tag:blogger.com,1999:blog-2997245383176241517.post1110547406387117265..comments2023-06-16T15:01:16.579+02:00Comments on Civium Libertas: Neppure i bambini vengono risparmiati nei “disonesti rapporti” della Israel lobbyAntonio Caracciolohttp://www.blogger.com/profile/05342787066142241540noreply@blogger.comBlogger8125tag:blogger.com,1999:blog-2997245383176241517.post-87141917006009335412009-01-05T12:02:00.000+01:002009-01-05T12:02:00.000+01:00"BUON ANNO A TUTTI... meno che a uno, anzi mezzo"!..."BUON ANNO A TUTTI... meno che a uno, anzi mezzo"! <BR/><BR/>Come sarà il 2009? Non c’è nessuno - ma per chi ci crede ci sono i soliti oroscopi - che abbia le carte in regola per formulare previsioni attendibili circa il nostro futuro prossimo. Non sappiamo se ci sarà un collasso dell’economia. Non sappiamo se la crisi durerà uno o più anni. Non sappiamo se il prezzo del petrolio salirà o scenderà. Non sappiamo se ci sarà inflazione o deflazione, se l’euro si rafforzerà o si indebolirà. Non sappiamo se gli Usa del nuovo-Presidente saranno diversi da quelli del Presidente-guerrafondaio. Non sappiamo se Istraele e Palestina continueranno a scannarsi per tutta la vita. Non sappiamo nada de nada! La stampa, i politici, i sindacati, tacciono! Stra-parlano soltanto di federalismo, riforma della giustizia, cambiamento della forma dello Stato, grandi temi utopici che vengono quotidianamente gettati ad una stampa famelica di pseudo-notizie, mentre i veri cambiamenti si stanno preparando, silenziosamente, nelle segrete stanze. Comunque, anche se i prossimi anni non ci riservassero scenari drammatici, e la crisi dovesse riassorbirsi nel giro di un paio d’anni, non è detto che l’Italia cambierà davvero sotto la spinta delle tre riforme di cui, peraltro, si fa fino ad oggi solo un gran parlare. Del resto, non ci vuole certo la palla di vetro per intuire che alla fine la riforma presidenzialista non si farà (e se si farà, verrà abrogata dall'ennesimo referendario di turno), mentre per quanto riguarda le altre due riforme - federalismo e giustizia - se si faranno, sarà in modo così... all'italiana che porteranno più svantaggi che vantaggi: dal federalismo è purtroppo lecito aspettarsi solo un aumento della pressione fiscale, perché l’aumento della spesa pubblica appare il solo modo per ottenere il consnenso di tutta "la casta", e poi dalla riforma della giustizia verrà soltanto una "comoda" tutela della privacy al prezzo di un'ulteriore aumento della compra-vendita di politici, amministratori e colletti bianchi. Resta difficile capire, infatti, come la magistratura potrà perseguire i reati contro la pubblica amministrazione se "la casta" la priverà del "fastidioso" strumento delle intercettazioni telefoniche. Così, mentre federalismo, giustizia, presidenzialismo, occuperanno le prime pagine, è probabile che altre riforme e altri problemi, certamente più importanti per la gente comune, incidano assai di più sulla nostra vita. Si pensi alla riforma della scuola e dell’università, a quella degli ammortizzatori sociali, a quella della Pubblica Amministrazione. Si tratta di tre riforme di cui si parla poco, ma che, se andranno in porto, avranno effetti molto più importanti di quelli prodotti dalle riforme cosiddette maggiori. Forse non a caso già oggi istruzione, mercato del lavoro e pubblica amministrazione sono i terreni su cui, sia pure sottobanco, l’opposizione sta collaborando più costruttivamente con il governo. Ma il lato nascosto dei processi politici che ci attendono non si limita alle riforme ingiustamente percepite come minori. Ci sono anche temi oggi sottovalutati ma presumibilmente destinati ad esplodere: il controllo dei flussi migratori, il sovraffollamento delle carceri e l'emergenza salari. Sono problemi di cui si parla relativamente poco non perché siano secondari, ma perché nessuno ha interesse a farlo. Il governo non ha interesse a parlarne perché dovrebbe riconoscere un fallimento: gli sbarchi sono raddoppiati, le