lunedì 6 settembre 2010

Il sionismo visto dal giudaismo

Vers. 1.0 del 6.9.10

Assistiamo quotidianamente al tentativo di ridurre tutto l’ebraismo al sionismo ed in particolare all’esistenza dello “stato ebraico” di Israele. È indubbio, del resto, che in paesi come l’Italia molti ebrei si riconoscono pienamente nello stato di Israele e alcuni di essi siedono nel parlamento italiano dove non sembra si curino di altro che degli interessi israeliani. Ricordo personalmente, oltre 20 anni fa, una pubblica conferenza dove un noto intellettuale tedesco poteva dire con veemenza di se stesso che si sentiva un ebreo e per nulla un tedesco. La furia con cui si esprimeva nella sede di un’istituzione culturale tedesca, che gli aveva per giunta dedicato un “Serata in onore”, mi lasciò alquanto perplesso e si è impressa indelebilmente nella mia memoria. Avevo allora una scarsa informazione su problemi che ho meglio approfondito in questi ultimi anni. Devo anche alla recente lettura di Jacob Rabkin la comprensione della distinzione fra giudaismo e sionismo. È importante comprendere questa fondamentale differenza in un momento in cui con autorevoli avalli si tenta di equipare antisionismo e antisemitismo. L’intercambiabilità dei due termini avrà evidenti conseguenze penali, per cui rischierà di venir penalmente perseguita qualsiasi critica che si faccia alla politica israeliana e allo stato “ebraico” di Israele, o di converso qualsiasi manifestazione di solidarietà verso i palestinesi. Ho letto un paio di volte il libro di Rabkin, recensito in questo blog, ma la lettura del libro ha anche prodotto in me l’esigenza di ogni possibile ulteriore approfondimento sul tema. A questo scopo trovo utile la traduzione dal francese dei testi che seguono. Sono tratti dal sito del “Partito Antisionista”. Ho appena inoltrato richiesta per l’autorizzazione di rito, ma penso di fare cosa gradita incominciando subito a volgere il testo in lingua italiana. Sarà per me anche un’occasione di esercizio linguistico. Eseguirò la traduzione a piccole tappe, quando ne avrò il tempo e in attesa della formale autorizzazione da parte degli aventi diritto. I lettori che conoscono la lingua francese possono accedere agevolmente al testo integrale, di cui è qui dato il link. Le riflessioni che possono sorgere in corso di traduzione saranno oggetto di post autonomi, segnalati da appositi links. Sarò grato a quanti faranno osservazioni migliorative sulla mia traduzione italiana del testo francese, o vorranno arricchire la traduzione italiana con segnalazioni biblio e webgrafiche non presenti nell’originale francese.

Antonio Caracciolo

IL SIONISMO VISTO DAL GIUDAISMO

Sommario: 1. Discorso di M. Shmiel Borreman, membro dell’Associazione “Yechourun - Judaïsme contre Sionisme”. –


Discorso di M. Shmiel Borreman,
membro dell’Associazione “Yechourun - Judaïsme contre Sionisme”.


Questo messaggio si rivolge tanto a ebrei, spesso non sionisti ma condizionati dai sionisti quanto a musulmani e altri credenti.

Le nostre due fedi, le nostre due religioni hanno ciascuna le loro proprie specificità e particolarità. Non vi è nessun interesse a farne un amalgama. Ma il giudaismo e l’islam hanno anche parecchie cose in comune e in parallelo, e nella situazione attuale ciò merita di essere sottolineato. E pluribus unum! Nella diversità siamo uno… Tutte e due, il giudaismo autentico e l’islam, avanzano e cercano la prossimità del dio Uno, del Santo Creatore.

Storicamente, nei paesi a dominazione islamica, e ciò durante secoli, le comunità ebraiche hanno beneficiato generalmente della protezione dell’autorità, e regnava una buona intesa fra ebrei e musulmani. È il sionismo, nemico della Torah, che è venuto a turbare gravemente queste relazioni armoniose alleandosi alle grandi potenze al fine di conquistare la Palestina e di trasformarla in etità sionista, detta «avamposto del mondo libero».

(segue)


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