venerdì 22 febbraio 2008

“Il flagello laico”: un video di Paola Cortellesi

Versione 1.0

Ho ricevuto tra la posta di questa mattina un’email con url: http://www.youtube.com/watch?v=X1y8myxLz-k&eurl. Ero andato a vedere di cosa si trattasse e sull’inizio non avevo subito capito che si trattava di una satira. Stavo per sbigottire impotente davanti a tanta imbecillità, ma poi per fortuna il contenuto satirico è diventato sempre più evidente ed ho potuto riderci sopra, anche se il problema evocato è quanto mai serio e per nulla da ridere. Proprio ieri l’altro ha bussato alla mia porta don Giuseppe, il parroco del quartiere. Come ogni anno voleva benedire la casa. Soprattutto quando era in vita mia madre, era ospite abituale e gradito per poter assicurare i conforti religiosi a mia madre, donna semplice educata all'antica, nella fede cattolica, ma per nulla bigotta. Nei suoi ultimi anni, gravemente inferma, non poteva più recarsi da sola alla messa domenicale. Un apposito servizio parrocchiale era stato predisposto per casi simili.

A don Giuseppe, per il quale resta sempre aperta la mia casa, dove può bere e mangiare, non ho mai nascosto le mie vedute, con le quali non ho però mai infastidito mia madre, a me troppo cara a confronto delle mie modeste opinioni. Questa volta a differenza dell'anno scorso don Giuseppe non si voleva accontentare di benedire le mura di casa, ma avrebbe voluto benedire la mia persona ed usare su di me la potente arma cattolica della preghiera. Cercando di essere cortese, gli avrei voluto parlare di un dottissimo libro che sto leggendo e che da un punto di vista strettamente filologico tratta la nascita del cristianesimo, il formarsi del cattolicesimo e della sua dottrina. Davvero una lettura interessante da cui penso di poter trarre qualche articolo per questo Blog. A don Giuseppe ho però voluto chiedere una “raccomandazione”, o meglio una copertura ed un riparo. Incuriosito, don Giuseppe, mi chiese di cosa avessi bisogno da lui. Volevo che si accomodasse perché potessi spiegargli cosa è la teologia politica, a lui che diceva di saperne qualcosa appena di teologia, ma cosa fosse la teologia politica proprio no.

Ho dovuto semplificare dicendo che per talune persone, frequentatori di questo sito, che si autodefiniscono cattolici tradizionalisti, in realtà la religione nel senso corrente del termine ha assai poco interesse, a loro interessa un mondo dove al posto di Bush sia il papa a comandare. La semplificazione è grossolana, ma davanti alla porta di casa non potevo fare di più per rendere il concetto a don Giuseppe, il quale ha subito afferrato dicendo che la cosa non interessa neppure al papa. E veramente qui non sarei del tutto convinto e non credo che don Giuseppe sia molto addentro nel suo mestiere. Basterebbe accennare alla teoria dei poteri intermedi, dove si risponde infine ad un’ultima istanza e si lascia fare il lavoro sporco ai vari Ferrara, salvo scaricarlo se fa correre rischi maggiori dei vantaggi che può procurare.

E non è stato invano aver qui fatto il nome di Giuliano Ferrara, che ben rappresenta i due volti della crociata contro la laicità o come loro amano dire contro il laicismo, distinguendo la buona laicità (Ferrara, Casini, Buttiglione, Volonté etc) dal cattivo laicismo (tutti gli altri). Il primo fronte è la contrapposizione cattolici-laici, ma il secondo fronte occorre ricercarlo in una nuova religione che lentamente ma inesorabilmente sta scalzando il cattolicesimo: la religio holocaustica. Ed in quest’ultimo caso sono già stati innalzati quei roghi ed riaperte quelle prigioni che il cattolicesimo aveva dovuto chiudere. L’opposizione giudaismo-cristianesimo ha caratterizzato conflittualmente per diciannove secoli la storia di quell’Europa nelle cui costituzioni e statuti si vorrebbe la menzione protettiva e prescrittiva della radici giudaico-cristiane.

Oggi, in una sorta di Santa Alleanza fra ebraismo e cristianesimo, si vorrebbero addossare tutte le colpe, le intolleranze, le discriminazioni, gli eccidi di diciannove secoli nei pochi anni del regime nazista, i cui protagonisti sono ormai totalmente scomparsi. I vantaggi di questa operazione mediatico-culturale sono però maggiori per l'ebraismo che non per il cattolicesimo, che non avendo alle sue spalle gli eserciti del pio Carlo deve far fronte al Bush di turno, la cui carica presidenziale è ormai nella abituale disponibilità della Israel lobby statunitense. Malgrado i paternostri e l'uso frequente dell'aspersorio, i diplomatici di Santa Madre Chiesa sanno valutare con profanissimo realismo i rapporti storici di forza. Se però i laici non osservanti e al credo di Santa Madre Chiesa o al nuovo credo della Religio Holocaustica possono venir sacrificati ad un momentaneo armistizio fra le due potenze ultramondane, sarà stato un piccolo e trascurabile sacrificio utile a togliere di mezzo un avversario comune, cioè “il flagello laico”. Il tema della laicità sarà da me trattato in questo blog via via che se me presenteranno le connessioni con il sistema generale delle libertà dei cittadini.
Riservo invece al mio blog di aperta critica del cattolicesimo tutti gli aspetti dottrinali, filosofici, filologici della complessa problematica. Buon divertimento!

Antonio Caracciolo

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