carceri stanno scoppiando esattamente come ai tempi dell’indulto e gli stipendi degli italiani sono i più bassi d'europa. L'opposizione non può parlarne perché ormai sa che le sue soluzioni-demagogiche - libertà, tolleranza, integrazione, solidarietà - riscuotono consensi solo nei salotti intellettuali. Eppure è molto probabile che con l’aumento estivo degli sbarchi, le carceri stipate di detenuti, i centri di accoglienza saturi, ed il mondo del lavoro dipendente duramente provato da un caro prezzi che non accenna a deflazionare, il governo si trovi ad affrontare una drammatica emergenza. Intanto, in Italia prosegue la propaganda dell'ottimismo a tutti i costi: stampa, sindacati e politica ci fanno sapere solo ciò che fa più comodo ai loro giochi, e "noi"- a forza di guardare solo dove la politica ci chiede di guardare - rischiamo di farci fottere. Buon Anno!Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2997245383176241517.post-56916685724873768832008-12-16T01:00:00.000+01:002008-12-16T01:00:00.000+01:00Riporto qui il testo del link segnalato su “rosa n...Riporto qui il testo del link segnalato su “rosa nel pugno”: un testo davvero gustoso:<BR/>-----------------------<BR/>l Giornale - Ariela Piattelli - Il sindaco anti-Nassirya: farei a meno d’Israele<BR/><BR/>«Lo Stato d'Israele è ovviamente ancora un pesante pugno nello stomaco dell'umanità», con questa frase pronunciata ai microfoni di Radio 24 Mauro Bertini, il sindaco di Marano del Pdci (già famoso per aver cancellato via martiri di Nassirya intitolandola a Yasser Arafat), ha gettato nello sconcerto gli ascoltatori ed il conduttore Alessandro Milan: «Sono rimasto di sasso di fronte a tale affermazione - dice Milan -. Dopo avere rettificato le infauste dichiarazioni a proposito delle bandiere date al rogo ("dopo un po' che stai in Palestina ti viene proprio la voglia di dare fuoco alla bandiera con la stella di David"), il sindaco ha detto in trasmissione che sull'esistenza di Israele "non possiamo far altro che prenderne atto". Alla mia domanda "lei ne farebbe a meno di Israele?" lui ha risposto "con molto piacere"».<BR/><BR/>Dure le reazioni del mondo ebraico che insorge contro l'ennesimo affronto e chiede risposte chiare ai leader politici dell'Unione. La crisi è profonda e le bandiere bruciate sabato non sembrano un'azione sconsiderata di gruppuscoli sciolti, ma solo la punta dell'iceberg: «Sono sconcertato e avvilito - racconta Victor Magiar, responsabile della cultura della comunità ebraica di Roma-. Questo signore è un mostro, andrebbe cacciato da un partito democratico. Mi chiedo dove abbia imparato la storia».<BR/><BR/>Anche l'ambasciatore dello stato d'Israele in Italia Ehud Gol esprime il suo sconcerto: «Questo sindaco è una persona ignorante. Le sue esternazioni sono inqualificabili e indegne di un qualsiasi commento». Amos Luzzatto, presidente dell'Unione delle comunità ebraiche italiane ha chiesto al sindaco di dimettersi. Al coro delle condanne si uniscono le voci di Mario Landolfi, Maurizio Gasparri e Piero Fassino che ha chiesto in serata le dimissioni del sindaco.<BR/>Mauro Bertini ha cercato di rettificare la sua posizione, ed invece di sanare la crisi l'ha peggiorata: «Landolfi e Gasparri chiedono le mie dimissioni? Rispondo che fino a quando ci sono loro posso esserci anche io. Agli amici delle comunità ebraiche che si sentono offesi per un'errata interpretazione delle mie parole chiedo sinceramente scusa». Amici? Il vicepresidente della Comunità ebraica di Roma Riccardo Pacifici risponde stupito al sindaco: «Bertini dovrebbe scusarsi in primo luogo con gli italiani, visto che lui prima di tutto rappresenta un problema della società civile, di cui certamente non fa parte».