domenica 24 gennaio 2010

Giornata della Memoria: 1882-1948; 1948-2010; Nascita e avvento del sionismo; sue conseguenze sulle nostre libertà. - “Piombo Fuso” anno I°



GIORNATA DELLA MEMORIA
del sistematico genocidio del popolo palestinese
ad opera dei criminali sionisti e dei loro complici


Avvertenza

Questo testo è allo stato di bozza ed è una proposta di Manifesto commemorativo, redatto da quanti vogliono partecipare alla sua stesura. Può essere modificato con il concorso dei Lettori di “Civium Libertas”, che possono mandare all’indirizzo email di civium libertas le loro proposte di emendamento, modifica, integrazione. Su questa stessa pagina, dopo il Manifesto collettivo, possono essere aggiunti testi individuali, che verranno pubblicati dopo un controllo di legalità da parte dell’Amministratore e del suo staff.

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Vers. 1.2

A tutte le vittime di ogni epoca e di ogni luogo deve andare la nostra pietà, che sarà sincera se accompagnata dal sano e solido proposito di costruire un mondo dove non vi siano più vittime da dover commemorare. Per le vittime del passato, recente e remoto, non possiamo fare altro che ricostruirne e conservarne la memoria, senza strumentalizzazioni di parte e con spirito di verità, affinchè la storia possa essere davvero maestra di vita e non forma di propaganda dei vincitori di turno. Questa libertà manca nell’Europa che pretende di essere maestra di diritto, di libertà, di democrazia. Nella sola Germania ogni anno 15.000 persone vengono perseguite penalmente per meri reati di opinione. Analoghe leggi vigono in Francia, Austria, Svizzera: le si vorrebbero estendere a tutta l’Europa. Avremo allora le carceri riempite da milioni e milioni di persone, la cui sola colpa sarà quella di aver scritto un libro, detto una parola, consentito ad altri di parlare e di leggere o di ascoltare. Questa è una nuova barbarie che non ha nessuna pietà delle vittime della seconda guerra mondiale, cioè: 70 milioni di morti, ma di esse ci si serve per produrre nuove vittime da immolare sull’altare di una Memoria partigiana e faziosa.

Ad ogni cittadino deve essere consentita la libera e personale ricostruzione della sua Memoria nel ricordo dei suoi antenati, del suo passato, della sua gente, del suo paese. Non possono chiamarsi leggi quelle dovute ad un singolo parlamentare che pretende di sovrapporre la sua soggettiva ed arbitraria visione della storia a quella di tutti i cittadini dello Stato. Esiste una sfera sacra della coscienza di ognuno dove un potere legislativo sempre più screditato e lontano dai cittadini non può pretendere di dettar legge nei nostri cuori, nei nostri sentimenti, nel nostro cervello. Non ci si può prendere gioco di una carta costituzionale dove ipocritamente ci si appela a diritti, in realtà negati, di libertà di pensiero, di ricerca, di partecipazione alla formazione della politica nazionale, di eguaglianza.

Se non possiamo far ritornare in vita le vittime del passato o lenire le loro sofferenze, possiamo però dimostrare la nostra sincera pietà togliendo, oggi, noi – cosiddetti popoli civili – il vile ed infame assedio di Gaza, dove in un lager peggiore di quelli passati, vive e muore ammassato in condizioni subumane un milione e mezzo di persone. Dobbiamo restituire la libertà e la dignità a quanti sono in carcere in Germania, in Austria, in Francia, in Svizzera, di null’altro colpevoli che di aver cercato la verità, una verità non scritta dai vincitori occupanti. Gaza è il simbolo della nostra epoca e della nostra generazione. Ogni coscienza libera d’Europa è oggi in carcere con quanti, in segreto, scontano una pena assurda per aver espresso liberamente il loro pensiero. La Verità è una ricerca faticosa che ognuno di noi conduce durante tutta la sua vita. Essa non può essere imposta con un colpo di mano di una lobby parlamentare e di un pugno di affaristi. La Legge deve riacquistare la sua maestà e dignità, ponendo le giuste regole per tutti senza essere piegata e avvilita nella volontà di una parte contro l’altra, contro gli innocenti, i deboli, i poveri, gli indifesi.

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