lunedì 1 marzo 2010

Homepage del “mostro” - Storie di ordinaria malainformazione in Italia e non solo.

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La nostra storia comincia il 22 di ottobre 2209, quando ricevetti la telefonata di un amico, il quale mi informava che ero finito in prima pagina come il classico “mostro”. La prima pagina era quella del quotidiano “La Repubblica”, diretta da Ezio Mauro ed il giornalista, cui si doveva il pezzo, aveva per nome Marco Pasqua, che al momento in cui scrivo dovrebbe aver già ricevuto la notifica di un’azione civile risarcitoria per creazione e diffusione di notizie false e diffamatorie. Avevo tentato di mettermi in contatto direttamente con il direttore Ezio Mauro, cui ho inviato analoga citazione, ma la sua segreteria mi rispondeva che il direttore Ezio Mauro non parla al telefono mica con chiunque. E già, proprio come il barone Barracco, grande latifondista calabrese, per il quale dicevano i suoi contadini e fittavoli che era più facile parlare con Dio che non con il barone Barracco. Speriamo che almeno il direttore Ezio Mauro si degni di comparire davanti al giudice. Quanto per intenderci non contesto a Repubblica l’avermi attribuito opinioni criminali e criminose, travisate e falsificate nel modo più ignobile e dilettantesco, ma nell’averne fatto oggetto di mia inesistenti lezioni universitarie. Quanto più sarebbero criminose siffatte opinioni tanto più grave dovrebbe essere per loro, davanti al giudice, l’avermele attribuite come oggetto di ripeto inesistenti lezioni, mai avvenute, in corsi che io in ottobre non potevo mai tenere, perché le mie lezioni erano terminate nel semestre precedente, nel mese di maggio. Mi è stato chiesto di scrivere un libro su tutto questa storia di mala informazione, ma io non intendo sacrificare alberi per la stampa di un simile volume. È sufficiente raccogliere qui in modo ordinato tutto il materiale esistente in rete su una faccenda che nasce con internet ed è bene rimanga su internet.

A.

La serie del “mostro

Corrisponde ad un capitolo cartaceo che va dal 22 di ottobre 2009, quando appariva su “La Repubblica” l’articolo al quale tutti gli altri media, anche televisivi, si rifacevano come fonte della notizia fino al 13 di gennaio 2010, quando comparivo davanti al Consiglio di Disciplina del Consiglio Universitario Nazionale per rispondere alle contestazioni del mio Rettore basate su quanto leggevasi in Repubblica. Potevo sapere il giorno stesso, in via ufficiosa, del mio proscioglimento con formula ampia, ma dovevo aspettare la comunicazione ufficiale dell Delibera collegiale per poterne dare comunicazione ufficiale a terzi. “La Repubblica” si è guardata bene dal dare notizia del mio proscioglimento e della citazione in giudizo che ha ricevuto dai miei legali avv. Teodoro Klitsche de La Grange e avv. Aldo Costa. Nel primo periodo (22 ottobre-13 gennaio) sono stato impegnato nella preparazione della mia difesa ed ho potuto poco occuparmi di iene e sciacalli in festa sul mio “caso”.

1.

B.
Il “mostro” si difende.

(segue)

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