<BR/><BR/>Pacifici crede che il sindaco abbia smentito per pura opportunità politica ciò che ha poi ripetuto ai microfoni di Radio 24: «Ciò che ha espresso Bertini per ingenuità politica rappresenta purtroppo un sentimento diffuso nell'estrema sinistra del nostro Paese. Noi ribadiamo di rilanciare un patto per la democrazia: rinnoviamo l'invito al presidente del Consiglio Berlusconi di rinunciare all'accordo con Alternativa sociale, quindi con Forza nuova. Nello stesso tempo chiediamo al leader dell'Unione Prodi di rompere l'accordo con i Comunisti italiani. Entrambe le realtà politiche ci preoccupano».<BR/><BR/>Dai Comunisti italiani arriva la condanna, anche se tardiva, alle gravi dichiarazioni di Bertini: «Non condivido nella maniera più assoluta le dichiarazioni del sindaco di Marano - dice Oliviero Diliberto -. La posizione del Pdci è chiara. Israele ha il sacrosanto diritto di esistere in pace e sicurezza, e questa sicurezza sarà garantita tanto più quando vi sarà uno Stato palestinese libero e indipendente».<BR/><BR/>La dichiarazione di Diliberto sembra a Pacifici tutt'altro che credibili: «Sono esternazioni di facciata. Un segretario di partito che è andato a stringere la mano a un leader degli hezbollah è responsabile di posizioni del genere. Diliberto faccia piuttosto dichiarazioni di condanna sul terrorismo, su chi ha come progetto politico la cancellazione dello stato d'Israele, come Hamas, o il presidente iraniano Ahmadinejad».<BR/>--------------<BR/><BR/>Quello che è invece davvero sconcertante è che un signor Nessuno quale Riccardo Pacifici pone ostracismo verso chiunque popoli un paese che si chiama ancora Italia e non Israele: questi non ha il diritto di insegnare, altri non può fare il sindaco e così via. Questo è immensamente scandaloso ed intollerante. Solo una classe politica servile ed abietta consente ciò. Poveri noi, quanto siamo caduti in basso! Altro che liberati! Qui il servaggio non è mai stato tanto soffocante ed umiliante.Antonio Caracciolohttps://www.blogger.com/profile/05342787066142241540noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2997245383176241517.post-64909854017623097742008-12-15T20:50:00.000+01:002008-12-15T20:50:00.000+01:00io trovo splendido quest'articolo, una risposta is...io trovo splendido quest'articolo, una risposta israeliana alla politica attuata dal governo israeliano che ha rafforzato solo hamas alimentando odio, dolore per tutti i due popoli<BR/>http://www.ynetnews.com/articles/0,7340,L-3638973,00.html<BR/><BR/>sintetizzata in italiano nel mio blog<BR/>E imperterrita continua la destra israeliana nel suo fallimentare odio e ghetto mentale,arialhttps://www.blogger.com/profile/16231707636471459879noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2997245383176241517.post-35727693464697752532008-12-15T20:07:00.000+01:002008-12-15T20:07:00.000+01:00Caro Antonio, hai ragione, il lavoro è decisamente...Caro Antonio, hai ragione, il lavoro è decisamente tanto, comunque ti segnalo che In Difesa di Israele ha aperto i battenti il 5 Dicembre 2007(ufficialmente)e sembra essere molto più potente di Disonest Reporting ed Informazione (s)Corretta, intanto ti segnalo una notizia che nei media passerà sicuramente sotto silenzio:<BR/><BR/>Beni da salvare 2 - Impegno bipartisan<BR/>dei parlamentari italiani <BR/> <BR/>I tagli della Finanziaria non risparmieranno i beni culturali ebraici, che nel 2009 vedranno decurtati del 25 per cento i fondi destinati a restauri e recuperi. Ma la riduzione delle risorse, pari a circa 450 mila euro, potrebbe rivelarsi meno allarmante di quanto paventato. A mettere in sicurezza il prezioso patrimonio dell’ebraismo italiano ha provveduto infatti un Ordine del giorno che ha impegnato il Governo a intervenire in casi di particolare urgenza anche al di là degli stanziamenti previsti.