebbero un illegale antisemitismo (Giorgino, dal cognome sul quale non si può ironizzare o simili), ebbene, non è questa la sostanza del mio pensiero e della mia critica: censurateli pure e lasciate intatto il resto. Se viene data questa facoltà, reagiscono con sdegno perché loro non censurano nessuno, salvo a mandare in galera con carcere duro tutti i cosiddetti negazionisti. Rivelatrice in due picciolette righe (ripostate verso la vine nel mio post) la pressione a cui è stato sottoposto il rabbino emerito Elio Toaff, padre di Ariel, proprio perché questo “giusto” ebreo si era dichiarato contrario al carcere per i negazionisti.... Insomma, tutti costoro sono dei grandi ipocriti in malafede dai quali occorre stare in guardia. Bisognerebbe però imitarli nella loro capacità aggregativa ed offensiva. I cittadini amanti delle loro libertà – in Civium Libertas – dovrebbero darsi un'eguale capacità aggregativa a fini meramente difensivi. Infine, è da disilludersi sulla possibilità di un dialogo con costoro. Troppo grande è la loro malafede e soprattutto la loro identità ebraico-olocaustica, di cui parla un Avraham Burg, volgarmente e ferocemente attaccato da una Deborah Fait.Antonio Caracciolohttps://www.blogger.com/profile/05342787066142241540noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2997245383176241517.post-86044186167802319872008-04-28T12:07:00.000+02:002008-04-28T12:07:00.000+02:00Elena Loewenthal commenta su La Stampa:[...] La cr...Elena Loewenthal commenta su La Stampa:<BR/><BR/>[...] La critica spinta, scabrosa al punto da rimettere tutto in gioco - il passato e il presente, la storia biblica e i fondamenti dello Stato d'Israele -, diventa una specie di negazionismo «autoreferenziale», che è il paradosso di una società dove la libertà di espressione diventa anarchia pura. [...]<BR/><BR/>____<BR/><BR/>Niente da fare, l'autocritica, se c'è, è sempre sbagliata: è anarchia, è abuso della libertà di espressione (vi piacerebbe, la censura, eh?). Questi sono i filosionisti e filoisraeliani.<BR/>Arrampicatori di specchi <BR/>professionisti, incapaci della benché minima autocritica.Anonymousnoreply@blogger.com