<BR/>“In situazioni particolari il Ministero dei beni culturali valuterà, su richiesta dell’Ucei - Unione delle comunità ebraiche italiane, la possibilità di accordare ulteriori finanziamenti”, spiega l'onorevole Alessandro Ruben, parlamentare Pdl, presidente dell’Antidefamation league italiana e Consigliere dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, primo firmatario dell’atto d’indirizzo che sulla tematica del patrimonio ebraico ha aggregato - accanto ai parlamentari ebrei Emanuele Fiano (Pd), Isabella Bertolini e Fiamma Nirenstein (Pdl) - uno schieramento bipartisan che spazia da Gabriella Carlucci a Olga D’Antona, da Luca Barbareschi a Walter Tocci. <BR/>In una situazione di tagli generalizzati per i beni ebraici rimane dunque aperta una porta. “La contrazione delle risorse legata alla crisi economica – spiega infatti Alessandro Ruben – non ha risparmiato nessun ministero”. “Nei confronti dell’Ucei e del patrimonio culturale ebraico – prosegue - il Governo ha però mostrato una particolare sensibilità e facendo propria la nostra richiesta di un’attenzione specifica alle problematiche che possono mettere a rischio il patrimonio e richiedono fondi aggiuntivi e procedure semplificate per agire con tempestività”.<BR/>La sensazione, tra gli addetti ai lavori, è che attraverso questo spiraglio si possa davvero riuscire a garantire, almeno per il 2009, la tutela dei beni ebraici. Anche perché in una prospettiva d’interventi edilizi di lungo termine il taglio potrebbe trovare una sorta di ammortizzazione o comunque non rivelarsi troppo disastroso.<BR/>Si tratterà ora di lavorare in sede parlamentare per tamponare le falle ed evitare che le situazioni architettoniche più a rischio siano compromesse. Puntando al contempo a un adeguato rifinanziamento della legge 175 anche per gli anni a venire.<BR/>Intanto la palla passa all’Ucei. Spetterà infatti all’apposita Commissione il difficile compito di vagliare le sempre numerose richieste di restauri e recuperi di beni ebraici pervenute dalle singole comunità italiane e stabilire delle priorità decidendo quali devono essere esaudite subito e quali possono invece restare in attesa.<BR/>L'impianto di questi provvedimenti legislativi resta, e questo è un fatto fondamentale. Bisognerà ora impegnarsi perché gli stessi provvedimenti continuino a essere finanziati anno dopo anno al massimo livello possibile, al fine di portare in salvo beni culturali di inestimabile valore che testimoniano della vita della più antica realtà della Diaspora, ma che appartengono al tempo stesso al patrimonio nazionale di tutti gli italiani.<BR/><BR/>Daniela Gross <BR/><BR/>Cari salutiAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2997245383176241517.post-48997721880738229802008-12-15T15:54:00.000+01:002008-12-15T15:54:00.000+01:00È stato fatto! Ieri sera ero stanco per occuparmen...È stato fatto! Ieri sera ero stanco per occuparmente. Restano ora da correggere i refusi. Da integrare qualcosa. Passerò poi a monitorare “In difesa di Israele”. Avevo cominciato a farlo. Il lavoro qui è tanto.Antonio Caracciolohttps://www.blogger.com/profile/05342787066142241540noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2997245383176241517.post-45235454926519354552008-12-15T15:02:00.000+01:002008-12-15T15:02:00.000+01:001 quale cartina israeliana ha lo stato palestinese...1 quale cartina israeliana ha lo stato palestinese'<BR/><BR/>2 SUI LIBRI DI TESTO : <BR/>http://zope.gush-shalom.org/home/en/channels/avnery/1174777631<BR/><BR/>sintesi<BR/>http://frammentivocalimo.blogspot.com/2007/04/uri-avnery-il-solito-problema-dei-libri.htmlarialhttps://www.blogger.com/profile/16231707636471459879noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2997245383176241517.post-64214289396842781512008-12-15T13:45:00.000+01:002008-12-15T13:45:00.000+01:00http://www.rosanelpugno.it/rosanelpugno/node/1259http://www.rosanelpugno.it/rosanelpugno/node/1259Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2997245383176241517.post-82413677017580761832008-12-15T06:06:00.000+01:002008-12-15T06:06:00.000+01:00Ti riferisci all'ultimo comunicato Honest Reportin...Ti riferisci all'ultimo comunicato Honest Reporting Italia? Inseriscilo per intero, compreso il ringraziamento alla lobby "In Difesa di Israele", della quale ti ho già parlato.<BR/>Cordiali salutiAnonymousnoreply@blogger.com